30 luglio 2001

Blessed Lemon: Artisti alla Limonaia

 
Quattro artisti alle prese con uno spazio espositivo inedito. Tre appuntamenti, che scandiranno tre settimane d’agosto. Ecco “Blessed Lemon”, ovvero la Limonaia dell’ex Monastero di Sant’Anna, “abitata” da quattro interventi d’arte contemporanea. Exibart incontra Paola Capata e Stefano Verri, curatori dell’iniziativa...

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Un luogo segreto e suggestivo, la “Limonaia”, un luogo in parte “riscoperto” e re – inventato dagli interventi di quattro artisti. Volete spiegarci come è nata l’idea che poi si è trasformata in 3 appuntamenti per il mese di agosto?
Da lungo tempo Filippo -Sorcinelli- ci parlava di uno spazio del ‘700 molto bello ma abbandonato, che il Comune di Mondolfo aveva intenzione di recuperare. Quest’inverno, mentre passeggiavamo di notte per il paese discutendo di una sua mostra futura, ci portò a visitarlo: la Limonaia era completamente buia e deserta, semicoperta da arbusti e sterpaglia. Eppure splendida. Da quel momento iniziammo a ragionare sul suo possibile utilizzo come luogo espositivo, dedicato interamente alle sperimentazioni di giovani artisti, che sentissero il bisogno di lavorare in un ambiente svincolato dall’aura istituzionale, completamente nuovo e da reinventare. Filippo e Vera Fraboni stavano già lavorando a due progetti, decisamente perfetti per quello spazio…il resto è venuto da se. Abbiamo contattato altri due giovani artisti, Luigi Caiffa e Caterina Notte, dei quali conoscevamo i lavori e la “voglia” di mettersi in discussione e li abbiamo invitati a partecipare. Hanno accolto la proposta con entusiasmo, decidendo di realizzare delle opere che interagissero con il giardino della Limonaia, interventi leggeri, che caratterizzano lo spazio e lo abitano, rendendolo nuovamente vivo.Caterina Notte

Gli artisti invitati, diversi per formazione, per percorso, si sono trovati ad intervenire direttamente su uno spazio fortemente connotato dal punto di vista storico. Volete spiegarci brevemente i quattro lavori che abiteranno la “Limonaia”?
La caratteristica principale di questa iniziativa risiede nell’assoluta diversità dei lavori esposti, sia per tecnica che per portata concettuale. La Limonaia ha un portico in muratura, che ospiterà le opere di Filippo Sorcinelli e Vera Fraboni, mentre il giardino, che è in realtà una grande terrazza aperta sui tetti di Mondolfo e sul paesaggio circostante, sarà usato da Luigi Caiffa e Caterina Notte. Le opere di Sorcinelli e Caiffa hanno un carattere decisamente installativo, dato che il primo invaderà letteralmente tutta la sua parte di portico con delle gigantesche tele materiche, realizzando un chiaro gioco di allusioni al mondo ecclesiastico (uno dei temi più usati dall’artista), mentre Caiffa ricreerà, grazie al medium pittorico, l’atmosfera di un rigoglioso giardino primaverile. Le opere delle altre due artiste pur presentandosi come interventi di impatto ambientale, possiedono se vogliamo una componente diversa, più oggettuale. Vera Fraboni sta proprio in questi giorni ultimando la sua Sintesi Dorata Riflessa Luminosa, tre grandi sculture in cui la preziosità dell’oro interagisce con il riflesso degli specchi e con la fonte di luce al loro interno, contrastando di netto l’ambiente decisamente spartano del portico. Caterina Notte infine esporrà alcune opere recenti della serie dei wormholes, in cui il proprio corpo, ripreso, plasmato e ricreato si confronta con presenze altre ed estranee e un video…per Caterina abbiamo pensato ad un allestimento particolare, totalmente diverso da quelli usati finora…tipicamente agreste diciamo!Luigi Caiffa

La “Limonaia”, tesoro abbandonato, è restituita al pubblico dall’operare degli artisti, che è quasi una linfa rigenerante. Ci sono altri luoghi in cui proporreste un’iniziativa analoga? Quali altri spazi offrireste alla rielaborazione di artisti contemporanei?
Tutti quelli che non gli sono stati offerti finora. No, scherzi a parte, pensiamo che l’arte contemporanea abbia bisogno di stimoli, e gli stimoli devono venire da chi gli artisti li segue e li cura. Offrirgli spazi bianchi con il parquet o splendidi edifici fine ‘800 ristrutturati e ingioiellati non è esattamente ciò che serve alle giovani leve. Lo ha dimostrato benissimo Stefano Arienti, quando quindici anni fa realizzava la sua prima mostra alla Brown Bovery, fabbrica in disuso alla periferia di Milano. Una mostra fatta con pochi mezzi ma con la totale libertà espressiva e senza condizionamenti. Il nostro sogno è di trovare gli spazi più impensati, vecchie fabbriche in mezzo alla campagna, un campo di grano, un cantiere in costruzione, un vecchio molo. Prendere uno spazio, portarci l’artista e dirgli: facci quello che vuoi. Intonaca, colora, abbatti un muro, costruisci una serra…fai tutto quello che può servire a tirar fuori la tua creatività. Ecco, questo sarebbe bello. In Italia, stiamo iniziando a muoverci in questa direzione: in realtà diversissime come Palermo e Milano alcuni giovani critici hanno iniziato un lavoro quasi eroico…siamo nella giusta direzione e chissà, se vedrete un gruppo di persone radunate sotto il Ponte Milvio, provate a guardare meglio, forse si sta allestendo una mostra…

Giulietta Reni




Comune di Mondolfo
Assessorato alla Cultura
Blessed Lemon
A cura di Stefano Verri e Paola Capata
Filippo Sorcinelli e Vera Visconti Fraboni 2 – 9 – 16 agosto 2001
Special Guest 2nd date Luigi Caiffa (9 agosto); 3rd date Caterina Notte (16 agosto)
Ore 21 – 24
Limonaia, ex Palazzo Burchi, Piazza Mario del Monaco
Website blessedlemon.exibart.com
E mail blessedlemon@exibart.com
Comune di Mondolfo
Ufficio del Turismo tel 0721939216
Biblioteca comunale tel 0721959677
Evento realizzato in collaborazione con
L’Associazione Culturale AchRome
achrome@exibart.com

come arrivare
Autostrada A14, uscita Marotta – Mondolfo, strada statale 424 Pergolese, direzione Mondolfo (3km dal castello)
oppure
Strada statale 16 Adriatica – direzione Marotta, strada statale 424 Pergolese, direzione Mondolfo
Oppure
Stazione F.S. Marotta – Mondolfo, strada statale 424 Pergolese, direzione Mondolfo


[exibart]

32 Commenti

  1. Ora siete arrivati all’autopromozione dei vostri lavori. Ricordo un Exibart che non c’è più, non legato a interessi personali. Ma è solo un ricordo.

  2. Mi sembra un commento un po’ ingiusto, Signor Salvemini. Penso che Exibart invece sia ancora libero dalle logiche cui lei accenna. D’altra parte è un’iniziativa interessante: recuperare spazi all’arte e attraverso l’arte.
    Avendo letto sul Forum di Exibart un annuncio riguardo un santuario di origine trecentesca in molise, che è lasciato al degrado dalla sovrintendenza locale approfitto per lasciare l’indirizzo del sito creato dai volontari che vorrebero recuperarlo. Un saluto

  3. Finalmente le Marche sembrano essersi decise ad uscire dal loro consueto torpore..proprio sabato ho assistito all’inaugurazione di una bella mostra di cucchi a Pesaro. Mi auguro vivamente che questo sia l’inizio di un nuovo modo di guardare alla nostra cultura, sfruttando tutte le potenzialità della nostra splendida regione.

  4. per Luca

    Stefano e Paola (curatori di “Blessed Lemon”) sono collaboratori di ExibArt, è vero.
    ed ExibArt ha chiesto loro di raccontare qualcosa dell’iniziativa organizzata a Mondolfo, è vero.
    dove sia l’autocelebrazione in tre domande e tre risposte, non lo capisco.

    perchè nelle circa 3000 battute a nostra disposizione più che promuovere credo si sia cercato di spiegare come nasce un progetto che lega l’arte contemporanea ad un luogo storico altrimenti sconosciuto e abbandonato.

    non so, mi pare che l’autocelebrazione utilizzi forme più subdole. in questo caso si è parlato nel modo più limpido e aperto di un’iniziativa che attraverso quattro diversi interventi porterà quattro artisti a confrontarsi con uno spazio inedito…

    mi spiace se anche per un solo momento possa esserti sembrato il contrario ese in qualche modo tu ti sia sentito tradito nel diritto che si ha (in ogni caso e in riferimento a qualsiasi cosa) all’informazione corretta e non “di parte”.

    a presto,
    giulietta

  5. Paola Capata, Stefano Verri e, dulcis in fundo, l’onnipresente Valentina Tanni? Caro Luca, hai proprio ragione!

  6. Gentile Sig. Salvemini, nel pieno rispetto della sua opinione vorrei solo chiarirle che l’autocelebrazione non era nelle nostre intenzioni. Vorrei anche ricordarle che questo sito esprime la propria potenzialità anche occupandosi delle piccole cose, indipendentemente da chi siano curate.
    Colgo l’occasione per ringraziare tutto lo staff di Exibart per la collaborazione che ci ha dimostrato.

