14 febbraio 2001

cataloghi Colori della musica – Dipinti, strumenti e concerti tra Cinquecento e Seicento (2000)

 
Come cambia l’iconografia musicale, in uno dei momenti più delicati della storia dell’arte italiana: la mostra Colori della musica focalizza cosa accade in pittura tra la fine del XVI e i primi decenni del XVII secolo, in un percorso da “vedere” e “ascoltare...

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Un percorso anche da leggere.
Il catalogo che accompagna l’esposizione diventa uno strumento per approfondire tutte le declinazioni del rapporto suono-immagine: un legame, che partendo dalla rappresentazione dei soggetti musicali (concerti, tipologia degli strumenti), coinvolge la percezione del ritmo, della qualità cromatica, dell’accostamento e dell’accordo dei toni. Il linguaggio della musica ha delle parole in comune con quello delle arti visive, quasi a sottolineare una corrispondenza, o forse un’osmosi continua: così mentre il classicismo dei Carracci e il naturalismo di Caravaggio s’impongono all’arte tardomanierista, in musica nasce il melodramma e si afferma la composizione per soli strumenti.
La pubblicazione è curata da Claudio Strinati, Rossella Vodret e Annalisa Bini, all’interno saggi e contributi di studiosi di storia dell’arte ed esperti di iconografia musicale: dopo una necessaria introduzione alla mostra e alla scelta dei temi trattati, sono tracciate alcune linee guida, per comprendere come cambia pratica e scrittura musicale tra Rinascimento e Barocco (Percorsi musicali tra Rinascimento e Barocco, di Annalisa Bini); quindi si parla dell’evoluzione dell’immagine ceciliana (L’immagine di Santa Cecilia prima e dopo Raffaello: percorsi iconografici e trasformazioni tematiche, di Rodolfo Baroncini), che porta la martire a diventare protettrice della musica, complice l’inserimento di strumenti dell’epoca, prima come oggetti ripudiati, fino alla trasformazione risolutiva, con una Santa Cecilia che suona il violino (Guido Reni) o l’organo (O. Gentileschi, G. Lanfranco).
Il saggio di Renato Meucci (Lo strumento musicale tra immagine e suono) spiega come il riconoscimento iconografico sia uno strumento indispensabile per ricostruire la storia e l’evoluzione degli strumenti musicali. Tra gli altri contributi citiamo Musica e pittura: questioni di ritmo di Omar Calabrese e Variazioni su tema musicale da Caravaggio ai caravaggeschi di Stefania Macioce.
Il catalogo è completato dalle schede delle opere e degli strumenti presenti in mostra e da un interessante apparato bibliografico.



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Maria Cristina Bastante



COLORI DELLA MUSICA
Dipinti, Strumenti e Concerti tra Cinquecento e Seicento
2000 – Skirà Edizioni
Formato: 24×28; 296 pagine
Illustrazioni: 160 colori e 136 b/n
Brossura; 90.000 Lire
ISBN 88-8118854-6
Skira
Palazzo Casati Stampa
Via Torino 61
20123 Milano
telefono 02724441 – fax 0272444219
email skira@skira.it
Foto in primo piano:Domenichino, Madonna con bambino e i santi petronio e giovanni evangelista, olio su tela, Roma, Galleria Naz. d’arte antica di Palazzo Barberini.





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