26 febbraio 2010

fino al 19.III.2010 Ciro Vitale Milano, Galleria Borgogna

 
Dove finiranno le memorie di uomini, donne e bambini vittime di inaudite sofferenze? Che fine faranno i loro ricordi? E se un oblio negazionista incombesse sulla nostra storia recente e spegnesse la speranza?

di

In Sul concetto di storia Walter Benjamin fissa una sintesi
importante, ovvero che per gli errori e gli orrori del passato non c’è scampo:
l’unica redenzione possibile è preservarne la memoria. Non esiste possibilità
escatologica per un passato macchiato di sangue, ferocia disumana, abomini e
prevaricazioni. La sola condizione di discolpa dal passato, per il presente, è
preservare il futuro da altre scelleratezze: ricordando. “Meditate che
questo è stato: Vi comando queste parole
”: è l’imperativo categorico di Primo Levi in Se questo
è un uomo
.
Sul rischio di perdita di questa memoria – alla luce di un
oggi in cui non mancano subdole teorie negazioniste; soprattutto, un oggi
segnato da una malsana indolenza, che non aiuta a costruire una coscienza
collettiva condivisa, critica, consapevole, forte – medita e si interroga Ciro
Vitale
(Scafati,
Salerno, 1975) nella mostra Vi dico degli assenti. Un percorso espositivo segnato
dall’utilizzo di più media come scelta stilistica per declinare un tema
complesso che non cessa di infiammare i dibattiti.
Ciro Vitale - Senza titolo (Omaggio alla memoria di Piazzale Loreto) - 2010 - videoinstallazione - cm 252x90x107
Si parte così dall’accesso in una sala che diventa un
antro “per contestualizzare il periodo storico”, spiega la curatrice Francesca
Guerisoli, dagli anni ‘30 con l’ascesa del fascismo, la Seconda guerra mondiale
e poi la Resistenza. Qui Vitale propone una serie di lavori inediti – tutti
grafite su carta – su cui traccia il profilo di un’epoca fatta di sospetti (Frammenti.
Sospetto
), in cui
ogni elemento della divisa militare (il pantalone alla zuava, la camicia nera
ecc.) era parte di una simbologia essenzialmente repressiva.
Dopo un accesso in cui gli oggetti costruiscono un
racconto essenziale in bianco e nero, Vitale procede la sua analisi sconfinando
nel colore assoluto di una fotografia naturalistica e metaforica al tempo
stesso. Un ossimoro visivo, attraverso due dittici (In Absentia 1 e 2): da un lato il ritratto di due
partigiani immortalati nell’oggi della propria esistenza, accostati alla
fierezza delle montagne. La memoria vivente di un passato doloroso sul volto
rugoso dei due protagonisti e la solida immanenza di millenarie catene
montuose.
Ciro Vitale - In Absentia - 2009 - stampa lambda su plexiglas e alluminio dibond - cm 125x186
Avrà tanta durevolezza quel ricordo? Non c’è spazio per
slanci di ottimismo, se si considera l’installazione Omaggio alla memoria di
piazzale Loreto
, che
recupera un episodio – del 10 agosto 1944 – smarrito dalla città di Milano e
dall’Italia tutta. Quindici vittime obliate da più di sessant’anni, durante i
quali al luogo si è affidato un unico flashback legato all’esposizione pubblica
del corpo del Duce il 29 aprile del 1945.
In questo caso Vitale, con impulso decisamente “corsaro”,
denuncia una colpevole perdita di memoria e, all’eco dei clacson selvaggi colti
in presa diretta nell’odierno piazzale Loreto, sovrappone una luce che illumina
i volti dei quindici martiri. “Sbiaditi ma presenti, perché la storia non si
può cancellare
”,
sottolinea Guerisoli.


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dal 4 febbraio al 19 marzo
2010

Ciro Vitale – Ti dico
degli assenti

a cura di Francesca Guerisoli
Galleria Arte Borgogna
Via Visconti di Modrone, 20 (zona San Babila) – 20121 Milano
Orario: lunedì, mercoledì e venerdì ore 15-19; martedì e giovedì ore 10-18
Ingresso libero
Info: tel. +39 02780884;
rosacr@hotmail.it

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