14 agosto 2021

Aste, Jean-Michel Basquiat conquista il mercato

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Anno d'oro per le vendite all'incanto di Basquiat. Una rassegna dei suoi record d'asta, a partire da una performance da $110.5 milioni

basquiat record

$303,5 milioni di dollari, è questo il totale d’asta generato da Jean-Michel Basquiat nella prima metà del 2021. Un risultato impressionante, che lo colloca al secondo posto della top 10 artists di Artprice – immediatamente dietro all’imprendibile Pablo Picasso e al suo traguardo semestrale di 352,2 milioni di dollari (ve ne parlavamo qui). Ma quali sono i record d’asta assoluti del writer di Brooklyn, scomparso prematuramente nel 1988? Li ripercorriamo con una classifica.

1. Untitled (1982). $110.5 milioni

Passata di mano alla Contemporary Art Evening Auction di Sotheby’s NY nel maggio 2017, l’iconica testa di teschio non compariva sul mercato dal 1984 (anno in cui fu venduta per soli 19.000 dollari). Un soggetto ricorrente in Basquiat, uno dei suoi preferiti da quando sua madre gli donò una copia di Gray’s Anatomy – seguita, più tardi, dall’Anatomia artistica di Paul Richer e dall’Arte rupestre africana di Burchard Brentjes. Ad aggiudicarsi Untitled, a New York, è stato il collezionista giapponese Yusaku Maezawa, che ha annunciato la sua impresa con un post su Instagram: «Voglio condividere quest’esperienza con quante più persone possibile», ha scritto prima di prestare l’opera al Brooklyn Museum e al Seattle Art Museum.

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Jean-Michel Basquiat, Untitled, 1982

2. In This Case (1983). $93.1 milioni

È appartenuta, tra gli altri, all’imprenditore Giancarlo Giammetti, co-fondatore di Valentino, e ha sfilato all’asta lo scorso maggio alla 21° Century Evening Sale di Christie’s NY (trovate qui tutti i dettagli). Un altro teschio, un’altra immagine su larga scala (197,8 x 187,3 cm!), che «orienta il singolo occhio giallo direttamente verso lo spettatore, rendendo impossibile distogliere lo sguardo». Nel novembre 2002 la sua ultima performance all’asta, da Sotheby’s, aveva totalizzato “appena” 999.500 dollari.

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Jean-Michel Basquiat, In This Case, 1983

3. Untitled (1982). $57.3 milioni

Il migliore offerente è ancora Yusaku Maezawa – lo stesso proprietario del teschio da 110,5 milioni – che nel maggio 2016 lo ha acquistato alla Post-War and Contemporary Art di Christie’s. «Quando ho incontrato il dipinto all’anteprima di Christie’s a New York, ho avuto un’immediata connessione viscerale con esso», rivelava ad Artnet dopo l’aggiudicazione. «Piuttosto che pensare a un valore monetario o di investimento, ho sentito di avere una responsabilità personale nel prendermi cura di questo capolavoro e preservarlo per la prossima generazione».

Jean-Michel Basquiat, Untitled, 1982

4. Versus Medici (1982). $50.8 milioni

Basquiat sfida la storia dell’arte e si autoproclama successore dei grandi pittori rinascimentali con quest’opera che incorona – letteralmente – nuovi eroi della contemporaneità (ve ne parlavamo qui). Versus Medici è un dipinto del 1982, di quel biennio a cui lo stesso artista attribuiva i suoi “lavori migliori”, come La Hara del 1981 e One Eyed Man or Xerox Face del 1982; dopo oltre tre decenni nella stessa collezione privata, la tela ha trovato un nuovo proprietario alla Contemporary Art Evening Auction di Sotheby’s NY, dove è stata presentata con una stima di $35-50 milioni.

Jean-Michel Basquiat, Versus Medici, 1982

5. Dustheads (1982). $48.8 milioni

Ancora un capolavoro del 1982, passato di mano, stavolta, nel 2013. Ad acquistarla da Christie’s NY – segnando, allora, un record per l’artista – fu il collezionista Jho Low, accusato un paio di anni più tardi di appropriazione indebita di fondi da 1Malaysia Development Berhad (1MDB): «Gli investigatori ritengono che almeno una parte del denaro che il signor Low ha usato per la sua arte e per gli acquisti immobiliari provenissero dal fondo malese», rivelava nel 2016 il Wall Street Journal. Il risultato? Nel 2016, Dustheads fu svenduta per 35 milioni nel bel mezzo dell’indagine delle autorità federali, registrando un crollo del 28% del valore dell’opera.

Jean-Michel Basquiat, Dustheads, 1982

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