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fino al 20.XII.2004 Diamante Faraldo – Stimmung Milano, Galleria Davide Di Maggio – Mudimadue
milano
Una città che cade, una molecola che a poco a poco prende forma. Il marmo nero, come una presenza pesante, tangibile. In un percorso ciclico Diamante Faraldo saggia lo “stato d’animo” del nostro millennio…
Con il suo ultimo lavoro Diamante Faraldo invita lo sguardo dell’uomo a riposarsi per un istante, per meglio riflettere sul nostro tempo. Programmatico il titolo, Stimmung, che nel significato di stato d’animo, esprime l’angoscia collettiva del nostro millennio.
L’artista, che apre il percorso espositivo con il dittico Entzug, parte proprio dall’uomo, o meglio dal suo archetipo, per esplorarne il destino. Due volti, una donna e un teschio (ciò che siamo e ciò che saremo), emergono da un fondo nero, imprigionati da un’oscurità totale.
Una lente d’ingrandimento, montata al contrario, vanifica la precisione calligrafica con cui sono stati disegnati i lineamenti, offrendo allo spettatore una visione deformata. In un’epoca in cui l’uomo pensa di avere certezze, Faraldo dimostra, con un semplice espediente, che la percezione è ingannevole: i messaggi ossessivi da cui siamo bombardati ci destabilizzano, confondendo il nostro senso critico. Le due figure, nella loro valenza fortemente simbolica, richiamano alla mente la nascita del genere umano, di cui scopriamo l’evoluzione attraverso le successive opere.
Seguono altri due dittici Anfang e Beginn, realizzati in marmo nero del Belgio e camera d’aria, dove si delineano le graduali tappe che portano l’uomo all’organizzazione sociale. Ne seguiamo il percorso osservando una piccola molecola che prima si unisce a un’altra, poi si dispone in forma circolare e infine dà vita a un simbolo geometrico, che rappresenta, in nuce, la prima forma d’aggregazione: la città.
Una città che, però, ben presto perde l’equilibrio e sembra precipitare rovinosamente al suolo. In Stimmung (l’opera dà il nome a tutta la mostra), infatti, Faraldo presenta la pianta di un’antica polis che, disposta in modo inclinato, offre allo sguardo un senso di vertigine e di caduta. Le certezze sono ormai svanite, rimangono solo piccoli frammenti, da cui comincerà un nuovo ciclo.
L’angoscia della nostra epoca trova un momento di catarsi, solo nella speranza di un futuro ancora possibile.
Parte integrante del lavoro è la scelta del materiale di cui l’artista fa uso per dare forma al suo pensiero. Pesante, massiccio, tangibile, capace di contrastare il processo di decadimento che investe ogni cosa. Un materiale che, nel nero assoluto con cui è proposto, risveglia il pudore dello sguardo, consentendogli l’occasione di rileggere l’universo con occhi vergini.
giovanna canzi
mostra visitata il 26 novembre 2004
Stimmung – Diamante Faraldo
Galleria Davide Di Maggio – Mudimadue, Milano
Corso Di Porta Romana 6 (20122)
Tel: 0286915631, fax: 0286915631
davidedimaggio@libero.it
orario: dal martedì al sabato dalle 10,30 / 13,30 – 15,00 / 20,00
biglietti: ingresso libero
[exibart]
mostre ed eventi

Uros Gorgone
Federico Pazzagli
Direttore Responsabile:
Matteo Bergamini
Direttore Editoriale:
Cesare Biasini Selvaggi
Direttore Commerciale:
Federico Pazzagli
f.pazzagli@exibart.com
Fax: 06/89280543
Pietro Guglielmino
Adriana Proietti
Art Director:
Uros Gorgone
Progetti speciali:
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Redazione:
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Nicoletta Graziano
Silvia Conta
Yasmin Riyahi
Erica Roccella
Collaboratori

P.IVA: 11600801002


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peccato per questa recensione così povera e triste, l’artista è molto bravo e il suo lavoro non si liquida in 4 righe.
cara teresa, perche’ non la scrivi tu una bella recensione della mostra di faraldo, qui sopra a mo’ di commento, e ci fai vedere quanto sei brava?!
A me sembra abbastanza buona questa della canzi
e le “4 righe” che dici tu sono evidentemente solo un limite imposto dalle cosiddette gabbie di impaginazione del sito.
saluti