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Il 21 settembre 2023 saranno offerte da Sotheby’s London nel corso dell’asta Travel, Atlases, Maps & Photograph Sale i 14 dagherrotipi originali scattati dallo studio di Richard Beard di Regent Street a sir John Franklin e l’equipaggio della HMS Erebus solo tre giorni prima di salpare alla volta dell’ultimo tratto mai esplorato del passaggio a nord-ovest.
Purtroppo la HMS Erebus non farà mai ritorno in patria. La storia è questa: il 19 maggio 1845 l’equipaggio partì da Greenhite assieme alla nave sorella HMS Terror, nel corso della oramai tristemente nota spedizione perduta di Franklin. Raggiunto il polo, entrambe le imbarcazioni rimasero coinvolte in un incidente durante il quale persero la vita tutti i 134 uomini impegnati a bordo. Poi la tragedia nella tragedia: dopo due anni senza ricevere aggiornamenti dal consorte, Jane Franklin, moglie di sir John, decise di smuovere l’ammiragliato chiedendo di inviare dei gruppi di ricerca in loco, per capire le ragioni dell’improvvisa interruzione delle comunicazioni. E così nel 1848, mossi dall’affetto per il comandante (e da circa £ 2 milioni – valore attuale – messi in palio dall’Ammiragliato) molti uomini e molte navi partirono da Londra, facendo rotta verso il Passaggio a nord-ovest. Inutile dirlo, anche la maggior parte di loro non fece mai ritorno.
La ricerca, la riscoperta. Dal 1854 al presente
Solo nel 1854, l’esploratore scozzese John Rae apprese dai racconti degli autoctoni cacciatori Inuit la triste sorte che il fato aveva riservato a sir Franklin e al suo equipaggio. Sappiamo dai suoi resoconti che le navi rimasero intrappolate nel ghiaccio, e così i loro equipaggi furono decimati dalle condizioni atmosferiche estremamente ostili – e al contempo dalle infezioni contratte a causa delle scarse condizioni igieniche a bordo. La parte peggiore, confermata dai più recenti esami svolti sui resti dei marinai, è che alcuni di loro si diedero addirittura al cannibalismo per sopravvivere qualche giorno in più all’interno della prigione di ghiaccio.
Negli anni successivi lady Franklin vedrà salpare altre 25 spedizioni alla volta del luogo delle ricerche che, sebbene non abbiano riportato nessuna informazione rilevante sulla posizione del marito, hanno contribuito enormemente alla mappatura dell’Artico. La HMS Erebus verrà ritrovata, mediante l’utilizzo di sonar e robot sottomarini, dal governo canadese solo nel 2014, quasi due anni prima del ritrovamento della Terror, localizzata il 12 settembre 2016 a 50km di distanza dalla sua gemella. Molti dei reperti recuperati nel corso di queste missioni sono ora conservati al National Marittime Museum.
Travel, Atlases, Maps & Photograph Sale. La vendita di Sotheby’s London
Arriviamo al presente, alla vendita di Sotheby’s. Ciascuno dei 14 dagherrotipi presentati in asta, colorati a mano con gusci d’oro applicati ai bottoni, alle fasce del cappello e alle spalline delle giacche degli ufficiali, presenta sul retro un’incisione realizzata ad inchiostro o grazie all’uso di uno stilo, che denota il nominativo, e talvolta il grado, oltre alla data e al nome della nave legata al marinaio in questione. Ognuno dei 14 pezzi è alloggiato in una cassa marocchina a forma di libro. L’unico altro insieme noto dei dagherrotipi della sfortunata spedizione è custodito nella collezione dello Scott Polar Research Institute (SPRI). Il set di SPRI include 12 ritratti, privi delle immagini di Robert Sargent e Francis Crozier, rispettivamente il sottotenente della Erebus e il comandante in seconda e capitano della Terror, presenti invece tra i lotti di Sotheby’s. Protagonisti dell’asta, insieme ai dagherrotipi di Franklin, saranno poi una raccolta di mappe, disegni e acquerelli appartenenti ai discendenti del famoso scienziato Joseph Dalton Hooker, che aveva seguito un precedente viaggio della HMS Erebus verso l’Oceano Antartico e l’Antartide nel 1839-43.
Le vicende della HMS Erebus e Terror sono state fonte d’ispirazione per numerosi scrittori di fama internazionale come il grande Jules Verne e i più vicini a noi Clive Cussler e Dan Simmons. «Queste immagini», dichiara David Goldthorpe, capo del dipartimento di Sotheby’s Europe Books & Manuscripts, «sono la lente principale attraverso la quale il pubblico ha visto Franklin e i suoi uomini, e quindi un artefatto di riferimento di una spedizione che ha catturato l’immaginazione pubblica per quasi due secoli, sia attraverso le numerose spedizioni di salvataggio vittoriane alla recente scoperta dei relitti dell’Erebus e del Terrore, sia attraverso le prolifiche risposte letterarie che la spedizione Franklin ha ispirato. Ma a parte il suo significato più ampio all’interno delle storie dell’esplorazione polare e della prima fotografia, vale la pena ricordare la dimensione privata che questo insieme di immagini contiene. La famiglia di Franklin deve aver saputo che il ritorno sicuro del cinquantenne sir John non era certo. È quando vengono viste come un ricordo privato, piuttosto che come un registro pubblico, che le storie umane sotto queste immagini prendono davvero vita».