14 agosto 2023

Sfilare sul Mediterraneo: la moda nel paesaggio estivo per eccellenza

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L'influenza del Mar Mediterraneo sulla cultura visiva e sull’estetica della moda in Occidente è davvero profonda: ecco casi di successo che fondono queste due anime

Dolce e Gabbana ad Alberobello

Fin dai tempi dell’antichità, il Mar Mediterraneo è stato un crocevia di culture, commerci e idee. Le antiche civiltà greca e romana fiorirono lungo le sue coste, lasciando un’impronta indelebile nell’arte e nell’architettura giunte fino ai giorni nostri e l’incontro tra le tradizioni europee, africane e orientali ha dato vita a uno scambio artistico fecondo. Di conseguenza, nei secoli il bacino del Mar Mediterraneo ha esercitato un’influenza duratura e affascinante anche sul costume e sulla moda. I colori vivaci e brillanti del paesaggio mediterraneo, ad esempio, hanno ispirato palette cromatiche che sono state utilizzate in abiti, accessori e gioielli. Le città costiere mediterranee, come Cannes, Positano, Barcellona e Mykonos, hanno servito da sfondo per molte sfilate e campagne di moda iconiche. L’atmosfera rilassata e chic di queste località ha influenzato lo stile di abbigliamento, promuovendo l’adozione di capi leggeri, abiti fluidi e tessuti traspiranti. L’approccio al guardaroba è spesso caratterizzato da un’eleganza disinvolta, in cui gli elementi di lusso si mescolano con un’attitudine informale. Vediamo allora in quali occasioni il paesaggio eternamente sofisticato del Mar Mediterraneo ha incorniciato le collezioni moda dei più noti brand del lusso.

L’Italia di Dolce e Gabbana

 

Domenico Dolce e Stefano Gabbana hanno spesso tratto ispirazione dal Mar Mediterraneo per creare collezioni iconiche che incarnano l’eleganza senza tempo e la vivacità di questa regione. Attingendo in particolar modo all’immaginario collettivo un po’ stereotipato, ma sempre caro, del Sud Italia, le radici della coppia di designer sono profondamente ancorate alla sua cultura e tradizioni. L’esplicito amore per il bel paese e la dichiarata fonte d’ispirazione che costituisce per il duo sono sublimati ed espressi dal Grand Tour di presentazioni delle collezioni di Alta Moda e Alta Sartoria (haute couture femminile e maschile) partito nel 2012 da Taormina. Negli anni l’itinerario ha toccato alcune tra le tappe maggiormente rappresentative della cultura italo-mediterranea come Capri (Alta Moda Fall/Winter 2014/2015), Portofino (Alta Moda Fall/Winter 2015/16), Napoli (Alta Moda Fall/Winter 2016/17), Palermo (Alta Moda Fall/Winter 2017/18), Agrigento (Alta Moda Fall/Winter 2019/20), Siracusa (Alta Moda e Alta Sartoria Fall/Winter 2022/23) e la recente Puglia, con Alberobello e Ostuni (Alta Moda e Alta Sartoria Fall/Winter 2023). Il nobile intento dietro questo approccio è quello di portare la manodopera e l’eccellenza artigiana italiana nel mondo.

DolceGabbana Alta Moda Portofino

Le collezioni Dolce & Gabbana sono spesso ricche di stampe ispirate alla flora e alla fauna del Mediterraneo, tra cui limoni, fiori di arancio, pesci e motivi marini. I tessuti leggeri, i pizzi e i merletti, i tagli eleganti e le linee fluide degli abiti riflettono l’atmosfera rilassata e sofisticata delle località costiere, rimandando talvolta ad ambivalenze stoicamente tipiche dell’italianità, come la contrapposizione tra religione, passione ed erotismo. Inoltre, Dolce & Gabbana ha spesso realizzato campagne pubblicitarie sulle spiagge del Mediterraneo o in pittoresche città costiere. Cariche dei lasciti visivi ed estetici della corrente cinematografica del Neorealismo italiano, queste campagne trasmettono l’idea di uno stile di vita glamour, ma allo stesso tempo autentico e vicino alla tradizione popolare e alla natura. L’uso di modelli e celebrità-icone di italianità (leggi Monica Bellucci) ha contribuito poi a rafforzare il legame tra il brand e l’ambiente mediterraneo.

