04 giugno 2019

TRE DOMANDE A…

 
Come continua “Arte Continua”? Risponde il Presidente dell’Associazione, Mario Cristiani
di Manuela Valentini

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Arte Continua è il nome dell’Associazione culturale fortemente voluta da Mario Cristiani, Maurizio Rigillo e Lorenzo Fiaschi negli anni ‘90, allo scopo di creare una connessione tra impresa culturale e territorio. I tre fondatori di Galleria Continua cercarono di agire secondo i principi della responsabilità sociale d’impresa, benché allora la galleria di profitti non ne facesse proprio; il loro obiettivo era stabilire una relazione positiva tra pubblico e privato, nonché creare un’azienda e una realtà associativa in grado di operare sul mercato di concerto alle amministrazioni pubbliche. Partendo da tali complessi ideali, Arte Continua ha promosso in tutti questi anni progetti di rilievo – come Arte all’Arte, Arte Pollino e ArtexVino=Acqua – per mezzo dei quali si è riusciti a tramutare l’arte contemporanea in uno strumento per proseguire quanto avviato dalle generazioni precedenti. Ne avevamo già parlato ampiamente qualche anno fa in un’intervista al suo Presidente Mario Cristiani, tuttavia abbiamo pensato di porgli qualche altra domanda per capirne l’evoluzione e le immancabili problematiche al tempo della crisi…
Quando è nata l’associazione e di cosa si occupa esattamente?
«Arte Continua è stata fondata nello stesso anno in cui abbiamo aperto Galleria Continua, ovvero nel 1990. Da allora abbiamo sempre cercato di portare avanti lo spirito di diffusione e condivisione dell’arte, per mezzo della promozione di eventi e progetti di utilità collettiva. In questi ventinove anni non abbiamo mai perso la speranza e la volontà di perseguire il nostro obiettivo: donare opere d’arte alle città, organizzare serate a scopo benefico per soccorrere persone in difficoltà in tutto il mondo, creare occasioni per mantenere viva la fiammella dell’arte. Le numerose opere permanenti lasciate nei vari comuni toscani (San Gimignano, Poggibonsi, Colle Val d’Elsa, Montalcino, Vinci…) ed il sostegno portato in diverse aree disagiate del pianeta, sono testimonianze visibili di quanto l’arte possa interagire con la società per migliorarla».
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Chen Zhen Exhibition Opening- Anish Kapoor, Long Term Project Ph Nestor Kim
In che modo la crisi ha ostacolato la mission di Arte Continua?
«Onestamente non abbiamo mai goduto di molto sostegno dall’amministrazione pubblica, la maggior parte delle iniziative è stata infatti finanziata di tasca nostra o comunque dalla galleria. Pensavamo che, una volta ricevuto un bene, l’amministrazione stanziasse un fondo dedicato, ma con i tagli che sono avvenuti da parecchi anni a questa parte a causa della crisi economica, tutto è diventato più complicato. Dopo anni di scarsa attività dell’Associazione, Maurizio, Lorenzo ed io ci stiamo organizzando per darle nuova vita, ma abbiamo bisogno dell’aiuto degli amici. Pertanto ci auguriamo che in tanti si uniscano a noi per far sì che i ponti tra le varie culture rimangano aperti per favorirne l’incontro e il dialogo».
Come associarsi? 
«La quota per diventare soci è di 300euro all’anno, tuttavia esiste anche la possibilità di sottoscrivere una tessera da mille euro per usufruire di maggiori vantaggi. Graditissime sono comunque tutte le offerte libere che vorranno pervenire – come per gli altri due casi – all’IBAN IT 08 M 01030 72000 000000473352 oppure scrivendo a mario@arteallarte.org Annualmente verranno inviati dei report via e-mail a proposito dell’attività che sosterremo insieme».
Nello specifico, come verranno usate queste donazioni?
«Una delle priorità è la realizzazione di nuovi vetri di protezione per le sculture permanenti di Kiki Smith a Poggibonsi, San Gimignano e Colle Val d’Elsa. Poi stiamo lavorando anche al restauro e al ripristino del museo UMoCA, un progetto ideato da Cai Guo-Qiang nel 2005 che ancora oggi si trova sotto gli archi del Ponte San Francesco a Colle Val d’Elsa. Inoltre, a novembre è in programma una cena a Shanghai, durante la quale verranno raccolti dei fondi da devolvere a una fondazione che si occupa di orfani e che si trova nella profonda campagna cinese. Ci tengo a specificare che le somme di denaro raccolte non serviranno a coprire i costi dell’organizzazione dell’evento e nemmeno la cena, ma verranno usati solo a fin di bene. Tanti piccoli passi oggi, per garantire il patrimonio di domani». 
Manuela Valentini

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