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C’è una di quelle selezioni da non perdere, sotto il martello di Sotheby’s, il prossimo 25 giugno. La sede di Parigi annuncia la maxi vendita di una delle più complete raccolte private dedicate a Napoleone Bonaparte mai apparse sul mercato: un centinaio di pezzi straordinari provenienti dalla storica collezione di Pierre-Jean Chalençon. È stata già esposta in tutto il mondo, dall’Australia alla Cina, dagli Stati Uniti all’Europa, offre un ritratto completo sulla storia di Napoleone («Che romanzo la mia vita!», per citarlo), dall’ascesa all’esilio, e ora ogni pezzo è pronto a trovare un nuovo proprietario. E una nuova storia.
Mobili imperiali, argenteria, porcellane, sculture, dipinti di grandi maestri, libri e disegni: ci sono sia i simboli della storia nazionale francese, sia rari cimeli profondamente personali che riflettono il mondo interiore dell’Imperatore. Qualche esempio? Tra i top lot, senza dubbio l’iconico cappello bicorno appartenuto a Napoleone. A differenza di altri ufficiali – che in genere indossavano il bicorno davanti e dietro – Bonaparte indossava il suo en bataille, con le ali parallele alle spalle. «Questo bicorno, realizzato da Poupard, cappellaio ufficiale di Napoleone», spiegano dalla casa d’aste, «fu donato personalmente dall’Imperatore al Generale Mouton, uno dei suoi comandanti più fidati e coraggiosi. In seguito al ruolo decisivo del Generale Mouton nella Battaglia di Essling del maggio 1809, Napoleone, secondo quanto si racconta, lo elogiò con le parole: «Il mio Mouton è un leone». La stima è di € 500.000-800.000.

«Da maestosi emblemi del potere imperiale a cimeli profondamente personali, questa collezione dà vita alla straordinaria complessità dell’eredità di Napoleone: la sua visione, la sua ambizione e il suo fascino intramontabile», dichiara Marine De Cenival, responsabile della vendita, da Sotheby’s Parigi. «Poche collezioni sono riuscite così bene a catturare sia il mito che l’uomo». Quindi, ecco altri lotti densi di storia. Spettacolare il sigillo personale in oro ed ebano dell’Imperatore: sequestrato nel caos seguito alla sconfitta finale di Napoleone a Waterloo, questo sigillo in oro ed ebano, inciso con le grandi armi imperiali, fu probabilmente trafugato dalla carrozza personale di Napoleone e abbandonato durante la ritirata a Parigi. Stima: € 150.000-250.000. E non finisce qui, ci sono addirittura la spada e il bastone dell’Araldo utilizzati durante la cerimonia di incoronazione a Notre-Dame de Paris, il 2 dicembre 1804, tra i pezzi rarissimi all’incanto di Parigi. Creati non per Napoleone in realtà – ma per la persona incaricata di annunciare l’incoronazione durante la cerimonia, Michel Duverdier, Araldo Capo dell’Impero – questi oggetti incarnano la grandiosità che Napoleone desiderava ostentare con la sua incoronazione. La stima, da Sotheby’s: € 200.000-400.000.
A proposito di dipinti, dalla collezione delle meraviglie proviene anche Napoleone nelle vesti dell’incoronazione, uno studio di François-Pascal-Simon Baron Gérard. Uno di quei ritratti ufficiali realizzati per scopi di propaganda, affinché la sua immagine potesse essere copiata e diffusa in tutto l’Impero. Stima intorno ai € 300.000. In vendita anche gli abiti di Napoleone, tra le reliquie più cariche di emozione e suggestive del suo regno. Era solito cambiarsi la camicia più volte al giorno e indossava calze ricamate con le sue iniziali. Mentre un cimelio che gli appassionati di Napoleone non potranno ignorare è La Grande Aquila della Legion d’Onore. Si tratta di un riconoscimento riservato a un numero limitato di sessanta tra i migliori ufficiali di Napoleone, rappresenta l’onorificenza più prestigiosa dell’era napoleonica, limitata a soli sessanta destinatari. L’esemplare in vendita da Sotheby’s, in particolare, è accompagnato da un’etichetta manoscritta che attesta che fu donata nel 1853 dal pronipote di Napoleone, Giuseppe Luciano Bonaparte, a un amico. Il pronostico qui è di € 150.000-200.000.
Ancora un lotto importante da segnalare, per narrare uno dei momenti più iconici della vita di Napoleone. Sotheby’s mette all’incanto il certificato del matrimonio religioso con la moglie Giuseppina: stipulato il 1° dicembre 1804, «questo documento formalizza una delle storie d’amore più leggendarie della storia». Sebbene già sposato civilmente, Napoleone cercò la legittimazione religiosa della sua unione con Giuseppina alla vigilia dell’incoronazione. «Rappresenta la convergenza di passione e potere, ambizione e fede». Stima: € 30.000-50.000. C’è ancora un po’ di tempo per accaparrarsi un ultra noto pezzo di storia.