  7. Non parlerei di autocelebrazione, non è certo la prima volta che la nostra attenzione si ferma su situazioni di questo tipo. La segnalazione di un evento che vede protagonisti artisti giovani e giovanissimi curatori mi sembra una mossa completamente in linea con lo stile del nostro portale. In tutti i casi, prima di esprimere un parere sarebbe il caso di andare alla limonaia, io mi propongo di farlo.

  8. Un evento interessante, riscoperta di un luogo abbandonato, tono misurato nell’intervista, informazioni esaustive (chi è chi…?), insomma di autocelebrativo non c’è nulla…
    Auguri a questi giovani critici&artisti..

  9. Egregio Signor Luca Salvemini,
    evidentemente non sono d’accordo con lei.
    Anzitutto perchè io SONO per l’autocelebrazione, e poi perchè non mi è parso che qui ci sia anche solo l’ombra dell’autocelebrazione.
    Nella sfera dell’Arte, il peccato cova nello spirito di chi lo vede.
    Se esiste un sito d’arte “generoso”, questo è proprio Exibart.
    Quanto all’onnipresenza di Valentina Tanni… non credo sia da valutare la frequenza ma la qualità. E Valentina ha spesso dimostrato di essere estremamente intelligente e propositiva.
    Purtroppo non posso dire altrettanto di Caterina Notte, le cui opere ho già avuto modo di dire sono, a mio parere, disgustose e, il suo tentativo di difenderle, deplorevole.
    Mi unisco, anche se non in modo così delicato, alle considerazioni dei Signori Pietro Gaglianò e Stefano Verri.
    Credete che Ludovico il Moro si sia fatto scrupoli nel promuovere il “suo” Leonardo?
    E’ assolutamente ipocrita pensare che debbano essere sempre gli altri a tessere le nostre lodi.
    Dal canto mio, per esempio, sono un genio.
    Non provo alcun fremito nel vedere che qualcuno lo riconosca.
    E’ lodevole che questi nostri amici abbiano organizzato quel che è esposto qui sopra.
    Potremo, poi, valutare il risultato e la qualità del “prodotto”, ma l’impegno è ammirevole.
    Si tratta di autopromozione?
    Ebbene si, anche se non faccio parte di Exibart, posso dire che è il miglior sito d’arte mai apparso in internet.
    E caro Luca Salvemini, le assicuro che non mi paga nessuno.
    Ciao, Biz.

  10. Non è tanto ingenuo pensare che solo perché un evento è promosso da persone del nostro staff questo non debba essere segnalato?
    Cari amici su Exibart in questo momento scrivono molti tra i migliori critici giovani presenti sul “””mercato”””; se questi critici fanno – come è logico – delle mostre, cosa dovrebbe fare il portale? Occultare, vergognarsi di avere redattori attivi anche nel campo della produzione d’eventi, mettere sotto silenzio?
    Exibart ha il compito di informare su TUTTO quanto avvenga nel mondo dell’arte ma ha anche l’immenso piacere di constatare che parte del “TUTTO” venga generato dalla volontà di persone facenti parte del proprio gruppo di lavoro!

    Se alcuni lettori vedono questa come autocelebrazione gli rispondiamo che ha interamente ragione: noi siamo Exibart e quando capita di autocelebrarci ce lo possiamo abbondantemente permettere.

    Massimiliano Tonelli
    direttore editoriale

  11. Quanti luoghi come questo ci sono in Italia? a volte mi viene di chiedermelo: abbandonati, forse cadenti e testimoni della straordinaria bellezza della nostra terra. Le critiche che state ricevendo non esistono, poichè dettate dal peggiore dei sentimenti: l’invidia. Non viviamo in un mondo “facile” – specialmente per noi giovani -, quindi è fondamentale darsi da fare, impegnarsi con onestà e umiltà, cercare sempre di non essere superficiali, sia nell’espressione artistica, sia nella critica. Buon lavoro ragazzi, non curatevi di chi osserva con rabbia repressa il fiore dei vostri gentili anni.

