30 settembre 2021

LaCollection è la nuova piattaforma che apre le porte dei Musei al mercato NFT

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Il British Museum sarà la prima istituzione museale di livello internazionale a collaborare con LaCollection, una nuova piattaforma online per il mercato NFT dei capolavori della storia dell’arte

Under the Wave off Kanagawa ('The Great Wave'), from the series Thirty-six Views of Mt. Fuji, 1831 Katsushika Hokusai (1760-1849) Japan - The British Museum, 2008,3008.1.JA With contribution from Art Fund and Brooke Sewell Bequest © 2021, The Trustees of the British Museum

Le opere NFT – Non Fungible Token sono la moda del momento e, dopo aver letteralmente fatto esplodere il mercato dell’arte a suon di record e notizie sensazionali, oltre ad aver invaso le bacheche e i profili dei social network dei collezionisti, adesso è la volta dei musei. Aprirà oggi, infatti, LaColletction, una nuova piattaforma online per gli NFT dedicati alle collezioni museali: la prima istituzione a partecipare a questo progetto è il British Museum, che lancerà una serie di cartoline digitali tratte dalle opere del grande Katsushika Hokusai, associate appunto ai codici NFT.

«La missione di LaCollection è connettere il pubblico con le principali istituzioni culturali del mondo, con gli artisti e le collezioni, attraverso le nuove tecnologie», spiegano gli organizzatori. «La piattaforma mira a ispirare la prossima generazione di arte collezionisti e appassionati offrendo opere d’arte NFT per l’acquisto in collaborazione con istituzioni culturali di primo piano», continuano. Qualcuno potrebbe non fidarsi troppo di qualcosa che non si può toccare, oltretutto è di pochi giorni fa la notizia della truffa sui falsi NFT di Leonardo. Ma in questo caso è tutto sotto controllo: ogni NFT di LaCollection sarà autenticato, approvato dal museo e protetto sulla blockchain.

La presentazione della piattaforma di LaCollection coincide con l’inaugurazione della mostra di Hokusai al British Museum, “The Great Picture Book of Everything”, che esporrà ben 103 disegni inediti di Hokusai. E anche questa è una notizia: esistono ancora opere inedite di Hokusai, uno degli artisti più esposti al mondo? Ebbene sì, perché le opere in esposizione per questa mostra furono realizzate tra il 1820 e il 1840 per un’enciclopedia illustrata che però non fu mai pubblicata e che avrebbe dovuto chiamarsi proprio “The Great Picture Book of Everything”, Il grande libro illustrato del tutto, un titolo molto zen. E così, da un progetto editoriale dallo spirito panteista – o meglio shintoista – mai realizzato, all’ultima frontiera della tecnologia applicata all’arte, il passo è breve.

Più di 200 opere d’arte in NFT di Hokusai saranno disponibili per l’acquisto online. Oltre ai disegni prodotti per l’enciclopedia, la serie include ovviamente anche le stampe più iconiche dell’artista, come La grande onda, tratta dalla serie Trentasei vedute del Monte Fuji, immagini viste e riviste ma incredibilmente sempre suggestive. Alcune cartoline digitali saranno vendute a prezzo fisso, altre attraverso un’asta.

«Siamo molto entusiasti di collaborare con LaCollection ed esplorare modi innovativi per interagire con il mercato NFT in crescita. È importante che il nostro museo si adatti ai nuovi mercati, per trovare altri modi di raggiungere persone che altrimenti, attraverso i canali tradizionali, non potremmo raggiungere. Siamo stati particolarmente convinti dalla visione di LaCollection di creare una piattaforma incentrata sulla community, riunendo musei e gallerie simili per condividere le loro storie. Lo spazio NFT è nuovo per molte persone, quindi consente loro di entrare nel mercato in modo semplice e diretto», ha commentato Craig Bendle, responsabile delle licenze del British Museum.

Il messaggio è comunque molto chiaro e campeggia a grandi lettere sulla home page di LaCollection: «Diventa un collezionista di capolavori». Tutte le opere saranno prodotte in serie limitata e a ognuna sarà associato un Token ID unico e non replicabile, come da tradizione NFT. Ci sarà anche una sorta di scala di valori in base alla rarità, che va dall’Ultra Rare al Common, passando per Super Rare e Limited. Da non sottovalutare la possibilità di rivendere il token – pardon, l’opera – ad altri collezionisti, nel mercato secondario.

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