20 maggio 2025

Il nuovo corso di Balenciaga, con il direttore creativo Pierpaolo Piccioli

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Pierpaolo Piccioli è stato nominato direttore creativo di Balenciaga: si apre un nuovo corso, forse meno concettuale ma certamente più poetico, per la storica maison

Pierpaolo Piccioli, foto David Sims

Dopo i diversi rumours di questi mesi, è stata confermata la notizia che numerosi professionisti del sistema moda si auguravano: Pierpaolo Piccioli è stato nominato nuovo direttore creativo di Balenciaga. Dopo aver lasciato Valentino nel marzo scorso, dove aveva trascorso 25 anni e ricoperto il ruolo di direttore creativo per 16, Piccioli si prepara a dare nuova forma a una delle maison più iconiche e complesse del panorama internazionale.

Una maison ricca di storia

Balenciaga rappresenta una delle realtà più significative della moda. Fondata nel 1917 da Cristóbal Balenciaga a San Sebastián, la maison si trasferì nel 1937 a Parigi, dove trovò la sua definitiva consacrazione. Al numero 10 di avenue George V, Cristóbal costruì un’estetica inconfondibile fondata sulla purezza della linea, la struttura architettonica dei capi e una raffinata sperimentazione tessile. Le sue creazioni – dalla tunica all’abito a sacco, dalla silhouette a palloncino ai volumi scultorei – influenzarono profondamente colleghi come Christian Dior e Hubert de Givenchy.

Dopo il ritiro del fondatore nel 1968, la maison ha conosciuto un lungo periodo di silenzio creativo, interrotto soltanto nel 1997 con l’arrivo di Nicolas Ghesquière. Fu lui a traghettare Balenciaga nel nuovo millennio, rileggendo l’heritage con una sensibilità futurista, tecnologica e concettuale. Alla sua uscita nel 2012 è seguito per tre anni Alexander Wang (forse la direzione meno incisiva nella storia del brand), fino alla nomina di Demna Gvasalia nel 2015.

 

Balenciaga concettuale secondo Demna

Con Demna, Balenciaga ha vissuto una nuova metamorfosi. Il designer georgiano, co-fondatore di Vetements, ha proiettato il brand nel regno della sperimentazione radicale, della provocazione culturale e della moda concettuale. Ha reintrodotto la couture nel 2021, dopo oltre mezzo secolo, con una sfilata che ha saputo fondere omaggio al fondatore e tensione contemporanea.

BALENCIAGA, autunno inverno 2022

Diversi sono gli show di rottura concepiti da Demna, tra cui quello autunno inverno 2022-2023 ambientato in una tormenta di neve come omaggio al coraggio dell’Ucraina in guerra, la pre-fall 2024 intesa come parodia del glamour hollywoodiano, fino alle primavera-estate 2024, dove chiama a raccolta muse e personalità chiave della sua vita facendole sfilare in passerella. Dalla critica Cathy Horyn a Diane Pernet, da Linda Loppa ad Amanda Lepore, passando per la mamma (che apre lo show) e il marito BFRND che chiude la passerella in abito da sposa. Quello del designer è un immaginario radicale e un linguaggio che ha fatto discutere, basti pensare ad alcune campagne pubblicitarie controverse del 2022 che hanno sollevato molte critiche, provocando un calo delle vendite significative tra il 2022 e il 2023.

BALENCIAGA, autunno inverno 2022

Il nuovo corso con Pierpaolo Piccioli

In questo contesto, la nomina di Piccioli appare strategica. Il suo stile, poetico e umanista, ha saputo ridefinire l’eleganza in chiave inclusiva e contemporanea. Sotto la sua guida, Valentino ha valorizzato l’artigianato couture, la rappresentazione delle diversità e un’estetica empatica. Il suo lavoro si è sempre distinto per un equilibrio tra classicismo e visione personale, con un forte senso del colore, della forma e della narrazione.

Piccioli ha commentato: «Quello che ricevo oggi è un brand pieno di possibilità che non smette di essere incredibilmente affascinante». E ha aggiunto: «Cristóbal Balenciaga rappresentava per me l’essenza della moda come linguaggio d’autore. Lavorare a partire da questa eredità è una responsabilità e un’opportunità che accolgo con entusiasmo. Mi affascina la possibilità di portare la mia visione in una maison che ha fatto della sperimentazione il proprio codice».

Con la sua prima collezione attesa per la Paris Fashion Week dell’ottobre 2025, il settore guarda con grande curiosità alla prossima evoluzione del brand. «La moda per me è un gesto di umanità prima ancora che una strategia estetica», ha dichiarato Piccioli. «E credo che questo pensiero possa dialogare con la storia di Balenciaga, con il suo rigore, la sua audacia, la sua idea di bellezza non convenzionale». E conclude: «Quello che ricevo è un marchio pieno di possibilità, incredibilmente affascinante. Devo innanzitutto ringraziare Demna; ho sempre ammirato la sua visione. Non potrei chiedere un passaggio di testimone migliore. Questo mi dà la possibilità di dare forma a una nuova versione della Maison, aggiungendo un altro capitolo con una nuova storia. Sono grato per la fiducia che François-Henri Pinault, Francesca Bellettini e Gianfranco Gianangeli mi stanno dando. Ci siamo trovati senza sforzo sulla stessa lunghezza d’onda fin dall’inizio, e questo è il modo migliore per iniziare qualcosa di nuovo».

Con la direzione creativa di Piccioli si apre davvero un nuovo capitolo per Balenciaga, forse meno concettuale ma sicuramente più poetico, sempre all’insegna di un’estetica contemporanea.

 

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