24 maggio 2013

Fino al 31.V.2013 Chen Nong, Dreamland Milano, Mc2 Gallery

 
Un lavoro certosino, quello del fotografo cinese Chen Nong, che attraversa il grande stato in cerca di costumi e location, con l'obiettivo di raccontarci la mitologia del presente del Sol Levante -

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Chen Nong fa sognare. Scatta fotografie in bianco e nero, le stampa preferibilmente su carta di riso, arrotolata come nella tradizione, e le colora a mano, con poche tinte sgargianti. Le immagini di Dreamland, in mostra nella nuova sede della Mc2 Gallery, che ha trovato casa in una ex conceria, in zona Romolo a Milano, non fanno eccezione.
Chen Nong, Three Gorges Series, courtesy Mc2 Gallery, Milano
Le opere del fotografo quarantasettenne sono calate nella realtà sognante delle fiabe cinesi (l’uso della carta e il dipingere a mano richiama la tradizione), ma ritraggono storie contemporanee, donando loro l’immortalità della mitologia. 
I colori intensi illuminano quadri a volte di pace, più spesso composti da temi di guerra, in cui lo scenario naturale occupa quasi tutto lo spazio, con una presenza pesante.
In altri casi è il sogno che convive con l’incubo del reale, come nel caso di Climbing to Moon: in quattro grandi opere (la serie completa è di otto) sono raffigurati sia gli operai chiamati alla costruzione sul fiume Yangtze della diga (ecomostro delle Tre Gole), sia gli sfollati, un milione e mezzo di persone costrette ad abbandonare le proprie case. Ai protagonisti in posa Chen Nong ha fatto indossare delle armature di carta, da lui realizzate, simili a quelle dell’esercito di terracotta, e li ha messi in fila di fronte all’ecomostro. Sono loro i nuovi soldati cinesi. Gli sfollati, in particolare, raccontano sia di follia e disperazione ma, soprattutto, ribellione, mentre dietro di loro il fiume Giallo ribolle. Sembrano quadri antichi di guerrieri Ming, ma che sappiamo essere contemporanei.  Un corpus di immagini che vestono di metafore antiche la contemporaneità difficile della Cina, dove anche l’uso della carta nei costumi degli operai,  richiama agli origami e alla tradizione orientale, investendo di moralità le figurette degli operai, che restano però piccoli, senza riuscire ad imporsi con la potenza dei soldati antichi. Un passaggio in un mondo difficile e sognante, nella nuova, e meritevole di una visita, sede della Mc2 Gallery.
Silvia Tozzi
mostra visitata 30 marzo 2013
dal 30 marzo al 31 maggio 2013
Chen Nong, Dreamland
Mc2 Gallery
via  Malaga 4 Milano – citofono 72
Orari: dal martedì al venerdì dalle 14 alle 20

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