  12. Se mi sono accorto che in Exibart ci sono i migliori giovani critici italiani?
    Beh… certo che l’ho notato.
    Come ho notato che a volte, anche qui, ci sono infiltrazioni dell’imbecillità umana.
    Che buono che sono a definirti umano…
    Ciao, Biz.

  13. Caro Massimiliano sei forte, anche se in ferie sei con noi , ci sei vicino sempre . Mi complimento con te per il tuo messaggio e per il tuo aiuto all’arte. Quando una persona si dimostra di valore è sempre criticata, ma da molti anche ammirata. Grazie. Maria

  14. Ma perchè Bizantino caro non ti piace la Notte?
    Un “disgusto” tale non mi sembra giustificato, ma siamo liberi di pensare quello che vogliamo, purché si rimanga educati. Non credi?
    A me Caterina Notte invece piace. Perché è straoridinariamente attuale e poco banale. E al giorno d’oggi queste doti valgono molto.

    Bax
    Sgorbietto

  15. Caro sgorbietto,
    che ne sai tu di cosa io giustifico o non giustifico?
    Ho spiegato tempo fa i motivi per i quali l’opera di Caterina Notte suscita in me disgusto, e, se permetti, il mio disgusto ha lo stesso diritto di esistere tanto quanto il tuo piacere.
    Quanto all’educazione, non ho detto che è disgustosa Caterina Notte, bensì la sua opera.
    E se anche tu, come qualcun’altro, pensi che sia la stessa cosa…. beh… sono problemi tuoi.
    Sembra che lo sport più diffuso sia confondere la superficie delle cose con le cose stesse.
    A te piace?… bene.
    A me no. Altrettanto bene.
    Ciao, Biz.

  16. BiriBIZ

    Diario di un pazzo ———-37 aprile 1098 bis

    “E’ assolutamente ipocrita pensare che debbano essere sempre gli altri a tessere le nostre lodi.
    Dal canto mio, per esempio, sono un genio.
    Non provo alcun fremito nel vedere che qualcuno lo riconosca.”

    Ma come? cosa state dicendo!!! Dico cose da pazzo, manifesto pensieri esaltati e messianici, ma no! Vi assicuro che sono del tutto normale…anzi non normale, luridi esseri immondi che pensate che la qualità delle cose inerisca alla sostanza!!! IO SONO UN GENIOOOOOOOOO….ah,ah,ah,ah,ah,ah,……ogni scarrafone..ecc.ecc….

  17. vorrei che il nostro sito diventasse una volta per tutte un luogo nel quale e attraverso il quale parlare d’arte, proporre arte, esprimersi con commenti mirati, seri e soprattutto utili. Non luogo di narcisismo sfrenato e egocentrismo eretto a sistema di vita. Due appunti: un’opera d’arte può essere apprezzata e non aprezzata. Si è padronissimi di vomitare sui quadri di un picasso o su una stampa di caterina notte. Ma esprimersi in termini dispregiativi e irriverenti verso la produzione di un artista è vergognoso, oltre che squallido. E soprattutto non si ha diritto di farlo. Che si rispetti, e una volta per tutte, la sua ricerca, soprattutto se comunica un messaggio e imprime un imput. E caterina notte questo lo fa, altrimenti, stia sicuro sig. Biz, non l’avremmo scelta.
    paola capata

  18. Avremmo voluto parlare d’arte, purtroppo l’imbecillità umana è dilagante e troppi hanno perso l’occasione di stare zitti. Il silenzio è d’oro, e l’idiozia è di moda.
    La mia intelligenza superiore non può piegarsi a raccattare questi pensieri che risposta non meritano, anzi sì, e la risposta è che risposta non può esserci dove alberga l’assenza del benchè minimo intelletto. Non capite che la vera Arte è l’arte del dire quello che dico io anche quando non dico niente, e taccio per sempre…eh,eh,eh credevate voi per la storia dei saluti, vado al mare, e invece no, sono sempre qua, per dirvi che tanto fate e dite cose non all’altezza di un ingegno incomparabile come il mio, che tutto comprendo mentre voi, dalle vostre affermazioni, nulla capite, ma è un problema vostro e soltanto vostro.
    Ho stuoli di persone che mi osannano e riconoscono le mie spiccate doti intellettuali, anche ieri dal fornaio una vecchina (anche lei inteligentissima) mi ha detto “Ciao!” e io ho capito subito la stima incommensurabile che nutre nei miei confronti. Il resto sono fatti vostri, sono problemi vostri. Io intanto vado al mare e vi saluto.
    Sarà vero, ci sperate? E’ solo un problema vostro….

