16 gennaio 2013

Fino al 24.II.2013 Michael Johansson, Still Lifes Galleria The Flat – Massimo Carasi

 
Nella sua seconda personale milanese, il lavoro di Michel Johansson si riconosce per gli accorpamenti, incastri e ricomposizioni monocrome di scatole, valige e altri oggetti d'uso quotidiano ispirati ai cubi di Sol LeWitt, ma colorati e non seriali. Perché le sue sculture astratte e atemporali sono giocate su una gradazione tonale che gli conferisce nuova vita -

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Michael Johansson (1975, Svezia) presenta la seconda personale nella galleria The Flat di Massimo Carasi, a Porta Venezia, nel cuore dell’architettura Liberty di Milano, dove è in mostra, tra sculture minimaliste, immobili, astratte e geometriche in cui il colore assume il ruolo di protagonista, l’installazione intitolata Still Lives (2011), costituita da sei mobili, complementi d’arredo, ricomposti in cubi e parallelepipedi alterando le tonalità di colori primari e complementari di ogni singolo pezzo.
Queste sculture – monocrome, giocate sulla variabilità compositiva, s’ispirano anche al design e si relazionano con lo spazio. Immobilità, astrazione e ossessiva ricerca delle forme primarie, asettiche, sono blocchi monocromi dalle tonalità differenti di uno stesso colore, in cui ogni singolo pezzo, mai casuale – come per esempio vecchie cassette, valige, borse, cartellette, contenitori di vetro, di pelle per agende, libri e scatole di diverso formato – corrispondono alla sua ossessione per l’ordine, che trasuda in queste opere, in cui la ricomposizione diventa una sintesi di tanti vissuti e conferisce quell’immobilità atemporale, propria delle “Nature  morte”.

Anche le due sculture della serie Strings Attached (2011), messe a confronto con l’installazione, evidenziano la sua abilità compositiva di dar nuova vita ad oggetti vintage, non assemblati disordinatamente alla Kurt Schwitters, ma scomposti e ricomposti secondo schemi prestabiliti, rigorosi, in cui la geometria diviene luogo primario a livello formale, ma non si esaurisce nella stessa, grazie al colore che attribuisce agli oggetti una nuova vita in relazione con lo spazio circostante, lasciandoci liberi di immaginare  nuove associazioni e scenari.
Cercate appesa al muro la fotografia di un interior tutto bianco, intitolata Ghost V, che si riferisce all’installazione site specific nella galleria Carasi del 2011 e capirete la ricerca di forme, immobili e assolute di Johansson.

Jacqueline Ceresoli

mostra visitata il 18 dicembre 2012

dal 18 dicembre 2012 al 24 febbraio 2013
Michael Johansson, Still Lifes
Galleria The Flat – Massimo Carasi
Via Paolo Frisi 3 – (20129) Milano
Info: 02 58313809, carasi-massimo@libero.it, www.carasi.it

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