Chanel e le Resort in Costa Azzurra

Chiunque riguardi la Resort 2011 di Chanel firmata Karl Lagerfeld non può evitare di pensare che si tratti di un film sulla Riviera degli anni Settanta. Saint-Tropez al tramonto con il sole che si tuffa nel mare, centinaia di ospiti seduti sulle sedie di legno rosso del celeberrimo Sénéquier e tanti altri spettatori che si accalcano sui balconi e si schiacciano contro le barricate. Natasha Poly, Anja Rubik, e il resto del cast di Karl Lagerfeld che arriva a Quai Jean Jaurès via motoscafo. Modelle e modelli che sfilano a piedi nudi in abiti morbidi, leggeri e svolazzanti. Un animo nostalgico pervade la collezione. Nonostante Lagerfeld avesse lo sguardo perennemente rivolto al “dopo”, il designer non poteva fare a meno di portare Chanel a Saint-Tropez. Avendoci trascorso molti anni della propria vita, la cittadina costituiva per lui una seconda casa. “Conosco Saint-Tropez come conosco Parigi” aveva confermato in un’intervista a Vogue.

Chanel cruise 2011

Per la Resort 2012 invece la maison ha scelto un luogo simbolo della bella vita in Costa Azzurra: l’Hotel du Cap, ad Antibes, forse l’hotel più costoso al mondo in quegli anni. Rispetto al sopracitato microcosmo di Saint-Tropez, che percorrendo la costa si trova a poche ore da Antibes, Lagerfeld definì la nuova location “l’altro lato del paradiso”. Un lato stravagante e sfarzoso, che permette un livello di ilare eccentricità a cui l’antico villaggio di pescatori Saint-Tropez non aspira in alcun modo. Infine, l’attuale direttrice creativa di Chanel Virginie Viard è volata (solo con la mente purtroppo, a causa della pandemia da Coronavirus) in Italia per la collezione Chanel Cruise 2021. Originariamente pensata per essere mostrata a Capri, l’isola dalla mitica bellezza a un viaggio di traghetto da Napoli, la collezione ha preso il romantico nome di Balade en Méditerranée.

Christian Dior a Le Palais Bulles

In occasione della Resort 2016 di Dior, l’allora direttore creativo Raf Simons ha portato i suoi ospiti a Le Palais Bulles a Théoule-sur-Mer in Francia. Si tratta di un palazzo di bolle di terracotta incastonato su una scogliera a metà strada tra Cannes e Monaco, progettato da Antti Lovag e oggi di proprietà del leggendario Pierre Cardin. Affacciata sulle acque turchesi del Mediterraneo, l’atmosfera che l’edificio ha contribuito a creare era “Giocosa, dolce… infantile, quasi”, come ha riferito lo stesso Simons, che cinque anni prima lo aveva visitato per la prima volta, innamorandosene. Lo stesso “anti-architetto” Antti Lovag aveva ideato il proprio lavoro pensando ai “joueurs et aventuriers”, giocatori e avventurieri. Simons ha dichiarato che da Le Palais si osserva il mondo con occhi diversi, grazie alla presenza della rigogliosa e lussureggiante natura del sud della Francia, dell’enorme cielo sereno, della costa maestosa e brutale di Théoule-sur-Mer, così eccitante per menti creative e brillanti come fu in passato per artisti quali Picasso e Matisse.

Emilio Pucci e l’isola di Capri

Quella di Pucci e Capri è una combo sicura e vincente quasi quanto quella del gelato ai gusti panna e cioccolato. Si sa che insieme funzionano. L’heritage del marchio italiano, che ha vissuto gli anni d’oro durante i Settanta, è intrinsecamente legato all’isola, meta di vacanza d’elezione del Marchese. È proprio unendo questa location, il lifestyle aristocratico delle frequentazioni di Emilio Pucci e gli innovativi capi di moda boutique che il marchio ha riscontrato immediatamente successo. Per la sua prima collezione alla direzione creativa del marchio, Camille Miceli ha pianificato un’intensa “esperienza” vissuta da 160 ospiti provenienti da Parigi, Milano e Londra. Per tutta l’isola si potevano incontrare vari tableaux vivants con cui la collezione – Pre-Fall 2022, chiamata La Grotta Azzurra – veniva presentata. Il rapper statunitense Gunna si è esibito in una performance che ha coronato tre giorni all’insegna dell’universo Pucci. Cene in spirito dolce vita, pranzi lunghi ore e ore presso i Bagni di Tiberio; lezioni di yoga mattutine per chiunque non volesse rinunciare al lato modaiolo del fitness; lezioni “how-to” su come indossare un foulard, impartite presso il negozio del brand in via Camerelle, la mini via-della-moda dell’isola. Miceli in un’intervista che ha seguito il lancio della sua prima collezione si è riferita a Pucci come a “un marchio di lifestyle”, dove il fattore joie de vivre costituisce il centro dei suoi codici. Un’energia positiva e sofisticata che rappresenta in toto lo spirito di Capri.

