22 febbraio 2023

Guida alla Milano Fashion Week 2023, tra grandi brand e iniziative charity

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Torna la Milano Fashion Week e la città risponde con un ricchissimo calendario di iniziative, presentazioni ed eventi, tra moda e design: ecco i punti salienti del programma

Fashion Hub

Grande fermento intorno a Milano che, con design e moda, sta tornando il punto di riferimento per gli addetti ai lavori di tutto il mondo. La fashion week in programma dal 21 al 27 febbraio 2023 vede un calendario con 74 appuntamenti, di cui 61 sfilate (56 fisiche e cinque digitali), 73 presentazioni e 33 eventi.

Fashion Hub

Proprio ieri sera è stato inaugurato il Fashion Hub, luogo di incontro e fucina di progetti innovativi, aperto al pubblico e alla città di Milano. Il Fashion Hub, supportato dal Ministero degli Affari Esteri, della Cooperazione Internazionale e da ICE-Agenzia, si è spostato presso Palazzo Giureconsulti, prestigioso palcoscenico nel cuore di Milano che si animerà con diverse iniziative dedicate a supportare designer di nuova generazione e progetti moda sostenibili.

Fashion Hub

Sono tre i progetti cardine del Fashion Hub. “Designers for the Planet”, progetto che vedrà protagoniste le collezioni di nove brand attenti alla sostenibilità: Pairi Daeza, Sake, Be Nina, Ilaria Bellomo, Cavia, Spaccio, Ascend Beyond, Oh Carla, Endelea. “A Global Movement to Uplift Underrepresented Brands”, volto a realizzare attività per la valorizzazione della multiculturalità nel settore moda e a celebrare il lavoro dei designer sottorappresentati, dando loro la possibilità di svelare le proprie creazioni di fronte ad un pubblico di player globali del settore. A. Potts, Diotima e Torlowei sono i brand selezionati per partecipare a questa edizione del progetto.

Fashion Hub

E infine “Mfw Forward”, un progetto che include designer particolarmente attenti a ricerca, innovazione e sperimentazione, in grado di combinare questi aspetti con nuovi trend e cambiamenti culturali. I brand protagonisti del progetto sono Froy, ACBC, Vision of Super, Lessico Familiare, Ara Lumiere, FLorania, Gentile Catone, San Andres Milano, Apnoea, Marcello, Pipitone, che presenteranno le loro collezioni presso il Fashion Hub alternandosi per tutta la durata della Fashion Week. Durante la cerimonia di inaugurazione sono stati svelati i vincitori del The Best Shops Award, iniziativa nata dalla collaborazione di CNMI e Camera Buyer Italia: Cavia e Ascend Beyond.

Fashion Hub, Cavia

Le novità della Milano Fashion Week 2023: i marchi storici che si rinnovano e gli assenti

Tra le novità di questa edizione è il ritorno on show Iceberg, che mancava dal calendario del womenswear dal 2018.  Assenti invece nomi come Versace (che sfilerà a Los Angeles il 10 marzo anticipando la notte degli Oscar), Moncler (che ha presentato a Londra il suo nuovo concept), Boss (che ha scelto Miami), Dsquared2 e Trussardi, partecipi con una presentazione. Confermata la presenza sulle passerelle milanesi anche dei tre brand indipendenti beneficiari del Camera Moda Fashion Trust Grant 2022: Act N°1, Cormio e Vitelli.

Campagna Camera Nazionale della Moda

Non mancano grandi nomi come Fendi, Roberto Cavalli che sta rinascendo grazie alla guida di Fausto Puglisi, seguiti giovedì da Max Mara, Prada e Moschino, per continuare con Gucci, Dolce & Gabbana, Missoni e Bottega Veneta, fino ad Armani che chiude domenica questo ricco fashion calendar.

Sono quattro i marchi storici – Ferragamo, Etro, Bally e Missoni – su cui sono i riflettori puntati che ora sono guidati da giovani creativi che hanno il compito di rendere queste maison attrattive per le nuove generazioni. Grandi attese per gli show di Maximilian Davis da Ferragamo, Marco De Vincenzo da Etro, Ruighi Villasenor da Bally e Filippo Grazioli da Missoni: queste nuove direzioni creative hanno debuttato alla settimana della moda donna Primavera Estate 2023, ma con questa seconda collezione capiremo meglio il nuovo corso di queste maison che avevano bisogno di un rilancio.

