10 gennaio 2006

fino al 15.II.2006 Simon Keenleyside Milano, Studio d’arte Cannaviello

 
Cortecce in multicolor, come gabbie attraverso cui guardare il paesaggio. Atmosfere oniriche e sgocciolature per una pittura della meraviglia. L’inglese Keenleyside racconta i luoghi della sua infanzia...

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Nato e cresciuto nell’Essex, Simon Keenleyside ha elaborato una pittura capace di mescolare le memorie autobiografiche dell’infanzia con riferimenti alla storia dell’arte e alla cultura contemporanea. L’artista ha concentrato la sua ricerca sul paesaggio, unico protagonista dei dipinti in mostra, che rievocano i luoghi di gioco e le piste attraversate con la bicicletta BMX durante l’infanzia.
I dipinti di Keenleyside seguono uno schema ripetitivo, ma mai monotono, soprattutto per la ricca sperimentazione cromatica: gli esili tronchi degli alberi attraversano l’intera superficie del quadro, chiudendo la composizione in una sorta di gabbia. Una struttura solo occasionalmente interrotta dai corsi d’acqua, che attraversando le regioni boscose riflettono un cielo dipinto con colori antinaturalistici, dal carminio al giallo fluorescente.
Anche altri elementi del paesaggio presentano tratti che conferiscono ai lavori un’atmosfera onirica e fiabesca. Le pietre affiorano dal terreno come gemme preziose, la corteccia multicolor degli alberi e i piccoli accumuli della materia pittorica -come una nevicata surreale- testimoniano di una memoria che si trasfigura e si maschera nella natura opulenta di un incantevole paesaggio. Le sgocciolature di colore e le ombre che spesso si protendono dagli alberi comunicano un senso di evanescenza e di abbandono che, soprattutto all’astante italiano, riportano alla memoria la pittura di de Chirico.
Spesso la stessa veduta è catturata in momenti diversi del giorno, dagli ultimi bagliori di luce, alla notte rischiarata da suggestivi chiari di luna; una tecnica di ascendenza impressionista che viene tuttavia integrata da una rielaborazione fantastica del paesaggio attraverso il filtro dell’immaginazione.
Simon Keenleyside, Never knew the meaning of the sea - oil on canvas 160 x 180 cm
Le rappresentazioni di alcuni lavori si situano sulla soglia della natura selvaggia, laddove compaiono ancora tracce del paesaggio urbano. Come una metafora dell’infanzia addomesticata dall’uomo divenuto adulto, la pittura seducente di Keenleyside offre una via di fuga capace di condurre dalla quotidianità alla meraviglia.
Dopo essersi diplomato al Royal College of Art, l’artista ha esposto in numerose mostre nel Regno Unito, in Danimarca e in America. Quasi in contemporanea con la mostra da Cannaviello, a Keenleyside è dedicata una personale a Londra presso la galleria Rokeby.

luca vona
mostra visitata il 30 novembre 2005


Simon Keenleyside – Dal 30 novembre 2005 al 15 gennaio 2006
Studio d’arte Cannaviello, Via Stoppani 15, MM Porta Venezia
20129 Milano – Orario di visita: da martedì a sabato, 10.30-19.30
+39 022040428 (info), +39 0220404645 (fax)
info@cannaviello.netwww.cannaviello.net


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