08 gennaio 2015

Nous sommes tous Français

 

di

Ci piace ricordarli così, quelli di Charlie Hebdo. Con un disegno di Wolinski di una Francia allegra, sfrontata, libera. Quella che conoscevamo fino a ieri e che ora rischia di rivestirsi. Non per vergogna ma per paura, come scrive Davide Bertocchi, artista italiano a Parigi da tanti anni, che ci ha mandato un messaggio a caldo della tragedia del 7 gennaio che trovate oggi su Exibart.
Qualcuno dice che la Francia comunque è in guerra. Ma il massacro di ieri non è stato un atto di guerra. È stato un attacco alla libertà di espressione, a quel gusto, che a volte si mischia con l’azzardo, di vedere le cose da un altro punto di vista, alla capacità di ridere sopra anche su fatti e notizie tutt’altro che comici. Capacità, lavoro e gioco che contraddistinguevano quel gruppo scanzonato di professionisti della parola e della matita. Figli legittimi di un Paese libero e illuminato, colto e irriverente. Il nostro saluto va a loro, alla Francia che ci piace e che ci piace ricordare attraverso loro.      

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