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Tammam Azzam è nato a Damasco 35 anni fa e usa l’arte digitale per portare i riflettori sulla difficile situazione della Siria. I suoi lavori, realizzati al computer, sono di fortissimo impatto: l’artista inserisce i più famosi dipinti della tradizione occidentale nelle immagini raffiguranti i disastri provocati dalla guerra. Ecco quindi apparire “Il bacio” di Klimt su un palazzo bombardato, gli Elvis Presley di Warhol tra le rovine della città, “La danza” di Matisse materializzarsi tra le macerie e il cielo su Damasco trasformarsi nella “Notte stellata” di Van Gogh. Azzam vuole dimostrare che “siamo tutti cittadini dello stesso mondo”, per questo la comunità internazionale dovrebbe fare qualcosa di più per i rifugiati. Le sue opere sono attualmente in mostra al Dismaland Di Banksy e nella mostra ART4PEACE a Londra. (Giulia Testa)





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