13 marzo 2002

Fino al 14.III.2002 Ritrovare i Comenses. Archeologia urbana a Como Milano, Cripta di Santa Maria della Vittoria

 
La tomba della signora che credeva nella magia è solo uno dei tanti ritrovamenti nel quartiere suburbano della Como romana, ricostruita a Milano...

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Continua l’attività culturale della Soprintendenza per i Beni Archeologici sul territorio. Dopo le case comuni sono ora esposti i risultati degli scavi condotti a Como nel 1999, all’esterno delle mura della Comum romana, tra l’attuale via Varese e via Benzi.
Il divario che spesso c’è negli esiti delle ricerche archeologiche tra il reperto presente e il monumento originario, e che rende di difficile comprensione il valore del frammento, è colmato in questa mostra da una paziente ricostruzione che permette al visitatore di rileggerne le forme. Questa volta si tratta di due tipologie poco documentate nei manuali, l’albergo e la biblioteca. La mansio di età imperiale era situata sull’asse di collegamento tra Como e Coira, lungo la via Regina che costeggiava il lago, ed è probabilmente l’insegna dell’osteria la raffinata placca che raffigura Dioniso-Bacco.
Il luogo meglio conservato è la cucina, paradossalmente salvata dal fuoco di un incendio divampato nel III secolo d.C., dove sono stati ritrovati, infatti, accanto alla macina, anche utensili in metallo e ceramica.
Altro grande edificio, costruito dopo la demolizione di un’ala dello stesso albergo, con colonne in marmo cipollino e pareti in marmo di Musso, è quello che gli studiosi ipotizzano essere stata la sede di una corporazione come quella degli Augustales oppure la famosa biblioteca offerta da Plinio il Giovane ai concittadini.
Grandi le vicissitudini di questa zona abbandonata dopo gli incendi e le devastazioni di Alamanni e Jutungi, un luogo che, dalla fine del III secolo, venne adibito a necropoli, con sepolture di prestigio con casse litiche o in laterizio. Eccezionali le conclusioni cui sono giunte le analisi biomolecolari e biologiche da cui emerge lo stato di salute di questi gruppi omogenei dal punto di vista etnico: di costituzione robusta, senza segni di malattie infettive, qualche carenza nutrizionale, dieta ricca di carboidrati e scarso consumo di carne, frutta e verdura.
Ma è un piccolo monile ad attrarre il visitatore alla fine del percorso: una laminetta d’oro, appartenente a una giovane donna inumata in una cassa di lastre di pietre. Il singolare oggetto reca complesse iscrizioni a sbalzo interpretate come formule magiche, tra cui il simbolo di Helios, o del Capricorno, efficace, secondo alcune sette gnostiche, contro gli dei malefici degli astri.
Sempre pregevole l’attenzione ai più piccoli con la pubblicazione Un albergo a Comum 2000 anni fa. Per gli adulti si prevede nell’autunno del 2002 una pubblicazione esaustiva: da non perdere infine l’installazione di un video con le riprese dei momenti e delle metodologie più significative dello scavo.

Gabriella Anedi


Ritrovare i Comenses. Archeologia urbana a Como
Cripta di S.Maria della Vittoria, spazio mostre
Soprintendenza per i Beni Archeologici della Lombardia
via E.De Amicis 11, Milano – 20123 Milano
ingresso libero
orario da lunedì a venerdì 10.00-17-00
autobus 94 – Tram 2, 3, 14 MM2 S.Ambrogio
Informazioni e prenotazioni per conferenze e visite: Nuova Chorós 329/9665460
nuovachoros@libero.it


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