23 marzo 2009

libri_grafica Spaghetti Grafica (de agostini 2008)

 
Se vivessimo in un mondo costituito da colori, catalogabili solo su scala CMYK, da mille tipi di font, da carte di grana diversa, da linee, disegni e simboli. Se vivessimo in un mondo fatto così, ci vorrebbe un ministero per gestire il tutto. Un ministero che già c’è...

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La grafica è dappertutto è lo slogan del Ministero della grafica. E, se ci soffermiamo a pensarci un attimo, quest’affermazione è vera e in un mondo grafico ci viviamo già. Dai cartelloni pubblicitari alle immagini coordinate dei negozi, delle aziende e dei ristoranti, passando al packaging dei nostri cibi, alle copertine dei libri che leggiamo, ai cd che ascoltiamo, tutto è corredato da una grafica studiata.
Il Ministero della Grafica, associazione nata nel 2005, tutela, promuove e mette in comunicazione designer, grafici e illustratori. Il volume Spaghetti Grafica è il frutto di una delle prime iniziative del Ministero e raccoglie i progetti esposti durante la prima Biennale di grafica italiana Attraversamenti, frutto di una selezione tramite un bando di concorso aperto.
La novità è che si tratta di un catalogo di design grafico esclusivamente italiano. Da qui la scelta del titolo: “Non potendo chiamare il volume né mafia grafica né Berlusconi grafica, abbiamo optato per la terza caratteristica che ci distingue in tutto il mondo”, ironizza il Ministero. E se gli spaghetti possono sembrare un ripiego su un luogo comune, bisogna stare attenti a non sottovalutare mai proprio questi stessi luoghi comuni. Se una pietanza ci ha fatti conoscere in tutto il mondo, perché anche la grafica italiana non dovrebbe esser riconosciuta oltreoceano?
Il progetto grafico per il MilanoFilmFestival 2006 di Zetalab
Questo è l’obiettivo del Ministero e del libro, che illustra ben 94 progetti di studi di design e di singoli progettisti, tutti con la stessa cura minuziosa per i dettagli. Perché, cosa che non bisogna mai dimenticare, la grafica è un progetto vero e proprio, e questo è un libro di progetti tutti realizzati. Sfogliando il volume – inutile dire, molto curato dal punto di vista grafico – si trovano studi affermati e sconosciuti; spesso riconosciamo solo il committente e scopriamo chi nell’ombra ne cura l’immagine.
La busta per occhiali di Ma:design per l'ottica Valentini
Ed è, nella stessa misura, un piacere ritrovare Zetalab e il progetto grafico per il Milano Film Festival di Esterni, associazione culturale per cui lo studio milanese cura l’identità visiva della rassegna dal 2001 e ne rinnova di anno in anno il format; è un piacere riconoscere il giovane studio Due Mani non bastano, che ha realizzato una nuova linea di etichette per i prodotti della ben più nota Pandora; ed è un piacere scoprire uno studio di Pesaro, Ma:design, e il suo intelligente progetto per un negozio d’ottica, che riprende il test di Ishihara (test del daltonismo) e lo trasforma in un leitmotiv colorato che riveste custodie per occhiali, sacchetti, pullman e tutta la città.
Etichette disegnate da Due Mani non bastano per Pandora
È da poco scaduto il nuovo bando per il seguito di Spaghetti Grafica: Spaghetti Grafica Bis ha raccolto ben più delle adesioni sperate, 1383 progetti contro i 437 dell’anno precedente. Visto che c’è tanta buona grafica italiana, non rimane che farne una scorpacciata.


valia barriello

la rubrica libri è diretta da marco enrico giacomelli


Ministero della Grafica & Alessandro Paoletti – Spaghetti Grafica. Contemporary Italian Graphic Design
Istituto Geografico De Agostini, Novara 2008
Pagg. 384, € 49
ISBN 9788841849491
Info: la scheda dell’editore / www.ministerodellagrafica.org

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