24 giugno 2015

La mano mediocre di Christie’s

 

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Consapevole della non altissima qualità della vendita, rispetto ai soliti standard a cui ci hanno abituato le grandi case d’asta, Christie’s festeggia un buon risultato nella serata dedicata all’Impressionismo e all’Arte Moderna di ieri, durante la quale 42 su 50 lotti sono stati venduti.
Una mano mediocre l’hanno definita, che però ha fatto incassare in totale 113 milioni di dollari circa, con delle opere che hanno venduto a delle ottime cifre.
Top lot della serata è stato un Monet, Iris Mauves dipinto intorno al 1917, che fu acquistato nel 1997 da Ernst Beyeler per un cliente per 3,85 milioni dollari, e tornò all’asta nel 2011, rimanendo invenduto sempre da Christie a causa di una stima forse troppo elevata di 15-20 milioni.
Ieri sera, dopo aver ridotto la stima alta a 14 milioni di dollari, l’opera è stata venduta al migliore offerente per 17,1 milioni dollari, dopo aver attratto compratori dalla Russia all’America.
Altro lotto che ha incassato 7 milioni, non soddisfacendo le aspettative, ma rimanendo il secondo top lot della serata, è stato una Testa dell’ultimo Picasso, venduta al di sotto delle stime. Sorte simile per un Mirò, presentato con una stima di 5 milioni di sterline, ma che è stato battuto a 3,8 milioni di sterline.
Metà delle opere all’incanto è stata assegnata a delle cifre minori delle stime previste, un momento di crisi per il mercato o semplicemente un segnale da Christie’s che punta sempre meno su questa categoria? (Roberta Pucci)

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