18 novembre 2009

fino al 28.XI.2009 Daniela Di Maro & Roberto Pugliese Milano, Rossana Ciocca

 
Suono e immagine si mixano in un percorso sinestetico. Natura e artificio si confondono, distillando un concentrato funambolico di metafore, vibrazioni e contorni instabili. Come le maree...

di

Con un titolo che è un ossimoro, Linfa sintetica accosta al liquido vitale che
scorre nei vegetali l’antitesi stessa della natura, il sintetico. “Energia
elettrica e naturale si fondono, proponendo suggestioni che indagano il
rapporto tra uomo, macchina e natura e il ruolo fondamentale della percezione e
dell’azione umana
”,
spiega il testo che introduce la prima personale
milanese del duo partenopeo formato da Daniela DDM Di Maro
(Napoli, 1977) e Roberto Pugliese (Napoli, 1982).
Il paesaggio evocato dalle installazioni ha un retrogusto
postmoderno, in cui natura e artificio non rappresentano più l’eterno dualismo,
ma si confondono fino ad annullarsi. Così, un groviglio di cavi elettrici
disegna lo scheletro di arbusti e liane d’una foresta sintetica, mentre lo
spazio acustico è invaso da sonorità indecifrabili. “Il nutrimento di questa
pianta non è la luce
”,
prosegue il testo critico,
bensì i
suoni, i rumori prodotti dal passaggio dei visitatori, che vengono campionati
in presa diretta da un software; in un processo simile alla fotosintesi, i
suoni sono rielaborati e restituiti all’ambiente tramite diffusori che
fioriscono sui rami come corolle
”.
Più che di una mostra si tratta perciò d’uno spettacolo
multisensoriale (del resto, è nato dal connubio di Roberto Pugliese,
specializzato in musica elettronica, e di Daniela Di Maro, che si dedica invece
alle arti visive), in cui ogni singolo spettatore interagisce anche solo col
respiro, poiché alla colonna sonora fatta di note elettroniche che generano
ronzii, suoni metallici e vibrazioni, di volta in volta s’aggiunge ciò che
viene captato dall’esterno. Daniela Di Maro & Roberto Pugliese - Ivy Noise - 2009 - cavi elettrici e speaker conici - dimensioni ambientali - courtesy Ciocca Arte Contemporanea, MilanoCome in una foresta fatta di echi imprevedibili,
che si moltiplicano per poi perdersi nello spazio.
Procedere tra cavi e suoni per certi aspetti ricorda – seppure
siano distanti concettualmente – le Electrical walks dell’artista tedesca Christina
Kubisch
,
impegnata sin dai primi anni ‘70 in ricerche e sperimentazioni sul suono e
sull’interazione tra uomo e ambiente esterno (a tal proposito val la pena
ricordare che proprio la “ventitreesima passeggiata elettrica” si è tenuta alla
Triennale di Milano il maggio scorso).
Tornando a Linfa sintetica e al gioco di “natura non natura”
evocata e confutata, riveste un ruolo decisamente suggestivo la presenza sullo
sfondo di un piccolo giardino, presente nel cuore della galleria. Una sorta di
cubo/lucernario che prescinde dall’allestimento e che però porta a una
riflessione, poiché appare una natura sotto vetro visibile da ogni prospettiva.
Dall’ossimoro del titolo a un paradosso: entrambe diventano
irreali. Irreale la natura in vitro e quella fatta di cavi elettrici.
Indisturbate e inesistenti. Lo scenario è surreale, tutto da osservare. Un
mondo che non c’è, come un moto interiore.

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coppia a Napoli

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dal 13 ottobre al
28 novembre 2009
DDM & Pugliese
– Linfa Sintetica
Ciocca Arte
Contemporanea
Via Lecco, 15 (zona Porta Venezia) – 20124 Milano
Orario: da martedì a sabato ore 14-19.30
Ingresso libero
Info: tel. +39 0229530826; fax +39 0220421206; gallery@rossanaciocca.it; www.rossanaciocca.it

[exibart]


1 commento

  1. Trovo di cattivo gusto l’aver citato il lavoro dell’artista tedesca in questo articolo, con questa modalità del dire e non dire diventa un’allusione sul filo della calunnia.

    Se chi ha scritto l’articolo pensa che questo lavoro sia un plagio che lo dica apertamente, altrimenti, se vuole solo fare sfoggio della propria cultura personale (anche dove non se ne sentiva la necessità), forse era meglio evitare.

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