Etro

Altro marchio Made in Italy che vanta una lunga storia è Mila Schön, ora sotto la direzione creativa di Marc Audibet, che sarà rilanciato durante questa fashion week. E sempre nel segno di rinnovamento tramite i giovani è Diesel che con Glenn Martens ha cambiato estetica, diventando un brand tra i più desiderabili ad alto effetto hype. Non mancano anche dei nuovi debutti come lo stilista giapponese Tomo Koizumi, supported by Dolce & Gabbana, e dei brand Avavav e Alabama Muse, presenti in calendario con uno show digitale. Un palinsesto che vuole dare spazio a tanti temi tra cui anche l’inclusione. Siamo curiosi di vedere la sera del 24 febbraio come sarà la prima edizione dei Black Carpet Awards presso il Meet | Digital Culture Center, evento che celebra i successi di voci inascoltate e sottorappresentate della nostra società in settori come moda, design, arte, cibo, business, sport e cinema.

Tomo Koizumi

I progetti che coinvolgono i negozi, le iniziative charity

L’intera città si anima di iniziative anche tra i negozi, da quelli più noti ai quella di ricerca. Da CivicoNove la presentazione della nuova collezione del brand di accessori De Marquet fino a DAAD – DANTONE che organizza una live painting performance con Johan Baggio per presentare il brand di alta artigianalità Ibrigu.

Chatueau Orlando, SS23

Da 10 Corso Como Luke Edward Hall – designer e artista, già direttore creativo di Ginori 1735 –  presenta la sua nuova collezione Chateau Orlando, un brand genderless che sfuma i confini tra interior e moda. Poi Giorgio Armani presenta in anteprima esclusiva la nuova collezione Giorgio Armani X 10 Corso Como, realizzata in tessuto denim. Sintesi di uno stile inconfondibile e insieme esplorazione di territori inaspettati, questa seconda collaborazione con 10 Corso Como nasce dal desiderio di lavorare con un singolo materiale, il denim, creando un total look pieno di sfumature. È l’idea di coerenza tipicamente amarniana, declinata come ricchezza di possibilità. La collezione sarà̀ presentata presso 10 Corso Como di Milano con un’installazione dell’artista italiano Flavio Favelli di oltre 20 mq, con appenderie luminose, grandi poltrone rivestite di gomma, e la sua opera Mobilia Essay.

Giorgio Armani x 10 Corso Como

E tra le nuove aperture in città è SPECTRUM, che raddoppia e inaugura un store di via De Amicis 23, uno spazio di 300 mq sviluppato intorno al concetto di modularità essenziale. Non solo uno store ma anche uno spazio – fisico e digitale – pensato per ospitare installazioni artistiche e iniziative culturali.

SPECTRUM Store De Amicis 23 Milano – Photo credits Piercarlo Quecchia DSL Studio 10
SPECTRUM Store De Amicis 23 Milano – Photo credits Piercarlo Quecchia DSL Studio 10
SPECTRUM Store De Amicis 23 Milano – Photo credits Piercarlo Quecchia DSL Studio 10

Infine non mancano le iniziative a sfondo sociale. La Turchia chiama, Milano risponde: lo stilista israeliano Avshalom Gur, direttore creativo del brand MARYLING, ha deciso di mettere all’asta su CharityStars i biglietti per il suo show alla Milano Fashion Week. Oltre a vedere la sfilata, in calendario il 22 febbraio, ci sarà la possibilità di accedere al backstage per conoscere il designer, che è basato a Londra. Tutto per sostenere Save the Children, l’organizzazione internazionale che da oltre 100 anni lotta per salvare le bambine e i bambini a rischio e garantire loro un futuro. L’associazione già presente da anni sia in Siria che in Turchia, si è attivata immediatamente per portare aiuti ai minori e alle famiglie colpiti dal terribile terremoto dello scorso 6 febbraio.

Maryling supporta la Turchia

Commenta lo stesso Avshalom Gur che nel 2005 ha lanciato la linea che porta il suo nome e dal 2011 è direttore creativo di MARYLING: «La Turchia per molti anni è stata una mia grande fonte di ispirazione per creare le collezioni MARYLING. Negli ultimi 20 anni ho viaggiato spesso per la Turchia, scoprendo un popolo dal cuore grande che ti accoglie a braccia aperte e che mi ha introdotto alle tante sfaccettature dell’artigianalità che ne compongono il mosaico culturale. Questo terremoto senza precedenti ha sconvolto non solo Turchia e Siria, ma tutto il mondo. Questo è il momento del lutto, della sofferenza, ma anche di aiutare a ricostruire ciò che è andato perso e proteggere ciò che è rimasto in piedi».

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