01 dicembre 2022

L’arte insegna a osare. A Milano, la presentazione della biografia di Renzo Bergamo

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Artista, pittore e scienziato, figura singolare della cultura italiana, Renzo Bergamo viene ricordato in una biografia appena edita: la presentazione a Milano, con tanti ospiti

Giovedì, 1 dicembre, alle ore 18, presso la galleria Lorenzelli Arte, a Milano, verrà presentato “L’arte insegna il coraggio di osare”, libro che racconta la storia umana e artistica di Renzo Bergamo attraverso i ricordi di Caterina Arancio Bergamo, moglie e musa dell’artista, pittore e scienziato. Insieme all’autrice, saranno presenti Tommaso Sacchi, Andrea Bisicchia, Igor Cannonieri, Paolo Gila, Gianni Maimeri, Folco Orselli, Roberta Semeraro e Stefano Boeri, tutte personalità che hanno incrociato il percorso di Bergamo, per una conversazione densa di ricordi e aneddoti attraverso i quali verrà restituito il profilo di questo singolare personaggio.

Il volume, pubblicato dalla casa editrice Nuova Dimensione, nasce per esplicita volontà degli organizzatori della mostra – da poco conclusa a Palazzo Vescovile di Portogruaro, dove Bergamo è nato nel 1934 – “L’Arte della fisica da Luigi Russolo a Renzo Bergamo“, curata da Roberta Semeraro. Il racconto parte dalle ultime ore di vita di Renzo Bergamo e si disvela nel tempo, seguendo le tappe fondamentali del suo percorso di uomo e di artista. Gli esordi nell’ambiente culturale veneto, il rapporto con Giovanni Comisso e il milieu intellettuale con cui viene a contatto, quindi il trasferimento a Milano, dove la sua evoluzione artistica compie passi significativi e dove stringe profonde amicizie con i maggiori esponenti della scena artistica e culturale italiana dell’epoca, Giorgio Strehler, Lucio Fontana, Bruno Munari, Piero Manzoni, Gianni Dova, Emilio Scanavino, Cesare Peverelli e Roberto Crippa, per citarne solo alcuni. Infine, la Sardegna, dove si ritira a metà degli anni ’80 e poi ancora Milano, dove rientra nel 2000.

Renzo Bergamo, una biografia

Nasce nel 1934 a Portogruaro. A 13 anni espone la sua prima produzione. Nei primi anni ’50 conosce Giovanni Comisso, Andrea Zanzotto, Pier Paolo Pasolini, Mario Soldati, Gian Francesco Malipiero. Nel 1960 si trasferisce a Milano: qui Comisso lo introduce a Giorgio Strehler, Bruno Munari e Franco Grignani. Abita e lavora a due passi dal bar Giamaica, dove si incontra con Lucio Fontana, Piero Manzoni, Gianni Dova, Emilio Scanavino, Cesare Peverelli e Roberto Crippa. In questi anni la sua pittura si orienta verso un astrattismo cosmico che diventerà una sua costante intellettuale. Nel 1965 parte per New York ed espone in una collettiva dal titolo “Avanguardia italiana”. Agli inizi degli anni ’70 partecipa alla formazione di un movimento che prenderà il nome di Astrarte dove si discute sul rapporto tra arte e scienza. Nel 1985 lascia la città meneghina per trasferirsi in Sardegna. Nel 2000 inizia una nuova ricerca pittorica da lui chiamata “Archeologia Cosmica”. Nel 2004 muore improvvisamente a Milano.

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