17 dicembre 2023

Borse come opere d’arte: la Collezione Artycapucines di Louis Vuitton

di

Billie Zangewa, Ewa Juszkiewicz, Liza Tou, Tursic & Mille e Ziping Wang: sono loro i 5 artisti che hanno personalizzato l'iconica borsa di Louis Vuitton per l'edizione 2023

Ewa Juszkiewicz. Courtesy of Louis Vuitton

Apriva in Rue Neuve-des-Capucines, ovviamente a Parigi, il primissimo negozio della storia di Louis Vuitton. Correva l’anno 1854. Nel 2019, il marchio internazionale ha reso omaggio ai suoi inizi parigini con la celebre borsa Capucines, affidata di volta in volta alla creatività di artisti estremamente eterogenei che imprimono su tela il loro estro creativo. Ed eccoci, nel 2023, al quinto capitolo della collezione. Sono 5 gli artisti selezionati stavolta dalla storica maison parisienne, Billie Zangewa, Ewa Juszkiewicz, Liza Tou, Tursic & Mille e Ziping Wang. Riconoscibilissimi, sulla tela più standard come su quella delle iconiche Capucines.

Così Billie Zangewa, nata in Malawi e residente in Sudafrica, sceglie di utilizzare frammenti di seta grezza per realizzare paesaggi e ritratti. La sua Artycapucines raffigura l’opera The Swimming Lesson (2020), che vede come protagonista suo figlio Mika. La sua peculiarità: la combinazione di stampa trompe-l’oeil ad alta definizione, ricami vivaci e cuciture a mano volutamente in vista.

Billie Zangewa. Courtesy of Louis Vuitton

Da tempo interessata all’identità femminile e all’oppressione del suo ruolo nel modello occidentale, la pittrice polacca Ewa Juszkiewicz sceglie invece di trasporre la sua opera, tipicamente sensazionale e surrealista, Ginger Locks (2021), utilizzando una stampa ad alta definizione. Solo per rendere l’idea: all’asta, nel 2022, i suoi volti nascosti hanno raggiunto l’apice con Portrait of a Lady del 2019, passato sotto il martello di Christie’s per $ 1,6 milioni.

L’artista americana Liza Lou, classe 1969, è famosa per l’uso di perline sia in sculture di grandi dimensioni, come Kitchen (1995), sia in opere d’arte più intime; per la sua Artycapucines, Lou dà vita ad una texture meravigliosa composta da un raffinato lavoro di perline. La lavorazione prima goffrata sulla pelle morbida, viene successivamente stampata nei toni pastello tenui, per essere poi avvolta intorno alla borsa Capucines come una seconda pelle.

Liza Lou. Courtesy of Louis Vuitton
louis vuitton capucines
TURSIC & MILLE. Courtesy of Louis Vuitton

Il duo serbo-francese Tursic & Mille mostra il proprio interesse per il sovraccarico di immagini a cui è esposta la società contemporanea e la sceglie la strada della ricontestualizzazione nella Capucines, reinventando la borsa in una caratteristica forma a fiore che viene poi impiegata come cornice per una versione preziosamente ricamata e colorata del dipinto Tenderness (2021), accompagnata da un manico in legno di cedro bruciato e dal logo LV intarsiato. La mini Artycapucines proposta dall’artista cinese Ziping Wang è la borsa più piccola della collezione; un’incantevole creazione realizzata con frammenti di pelle e intarsi dai colori vivaci, brillanti, motivi pop che rappresenta per l’artista un manifesto sul nostro mondo “visivamente” saturo e autoriflessivo.

Ad oggi, la Collezione Artycapucines comprende 29 creazioni uniche di artisti famosi di tutto il mondo tra cui Alex Israel, Beatriz Milhazes, Daniel Buren, Henry Taylor, Paola Pivi, Park Seo-Bo, Tschabalala Self, Ugo Rondinone, Urs Fischer, Vik Muniz e Zhao Zhao. Che si uniscono alle collaborazioni leggendarie del marchio francese, con artisti come Sol LeWitt, Yayoi Kusama, Richard Prince e Takashi Murakami – fino all’inaugurazione della Fondation Louis Vuitton progettata da Frank Gehry nel 2014. «Ogni borsa», rivela ancora la maison, a proposito della Collezione Artycapucines del 2023, «è un’ulteriore dimostrazione di come, da oltre un secolo, Louis Vuitton metta continuamente lo spirito innovativo e il savoir-faire artigianale al servizio degli artisti e della loro creatività».

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