02 settembre 2010

fino al 7.IX.2010 The Documentary Milano, Prometeo Gallery

 
Lo si sente ripetere da anni: questo video è arte o documentario? Prende il proverbiale toro per le corna Marco Scotini. E prova a capirci qualcosa...

di

Il documento storico –
architettonico e scultoreo, fotografico e testuale – è alla base dei lavori
presentati alla Prometeogallery dagli artisti invitati dal curatore Marco
Scotini: Rossella Biscotti, Mirko Smerdel, Moira Ricci (artisti, tra l’altro,
presenti anche alla Biennale di Scultura di Carrara, tra biennale e mostre
collaterali) e Gianluca e Massimiliano De Serio. I loro lavori sottolineano
un’attenzione al contesto politico-sociale, interrogando il documento storico
con modalità differenti. Quattro artisti accomunati anche a livello anagrafico,
essendo tutti nati alla fine degli anni ‘70: è una generazione in cui in
diversi tornano a fare del contesto politico e sociale – direbbe Hans Haacke – materiale del proprio lavoro.

La prima sala della galleria
espone le fotografie e i documenti d’archivio del progetto di Rossella
Biscotti
, Le
teste in oggetto
,
presentato lo scorso anno alla Nomas Foundation, dove sono stati esposti e
fotografati i cinque ritratti bronzei di Mussolini e Vittorio Emanuele III
abbandonati nei depositi dell’Eur. L’artista è stata inoltre insignita il mese
scorso del Premio Michelangelo alla Biennale di Carrara con un lavoro centrato
sempre sull’archivio, Gli anarchici che non archiviano, che comprende frammenti di testi
anarco-socialisti composti al contrario.

Rossella Biscotti - Le teste in oggetto - 2009 - c-print - courtesy prometeogallery di Ida Pisani, Milano-Lucca
Il documento fotografico,
sezionato e ricomposto, costituisce il lavoro di Mirko Smerdel, Mille antenne ripetono:
“Addio…”
:
attraverso un collage di scene tratte da fotografie del funerale di Enrico
Beringuer, l’artista sottolinea riferimenti al tricolore e alla folla. La
cerimonia pubblica è una presa di coscienza collettiva, il funerale diviene una
forma di monumento, come suggerito dalla serie di collage di Smerdel in bianco
e nero antistanti quelli a colori.

Racconti popolari toscani
costituiscono la memoria collettiva di un paese nel lavoro di Moira Ricci, Da buio a buio, dove fotografie e documenti
scritti testimoniano la vita di tale Lumediluna, un signore accusato di essere
un lupo mannaro. Una memoria su cui Ricci gioca: è documentata o inventata
dall’artista utilizzando documenti reali per avvalorare la narrazione? Al
pubblico l’interpretazione.

Gianluca e Massimiliano De Serio - Tanatologia, 14 maggio 1958 - 2007 - videoproiezione - courtesy Guido Costa Projects, Torino
E il documento verbale, la testimonianza
orale ripresa in video costituisce Tanatologia, 14 maggio 1958 di Gianluca e Massimiliano De
Serio
, un
racconto individuale che delinea al tempo stesso le contraddizioni di un’epoca.
Il video crea un cortocircuito tra presente, passato e futuro: un’anziana
contadina racconta, come se fosse la propria, la morte della nonna degli
artisti, avvenuta a 33 anni in seguito a un aborto spontaneo di un parto
gemellare dovuta al troppo lavoro nei campi. Cattolica, ma comunista, le fu
rifiutato il funerale da parte delle autorità ecclesiastiche.

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Serio da Guido Costa

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con Moira Ricci

Smerdel
per talent hunter

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mostra visitata il 7 luglio 2010


dal 22 giugno al 7
settembre 2010

The Documentary

a cura di Marco Scotini

Prometeogallery di Ida Pisani

Via Ventura, 3
(zona Ventura) – 20134 Milano

Orario: da
martedì a sabato ore 11-14 e 15-19

Ingresso
libero

Info: tel./fax
+39 0226924450;
info@prometeogallery.com; www.prometeogallery.com

[exibart]

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