08 dicembre 2012

Fino al 11.I.2013 Spencer Finch, Not precisely knowing, not precisely knowing not Lisson Gallery, Milano

 
La luce LED è la protagonista nelle recenti opere di Spencer Finch, impressionista della memoria del colore che analizza il rapporto tra conscio e inconscio e il mistero della percezione -

di

Spencer Finch (1962) artista americano che vive e lavora a New York ha esposto nei principali musei internazionali e alla 53ma Biennale di Venezia, a Milano debutta alla Lisson Gallery con una serie di nuovi lavori, concettuali, sofisticati, distaccati e romantici.

Emoziona la poetica immaginifica dell’installazione LED site-specific A Midsummer Night’s Dream (sogno di una notte di mezza estate), ideata per il  giardino interno della galleria, dove il minimalismo strizza l’occhio alle nuove tecnologie. Andateci dopo il tramonto e vi troverete in una foresta di sottilissime barre d’ottone verticali di diverse altezze, ognuna con un piccolo LED sulla punta che si accendono a intermittenza, immersi nel buio che ammanta il giardino, dove appariranno elfi e lucciole che evocano la messa in scena onirica di una pièce shakespeariana. Perdetevi nelle traiettorie e scatti di luce che per Finch rappresentano “fulmini”, bagliori naturali, riprodotti artificialmente di grande suggestione. All’interno della galleria, le sperimentazioni scientifiche di alterazioni percettive continuano con The Evening Star, 2010: una scultura luminosa che materializza complesse ricerche di sintesi ottica tra luce, colore e memoria, simile a un satellite fluorescente, multicolore che indaga la meccanica e il mistero della percezione. L’opera dialoga con un acquarello di grandi dimensioni composto da una griglia di linee verticali, come segni della memoria del colore dell’inconscio, mentre le rette orizzontali, quella conscia.
Alla parete di fondo spiccano 31 fotografie ispirate alla poesia di Emily Dickinson: The Angle of a Landscape, diario visivo che documenta la sua prima visione al risveglio di ogni giorno, per tutto il mese di ottobre. Osserverete diversi oggetti di una camera d’albergo o di casa sua, ritratti prima dell’alba o nel corso della giornata. Ambienti e cose sono in bilico tra il sonno e la veglia, mettendo a fuoco un paesaggio spaesante e intimista. In questo spazio-soglia tra la conoscenza e l’incoscienza Finch trasforma l’angolo di un letto, un cuscino o un cassetto in pure forme astratte, impalpabili, evanescenti come i sogni che sfumano all’alba. La mostra è analitica e fredda di giorno ed emozionante di sera.

Jacqueline Ceresoli

dal 16 novembre 2012 al 11 gennaio 2013
Spencer Finch, Not precisely knowing, not precisely knowing not
Lisson Gallery
Via Bernardino Zenale – (20123) Milano
Orario: da lunedì a venerdì 9.30-13/15-18, sabato solo su appuntamento
Info: 02 89050608, milan@lissongallery.com, www.lissongallery.com

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui