30 gennaio 2013

Fino al 19.II.2013 Genesi del fare Milano, A Arte Studio Invernizzi

 
Dal gesto al segno, dalla materia alla forma: il colore e il fare artistico rigoroso diventa l’espressione di una ricerca dell’arte contemporanea dagli anni Cinquanta ad oggi che ha aperto la strada al superamento della rappresentazione mimetica della realtà e della figurazione -

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A Milano, nello Studio A Arte Invernizzi, tempio delle ricerche aniconiche e minimaliste, ventidue artisti diversi per età, formazione, poetiche e linguaggi si confrontano intorno al mistero dell’origine dell’opera, del fare come atto artistico autoreferenziale, alla ricerca di uno spazio assoluto attraverso forme primarie che evocano altre spazialità, senza però definirlo.

Il percorso espositivo inizia con Mario Nigro, che attraverso griglie regolari, simultaneamente ripetitive e mutevoli, modula diverse tonalità e volumi. Azione artistica in rapporto alla luce e al movimento: è l’obiettivo di ricerca negli anni Sessanta con Lucio Fontana, Francis Morellet, Enrico Castellani, Gianni Colombo, Dadamaino e Grazia Varisco. In questa prima sala il tema è il superamento della bidimensionalità, in cui il movimento suggerisce instabilità e il gesto contrasti tra il vuoto e il pieno che definiscono altri spazi e volumi dalla rinnovata energia plastica. Dal gesto, al ritmo, si passa alla sintesi essenziale tra forma e colore, intorno all’astrazione geometrica degli anni Settanta, dall’equilibrio mutevole nella seconda sala del primo piano con opere di Rodolfo Aricò, di Carlo Ciussi e la scultura di Nicola Carrino. Nella terza sala si apre il confronto con la Minimal Art americana, con i pastelli su carta di David Tremlett che ricercano equilibri elementari tra linee verticali e orizzontali e Incline di Lesly Foxcroft, in cui rigore e sintesi si esplicano nei materiali.
Al piano interrato della galleria, l’essenzialità, la riduzione del gesto e il confronto dialettico tra le opere di artisti europei degli anni Ottanta e Novanta e americani continua e qui s’indaga il rapporto tra atto artistico, spazio e tempo. Tra le altre, attenzione alle opere di Sol LeWitt, perché introducono oltre alle strutture primarie, divenute un classico dell’Arte Concettuale, la serialità e la modularità degli elementi che hanno messo in discussione il valore dell’esecuzione manuale dell’artista. Concludendo, tra alterità e differenze, il fare diviene l’espressione fondante di una ricerca polisegnica dalla variabili infinite che ci invitano a riflettere sullo Spazio e sul Tempo.

Jacqueline Ceresoli

Dal 11 dicembre 2012 al 19 febbraio 2013
Genesi del fare
A Arte Studio Invernizzi
Via Domenico Scarlatti 12 – (20124) Milano
Orari: da lunedì a venerdì 10-13 e 15-19, sabato su appuntamento
Info: tel. 02 29402855, info@aarteinvernizzi.it, www.aarteinvernizzi.it

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