11 luglio 2001

Fino al 7.X.2001 Ercole l’eroe, il mito Milano, Fondazione Biblioteca di Via Senato

 
Il mito del più popolare eroe greco “raccontato” da sessanta straordinari vasi greci e romani provenienti dal Museo Archeologico Nazionale di Napoli...

di

Le iniziative proposte dalla Fondazione Biblioteca di via Senato si sono sempre caratterizzate per l’alta qualità del materiale esposto: non fa eccezione anche questa splendida rassegna archeologica che permettere di vedere più di sessanta vasi di produzione greca, magno-greca e romana, provenienti dal Museo Archeologico Nazionale di Napoli (con la collaborazione della Società Cooperativa Archeologica). Il filo conduttore che lega tutti i capolavori esposti è quello della fantastica saga di Eracle, l’eroe greco per eccellenza che i romani ribattezzarono Ercole. La raffigurazione vascolare fu uno degli strumenti più comuni e immediati per ricordare e trasmettere alle generazioni future il mito di Eracle e, in particolare, delle sue leggendarie fatiche. cratrisco a campana in vernice nera ceramica apula seconda metà del IV secolo a. C Dunque “questa esposizione è una occasione per riflettere su uno dei media più caratteristici del mondo antico, perché ci insegna a considerare i vasi figurati come uno schermo lucido, nel quale la tradizione orale del mito trovava la forma di diffusione più incisiva ed immediata”. Questa simbiosi tra linguaggio figurativo e tradizione orale mi ricorda la grande diffusione, in epoca medievale, delle tavolette istoriate con le vicissitudini e i miracoli di San Francesco. Quindi sono due i livelli di lettura della mostra; il primo è un tuffo nel mondo mitologico, sempre affascinante, mentre il secondo è l’aspetto squisitamente artistico. Incisione bronzea da Portici Napoli Regia Stamperia Proprio quest’ultimo appare di grandissimo livello, presentando opere di assoluto valore, ben note agli esperti del settore, ma praticamente sconosciute al grande pubblico; assolutamente straordinario, ad esempio, appare un aryballos – un contenitore di unguenti – che risale addirittura al periodo proto corinzio (circa VII a.C.) ed è il reperto più antico esposto in mostra. Il gran numero di opere presentate e la estrema varietà sia dei luoghi di provenienza che di datazione temporale – praticamente si abbraccia un periodo di circa otto secoli – forniscono una panoramica pressoché completa della produzione in ceramica del mondo antico. Il perfetto stato di conservazione del materiale esposto permette inoltre di gustare la eccezionale padronanza tecnica degli artisti (anche se in realtà erano considerati all’epoca dei semplici “artigiani”), evidenziando il grande equilibrio spaziale entro cui si svolgono le singole scene.Kylix a occhioni a figure nere ceramica attica 540-520 a C
Uniche eccezioni alla produzione vascolare sono un oscillum e un gruppo marmoreo provenienti da Pompei ed Ercolano ed un frammento di decorazione monocroma su marmo, anch’essa proveniente da Ercolano; si tratta di testimonianze preziose del livello raggiunto dallo stile imperiale romano e, per le opere più tarde, della progressiva frantumazione della classicità romana in concomitanza della crisi politico sociale di Roma.

Articoli correlati:
Il gabinetto segreto del Museo Archeologico di Napoli
La sezione Numismatica del Museo Archeologico di Napoli
Link correlati:
Mimu

Luca Scalco



Fino al 7 ottobre 2001. Ercole: l’eroe, il mito. Milano, Fondazione Biblioteca di via Senato, via Senato 14. Orario d’apertura: tutti i giorni, ore 10-18, chiuso il lunedì. Ingresso: intero, £ 6.000; ridotto, £ 3.000. Info: tel. 02.76215317 – 324; fax 02.782387.
Catalogo: Ertole: l’eroe, il mito, edizioni Biblioteca di via Senato, £ 50.000 in mostra, £ 90.000 in libreria.


[exibart]

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui