04 febbraio 2003

fino al 20.II.2003 Works – Maurizio Cesarini Senigallia (an), Gratis Club

 
Oggetti comuni protagonisti di una grottesca azione concettuale. Che attraverso la fotografia prende in esame i controsensi dell’arte. E del sottile rapporto tra artista e opera. Con spirito dada...

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Ancora una volta il Gratis Club di Senigallia dimostra la sua particolare attenzione nei confronti della sperimentazione.
E’ la volta di Maurizio Cesarini che inaugura la stagione espositiva con una selezione di opere tratte dal suo ultimo progetto: Works. Con questi immensi c-print che prendono possesso delle pareti, l’artista prende in esame i controsensi della fotografia come mezzo tecnico ed espressivo. Le opere, infatti, non sono firmate, non sono autenticate, sono prive di ogni riferimento che Maurizio Cesarinipotrebbe ricondurle all’artista. Sono cinque semplici scatti ingranditi e stampati, eseguibili e ri-eseguibili all’infinito con mezzi alla portata di tutti. La presenza fisica dell’artista diventa quindi l’unica condizione di autenticità del pezzo.
L’azione concettuale, che sottende a tutta l’operazione, non si ferma all’opera finita, ma risale interamente il ciclo produttivo insinuandosi nello stesso processo mentale che l’ha generata.
Sacchi di immondizia accatastati, un legno sulla riva, una sedia o due flaconi di candeggina diventano quindi opera d’arte; ma non tutto lo diventa allo stesso modo, è di nuovo l’artista a decidere quando, perché, ma soprattutto in che modo, un oggetto comune si trasforma in oggetto artistico. Una scritta definisce questo processo. Un chiaro corsivo bianco apposto quasi per sbaglio diventa etichetta inscindibile dall’opera. Alcune foto riportano la dicitura my work, queste sonoMaurizio Cesarini opere d’arte perché l’artista ha semplicemente deciso di fotografarle. Al contrario nei workable esiste un lieve intervento fisico di composizione che anticipa lo scatto.
Cesarini, personalità complessa e spiazzante, tende attraverso il suo lavoro ad annientare (con pieno spirito dada) i cliché tipici dell’arte.
La distruzione si rivolge principalmente nei confronti del rapporto tra opera ed artista, ma ciò che viene messo in discussione è soprattutto il concetto stesso di arte. I mezzi espressivi sono diversi, dalle performance che in passato lo hanno visto protagonista nel distruggere i suoi stessi dipinti, alle date di scadenza applicate sui quadri, alle tele bianche appese in galleria.

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stefano verri


Dal 7.1 al 20.II
Works – Maurizio Cesarini. Gratis Club, via Bonopera,51 (centro storico, zona Foro Annonario) Senigallia (AN).
Orario: dal giovedì alla domenica 22-03. Ingresso libero.
Info 07163225


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