09 aprile 2021

Dante 700: Panini pubblica una edizione limitata della Divina Commedia

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Il meraviglioso manoscritto della Divina Commedia, voluto da Federico da Montefeltro, rivive oggi in una nuova edizione speciale, grazie alla collaborazione tra Franco Cosimo Panini, Biblioteca Vaticana e Treccani

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In occasione dei 700 anni dalla morte di Dante, l’editore Franco Cosimo Panini, in collaborazione con la Biblioteca Apostolica Vaticana e Treccani, ha realizzato una edizione totalmente fedele al meraviglioso manoscritto commissionato da Federico da Montefeltro. Dai colori delle miniature alla raffinata rilegatura, questa edizione richiama tutti i preziosi dettagli del codice originale, archiviato come Urbinate Latino 365.

La storia dell’Urbinate Latino 365

La più bella copia della Divina Commedia che sia mai stata realizzata nasce nella corte del duca di Urbino, Federico da Montefeltro. Intorno al 1475, il duca commissionò a Matteo Contugi, rinomato copista conosciuto per aver prestato servizio nelle più importanti corti rinascimentali italiane, e a Guglielmo Girardi, miniaturista di scuola ferrarese, una ricca e prestigiosa edizione della Divina Commedia. Il manoscritto era destinato agli scaffali della più illustre e rinomata biblioteca dell’epoca: quella personale del duca Federico, conservata all’interno del palazzo ducale. Insieme a un altro importante miniaturista dell’epoca, Franco dei Russi, la bottega completò l’Inferno e gran parte del Purgatorio.

In seguito alla morte del duca, avvenuta nel 1482, la realizzazione del manoscritto venne bruscamente interrotta. Continuò solo un secolo dopo, agli inizi del Seicento, grazie all’intervento di Francesco Maria II della Rovere, ultimo duca di Urbino, che decise di affidare la fine del Purgatorio e l’intero Paradiso al miniaturista Valerio Mariani. Venne alla luce così uno dei più raffinati codici miniati della Divina Commedia.

Francesco Maria II della Rovere non lasciò alla sua morte eredi maschi. La casata dei Della Rovere si estinse e, di conseguenza, lo Stato di Urbino passò nelle mani del papa dell’epoca, Urbano VIII. Fu solo però nel 1657 che il papa Alessandro VII Chigi decise di acquistare l’intera biblioteca del duca di Montefeltro. Il manoscritto urbinate della Divina Commedia fu trasferito così nella Biblioteca Apostolica Vaticana, dove venne arricchito con una rilegatura in velluto rosso e decori barocchi dorati. Oggi è conservato ancora lì sotto il nome di Urbinate Latino 365 ed è tuttora considerato uno dei più importanti se non il più importante manoscritto della Divina Commedia di Dante Alighieri.

La Divina Commedia di Panini, a tiratura limitata

Il volume è stato riprodotto dall’editore Panini con una tiratura limitata di 590 esemplari di cui solo 550 destinati alla vendita. Il fac-simile sembra essere il prodotto di una bottega artigiana quattrocentesca. Infatti la realizzazione è stata affidata a mani esperte di artigiani che si richiamano fedelmente ai modi di produzione antichi.

Il volume è composto da 594 pagine con le prime 3 pagine riccamente decorate, ben 117 miniature e 100 iniziali maggiori. Inoltre è presente in accompagnamento un volume di commentario scritto dal critico ed esperto Ambrogio M. Piazzoni che descrive nel dettaglio ogni miniatura, presenta saggi critici sul manoscritto ed elabora la propria visione sul contesto storico, artistico e culturale dell’epoca.

È possibile acquistare il libro direttamente dal sito di Franco Cosimo Panini editore.

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