    grazie ai tanti che apprezzano il mio genio e il mio carisma, non sarete dimenticati-

  19. Gentile Signora Paola Capata,
    Lei, temo, è in malafede.
    Ma visto che dal suo scranno di “organizzatrice infallibile” si erge a moralizzatrice di Exibart (con scarsa fortuna, peraltro), credo di voler dire qualcosa.
    Dico a Lei ciò che ho già avuto modo di dire ad una pedante e noiosa organizzatrice d’eventi, nonchè pseudo Direttrice di una rivista d’arte, con la quale, noto a malincuore, evidentemente Lei ha dei punti in comune.
    Dunque Lei auspica che “il nostro sito diventi una volta per tutte un luogo nel quale e attraverso il quale parlare d’arte, proporre arte, esprimersi con commenti mirati, seri e soprattutto utili. Non luogo di narcisismo sfrenato e egocentrismo eretto a sistema di vita”.

    Ora, non so se il narcisismo sfrenato e l’egocentrismo eretto a sistema di vita sia da riferirsi a quegli pseudo-artisti che producono orribili chincaglierie per niente affascinanti, oppure a critici come lei che non ammettono il dissenso.
    La risposta a questa domanda non suscita in me alcuna curiosità.
    Posso solo farle notare come la presunzione non le faccia difetto, data la sua asserzione “se comunica un messaggio e imprime un imput. E caterina notte questo lo fa, altrimenti, stia sicuro sig. Biz, non l’avremmo scelta”.
    Mentre mi auguro che il modo in cui ha scritto input sia solo un errore di battitura.
    Se le accadesse mai di rileggere bene il mio messaggio che Lei, con la supeficialità che contraddistingue certe persone, ha letto, vi vedrà scritte molte belle cose sulla Vostra inziativa.
    Ed è, da parte sua, un vero equlibrismo intellettuale considerare insana la mia critica a Caterina Notte, e sane quelle che apprezzano la Vostra iniziativa.
    Le risparmio la fatica.
    Le dico io, fin da subito, che sono sanissime entrambe.

    Inoltre, e concludo, la storia dell’estetica cara Signora Paola Capata, è un vero profluvio di opere e d’artisti che, con grande miopia intellettuale, furono ai loro tempi considerati disgustosi.
    Proprio, guarda un pò, dai critici e dagli organizzatori d’eventi.
    Tuttavia ora molti di quegli artisti, Shakespeare e De Chirico, solo per fare due esempi, sono apprezzati giustamente.

    Avevo detto che avrei concluso, ma mi conceda il piacere di contraddirmi.
    Non posso non risponderle anche su questa frase da lei scritta, la quale meriterebbe senz’altro uno studio approfondito.
    Lei dice: “esprimersi in termini dispregiativi e irriverenti verso la produzione di un artista è vergognoso, oltre che squallido”.
    Scusi Signora, ma lei di cosa si occupa?
    Ciao, Biz.

  20. Senti…Biz! Sei così noioso…dici tante di quelle stronzate e sei così contraddittorio che non stiamo nemmeno più qui a leggerti! Una laurea in filosofia? Ma non dire cazzate! Si vede che non hai la minima visione globale di quello che dici…o meglio…farfugli! Ciao

  21. Caro Francesco,
    ti dedico ancora qualche secondo.
    Tu lamenti il fatto che in me non vedi la realizzazione di alcuna “visione globale”.
    Quanto hai ragione!
    Infatti, conosco molto meglio il particolare delle questioni di cui si tratta.
    Quella globale la lascio a quelli come te.
    Rileggi lo stile del tuo messaggio e capirai a cosa alludo, forse.
    Ciao, Biz.

  22. EHm scusate, quanti di voi realmente ha visto l’allaestimento in questione??
    Al di là di tutto le prime 2 opere scelte per la Limonaia, hanno costituito un vero e proprio esempio di forza vitale dell’Arte, che non si esauriva fisicamente nella LUCE, scelta dai 2 artisti come protagonista, ma si diffondeva tra il pubblico come una presenza capace di riaccendere il fascino dello splendido terrazzo adiacente.

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