08 aprile 2023

Fair Warning! Il giro del mondo delle aste

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Che cosa passa sotto il martello, da una parte all’altra del globo? Ecco la nostra rassegna settimanale, dagli scatti di Zanele Muholi a New York fino al nuovo record mondiale per Matthew Wong, fissato nei giorni scorsi a Hong Kong

Matthew Wong, River at Dusk (detail), 2018. Courtesy of Sotheby's

Torna Fair Warning, la rassegna settimanale di exibart dedicata ai lotti più o meno sensazionali, più o meno stravaganti, in vendita nelle case d’asta fuori dai confini. Proprio mentre Clare McAndrew firma il settimo report di Art Basel e UBS sul mercato dell’arte dell’anno passato, i riflettori puntati sulle sue capitali (in ordine, Stati Uniti, Regno Unito, Cina e Francia), sui singoli settori (a partire dai $ 7.8 miliardi per l’arte del dopoguerra e contemporanea, pari al 54% delle vendite globali), sui trend da una parte all’altra del globo. «Le vendite mondiali di opere d’arte sono aumentate del 3% rispetto al 2021», scrive, «raggiungendo una cifra stimata di $ 67.8 miliardi, e portando il mercato al di sopra del livello pre-pandemia nel 2019». Sguardo fisso sul presente adesso, cominciamo.

Primo scatto dalla Grande Mela

– Prima tappa, Sotheby’s New York. Sfilano uno dopo l’altro, online, i grandi nomi della fotografia internazionale, dai maestri del XIX secolo agli scatti iconici della moda, inclusi l’Harlequin dress di Irving Penn ($ 254.000) e Nastassja Kinski and The Serpent di Richard Avedon ($ 88.900). Nan Goldin, Massimo Vitali, Helmut Newton, Robert Mapplethorpe. Ma anche alcune opere di Zanele Muholi, come Somnyama IV, Oslo ($ 33.020) e Zinathi I, Johannesburg ($ 15.240) – la stessa immagine esposta nella collezione permanente della Fondation Louis Vuitton. Breve nota a margine: al Mudec di Milano, da pochi giorni, i ritratti della fotografa sudafricana sono in scena nelle sale di Muholi, a visual activist. Consiglio di visita per il weekend.

Sous le ciel de Paris

– Prosegue la saga surrealista sotto il cielo di Parigi. Dopo la recente performance di Londra – tra una colomba onirica di René Magritte e i volti come lune di Remedios Varo – Christie’s torna alla carica tra i bagliori della Ville Lumière con il catalogo Wave of dreams. Vale a dire oltre 30 lotti sognanti provenienti da una collezione privata, da Man Ray a Picabia, da Max Ernst ad Alexander Calder. Buon successo per Les Grains de beauté di Magritte, il masso roccioso immerso in un cielo di fuoco datato 1955 che martedì ha trovato casa per € 3.4 milioni. Il record per l’artista? Imprendibile, di certo lontano: $ 78.8 milioni per l’Impero delle luci, raggiunto dalla competitor Sotheby’s nel 2022.

– Passeggiata lungo gli Champs Elysees, dritti fino allo storico Hôtel Marcel Dassault. Inaugura oggi, da Artcurial, la preview dell’asta monografica OBEY – Shepard Fairey / The Art of Rebellion che verrà esitata il prossimo 15 aprile. I protagonisti: i temi più caldi del presente, dalle manipolazioni mediatiche alla discriminazione raziale – tutti tradotti dall’artista americano OBEY in un’estetica incredibilmente vicina a quella dei regimi totalitari dell’URSS, di Cuba, della Cina. Il top lot della selezione: Middle East Mural del 2009, che «impone al nostro sguardo», secondo Arnaud Oliveux, Banditore e direttore associato Artcurial, «le immagini impattanti e impegnate di Shepard, che osserva il mondo e le sue stranezze geopolitiche». Verrà assegnato al migliore offerente per € 150.000-200.000.

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Shepard Fairey (dit OBEY GIANT), Middle East Mural, 2009. © Artcurial

Edimburgo, that’s the spirit(s)!

– Un Mortlach distillato poco prima dello scoppio della Seconda Guerra Mondiale e poi maturato per 60 anni, per essere imbottigliato soltanto nel 1999, è stato aggiudicato per £ 13.420. Ancora, un Macallan lasciato invecchiare per 30 anni ha trovato un nuovo proprietario per £ 6710. È successo questa settimana a Edimburgo, nel corso della vendita online Fine Whisky and Spirits di Bonhams. Cifre da record? Non esattamente, se si pensa che un anno fa, sul sito di aste Whisky Hammer, una botte di Macallan dimenticata in magazzino per oltre 30 anni è passata di mano per $ 1.3 milioni.

Doppio epilogo a Hong Kong

Poly Auction, si vola a Hong Kong. Sguardo ai pezzi forti della Modern and Contemporary Sale che si è tenuta giovedì negli spazi eleganti del Grand Hyatt. Primo posto per Acid M.J., omaggio dell’artista giapponese Yoshitomo Nara a Michael Jackson, con la sottile frangia riccia e quei capelli ondulati, immediatamente riconoscibili – fu dipinto proprio nel 2009, l’anno della dipartita del Re del Pop. Verdetto finale: HK$ 40,8 milioni. A seguire, a pari merito, un’iconica Pumpkin di Yayoi Kusama e l’opera astratta Abstraktes Bild (607-2) di Gerhard Richter, venduti per HK$ 30 milioni ciascuno. Tutto come da aspettative.

– Non finisce qui. Ha festeggiato 50 anni in Asia, mercoledì sera, il colosso Sotheby’s, ricordando ancora quella vendita di ceramiche cinesi con cui, nel 1973, inaugurava la sua espansione a Est. Questa settimana – decenni e progetti di super-sedi sparse per il mondo dopo – la maison di Patrick Drahi ha chiuso a quota HK$ 670.8 milioni la 50th Anniversary Contemporay Evening Auction. I nomi vincenti: In the Milky Lake di Yoshitomo Nara (HK$ 100.6 milioni); due lotti di Yayoi Kusama, una scultura e un dipinto, ma il soggetto resta sempre l’iconica zucca a pois (HK $ 62.6 milioni per la scultura, HK$ 55.2 milioni per il dipinto); e ancora River at Dusk di Matthew Wong (HK$ 52.3 milioni), che segna inesorabile un nuovo record per l’artista autodidatta, morto suicida nel 2019.

Yoshitomo Nara, Acid M. J., 2009. Courtesy of Poly Auction
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Yayoi Kusama, A-Pumpkin (BAGN8), 2011. Courtesy of Sotheby’s

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