Prada a Capo Carbonara

La Spring 2022 Menswear di Prada comunica un senso di utopia, idealismo, speranza e positività. Secondo le parole di Raf Simons e Miuccia Prada, essa rappresenta la libertà di connettersi con la natura e di trascorrere del tempo in spiaggia, una manifestazione di un bisogno primordiale, sia intellettuale che istintivo. Presentata via film a causa delle restrizioni per la pandemia da Coronavirus, la sfilata inizia con i modelli che attraversano un sinuoso tunnel rosso, a simboleggiare il passaggio verso il mondo esterno tanto agognato in quel periodo. Quando i modelli lo raggiungono, scopriamo trattarsi di una spiaggia. Per la precisione siamo sulla costa di Capo Carbonara, nella parte sud-orientale della Sardegna, un’area affascinante caratterizzata da paesaggi mozzafiato, con scogliere maestose e acque cristalline in cui l’azienda sta sostenendo il ripristino degli ecosistemi marini. L’obiettivo del film è di evocare “quella gioia, simile al ricordo di un bambino che va in spiaggia. È il piacere più semplice e sincero, che nella sua semplicità diventa anche qualcosa di profondo e senza tempo” aveva spiegato Simons nelle note pre-show.

Jacquemus a La Calanque de Sormiou

Il ragazzo Mediterraneo è l’archetipo dell’uomo Jacquemus, quello con cui Simon Porte Jacquemus ha dato vita alla linea maschile del brand con la collezione Spring 2019 Menswear. Il gadjo di Jacquemus è un giovane uomo del sud della Francia, iper attraente e con il corpo slanciato e muscoloso, che trascorre le giornate all’aperto con gli amici. Solare come solo chi vive lungo le coste del Mediterraneo può essere, dà la sensazione che proprio dal sole tragga la sua forza vitale. La Calanque de Sormiou è la meravigliosa baia in cui hanno sfilato i modelli, la più grande calanque del Parco Nazionale delle Calanques, situata nel 9° arrondissement di Marsiglia, che è anche la città natale del direttore creativo. Famosa per i suoi punti di arrampicata, la baia sublima il lifestyle dell’uomo Jacquemus: lontano dalla metropoli, l’idealizzato “beau gosse” provenzale sembra vivere per l’avventura, il relax, il divertimento e la spensieratezza. Che poi è un po’ quello che vorremmo tutti, no?

Loewe Paula’s Ibiza

Ibiza è considerata il paradiso delle Baleari. Un luogo che cattura i sensi con i suoi colori vibranti, le sue sonorità eclettiche e il suo spirito libero, l’isola incarna una bellezza che va oltre l’apparenza, toccando l’anima di chiunque la visiti. Quando Heinemann, architetto tedesco di professione, ci è arrivato nel 1972 ha deciso di acquistare Paula, una boutique famosa per essere un hub internazionale per gli hippie dell’epoca. I bei tempi di Paula si sono conclusi alla fine del XX secolo, ma nel 2016, sotto la direzione creativa di Jonathan Anderson, Loewe ha contattato Heinemann per far rivivere il negozio e le sue collezioni. Anderson è cresciuto a Ibiza e le tradizioni locali di Paula gli sono familiari. Evocando ricordi personali delle estati che ha passato sull’isola e l’amore per le Baleari, Loewe Paula’s Ibiza racchiude l’idea di escapismo per eccellenza del designer. È così che ogni anno dall’estate del 2017 viene rilasciata una collezione di abbigliamento donna, uomo e accessori, co-brandizzati e densi di quell’energia contagiosa che solo Ibiza trasmette.

La Vacanza di Versace

La vacanza di Versace

La baia di Cannes al calar del sole, vista dall’alto delle colline che la circondano. Questo è lo scenario mozzafiato che ha fatto da sfondo a La Vacanza, la collezione Pre-Fall 2023 firmata Donatella Versace e Dua Lipa, probabilmente la più ricca di hype dell’anno. La Vacanza è stata presentata nel giardino di una meravigliosa villa sontuosa a picco sul mare, con la passerella che passava al di sopra di una piscina attorno alla quale gli ospiti sorseggiavano l’aperitivo. La villa pare essere stata anche la location di alcune scene di Caccia al ladro il capolavoro cinematografico di Hitchcock nel 1955. Con il Festival di Cannes ancora nell’aria e la presentazione del film-fenomeno-pop culture Barbie, che vede nella colonna sonora la presenza di una canzone della stessa Dual Lipa, le coste del Mar Mediterraneo restano la meta d’elezione per le vacanze più cool dell’estate.

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