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Litografie e stampe strappate ai libri e vendute sul mercato antiquario. Frequenti sono le denunce di attacchi alla cultura e al patrimonio storico-artistico. L’ambientazione del delitto è fuori dall’Italia, in Russia, presso la biblioteca dell’Hermitage. Il colpevole è un impiegato del museo che è stato arrestato in seguito a un’operazione congiunta che vedeva coinvolti la FSB, l’erede della KGB, e la security dell’Hermitage. Nella dimora dell’impiegato, e in vari negozi antiquari di san Pietroburgo, sono state rinvenute numerose fotografie, incisioni, litografie e antichi testi del XVII e VIII secolo.
Sorge naturale chiedersi come mai, in un’istituzione come l’Hermitage che ha una collezione che spinge alla commozione per ricchezza e imponenza, un dipendente, e non un turista incolto, non percepisca quel patrimonio come un bene collettivo e, in quanto tale, un bene da tutelare. (Federica Pignata)



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