19 maggio 2005

fino al 7.VI.2005 Jens Lorenzen Milano, Bianca Maria Rizzi e Stresa 6

 
Un percorso per immagini. Attraverso gli anni Quaranta, Cinquanta e Sessanta del secolo scorso. Lorenzen ci racconta l’America della Coca Cola e delle Lucky Strike. La Russia di Lenin e l’Italia, con i suoi cartelloni pubblicitari...

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Addirittura due locations per ospitare la prima personale in Italia del berlinese Jens Lorenzen (1961, Schleswig): la Galleria Bianca Maria Rizzi a Milano, che in passato ha già esposto alcune sue opere, in collaborazione con un nuovo e più inconsueto spazio, Stresa 6, ampio e luminoso loft domicilio di Renato Maglia, architetto con una forte passione per l’arte.
Veri e propri collages di colori sovrapposti ed immagini quotidiane, una sorta di catalogo per documentare abitudini e vizi di un tempo appena passato e ad analizzarne i codici espressivi. Attraverso l’iconografia pubblicitaria Lorenzen riesce prima di tutto ad evocare; in un secondo momento racconta, a suo modo, come un’immagine comune (l’insegna Sali e Tabacchi ad esempio) possa diventare arte. Le pubblicità del Martini, dei Toscanelli, della Coca Cola, del carburante Agip e della Sanpellegrino arrivano così, per mano dell’artista, ad incarnare e portare a compimento il vecchio motto duchampiano secondo cui la poesia -come l’arte in generale- si possa manifestare ovunque, nel quotidiano come nella cultura popolare.
Seppur in linea con gli stilemi delle avanguardie del Novecento, i lavori dell’artista tedesco oltre a definire una determinata realtà sociale, compiono una vera e propria analisi iconologica volta a superare la stessa cultura pop dalla quale sembrano trarre ispirazione. Il marchio pubblicitario, con i suoi colori vivaci e le sue forme familiari, è soltanto il mezzo, l’occasione di Lorenzen per risvegliare l’attenzione dell’osservatore, anche di quello più distratto, e per costringerlo a compiere quel breve viaggio a ritroso nel tempo che lo porta ad interrogarsi e, nel finale, ad avvertire uno strano senso di perdita. Come se in ognuna delle tele dipinte si celasse una piccolissima parte del tempo che non c’è più. Una vivacità stilistica che sprofonda in una malinconica percezione del passato.
E c’è di più. Nei suoi lavori Lorenzen sembra compiere un percorso doppio: se da una parte l’accento si pone sulla funzione mnemonica dei soggetti dipinti, dall’altra sono le immagini stesse a parlare di sé sottolineando la forza espressiva dei loghi. Energia che si fonde con tutte le contraddizioni del consumismo e del condizionamento mediatico, e non soltanto relativo a prodotti commerciali ma anche politico (Lenin I, Lenin II).

valentina bartarelli
mostra visitata il 9 maggio 2005


fino al 7 giugno 2005 – Galleria Bianca Maria Rizzi – Via Molino delle Armi, 3 – 20123 – Milano – Tel 02 58314940 – www.galleriabiancamariarizzi.com
info@galleriabiancamariarizzi.com – ingresso gratuito
lunedì dalle 16.30 alle 19.15 – dal martedì al sabato dalle 11.00 alle 13.00 e dalle 15.30 alle 19.15
Stresa6, Via Stresa 6, 20125 − Milano – Mob 335 5872522
viastresa6@libero.it – su appuntamento il martedì e il giovedì dalle dalle 15.00 alle 19.00 / catalogo bilingue (italiano/tedesco)/ testi di Paolo Manazza, Mimmo di Marzio, Cecilia Antolini


[exibart]

5 Commenti

  1. Rotondi!!
    sei un bravo artista,sei giovane , sono sicuro che troverai gallerie e persone importanti che sapranno lavorare per il tuo lavoro

    non impelagarti con questa galleria che non saprebbe darti la giusta visibilità.

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