18 ottobre 2025

Il Museo Etrusco di Villa Giulia a Roma si apre al contemporaneo con le sculture di Keita Miyazaki

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Le sculture autoportanti dell'artista giapponese dialogano con la storia e l'acqua del Ninfeo di Villa Giulia, in una mostra che unisce Oriente e Occidente, catastrofe e speranza

Ninfeo Villa Giulia, foto courtesy Villa Giulia

Al Museo Nazionale Etrusco ETRU di Villa Giulia a Roma fino al 2 novembre resterà in mostra The Eternal Duality. Là dove scorre l’acqua, tra storia e rinascita. Un dialogo tra passato e presente grazie alla personale di Keita Miyazaki e le sue nove sculture autoportanti, il progetto è il frutto di un impegno congiunto tra istituzioni e partners per la valorizzazione del patrimonio storico-artistico attraverso differenti linguaggi capaci di dialogare senza limiti o confini, stimolando nuove visioni ed emozioni.

La mostra curata da Pier Paolo Scelsi e Ilaria Cera, con la direzione artistica di Riccardo Freddo della galleria Rosenfeld, vede la presenza organizzativa di una giovane associazione Loveitaly, il cui scopo è coinvolgere ed avvicinare un pubblico giovane appassionato all’arte contemporanea, alla riscoperta di luoghi storici, nell’intento di prendersene cura e reinterpretarlo in chiave contemporanea.

The Eternal Duality. Là dove scorre l’acqua, tra storia e rinascita è un ponte tra spiritualità orientale e mitologia occidentale, un incontro armonico tra il rinascimentale e il contemporaneo sitespecific delle sculture autoportanti di Keita Miyazaki, in cui l’acqua è l’elemento d’unione e il simbolo universale che collega culture e periodi storici diversi. Questa preziosa linfa risgorga dopo un restauro dell’intero complesso del Ninfeo, dalla fontana con il dio Apollo, alle sculture raffiguranti il Tevere e l’Arno.

Keita Miyazaki, ph. Gallery Rosenfeld

L’acqua come sottofondo, come voce e movimento alle imponenti opere di Keita Miyazaki ed è dall’acqua del terribile tsunami che colpì il Giappone, di cui l’artista futestimone degli eventi catastrofici nel 2011, che riemersero i pezzi di lamiera con cui sapientemente l’artista, modella e rielabora. La mostra gioca sull’eterno dualismo tra il bene e il male, il prima e il dopo, tra distruzione e rinascita.

Keita Miyazaki (classe 1983), nato a Tokyo, studia fusione artigianale dei metalli alla Tokyo University of the Arts e impara che la materia può essere completamente fusa e riutilizzata senza lasciare traccia della precedente reincarnazione. A Londra, durante il master in scultura al Royal Collage of Art, l’artista incorpora nelle sue opere pezzi di lamiere di auto. Come yokai(fantasmi), i rifiuti per l’artista, descrivono un capitalismo globale pericoloso e potenzialmente catastrofico.

Per la mostra nel Ninfeo di Valle Giulia, primo teatro delle acque di Roma, Keita Miyazaki traccia con le sue colorate opere, un percorso ottimistico, adottando un approccio archeologico alla crisi attuale grazie al sapiente bilanciamento di oggetti pesanti, in cui ancora si percepisce il dolore del fortuito ritrovamento dopo la catastrofe, con la leggerezza di origami fatti di carta speciale resistente alle intemperie. Ancora una volta una dicotomia fatta di una forte fragilità e di una voglia di riscatto, verso una nascita post-apocalittica composta dacreature bizzarre, la cui radicalità al suolo, contrasta con la dinamica tensione di parti aggettanti e fluttuanti, imperfette e poetiche.

Queste composizioni, in un certo verso classiche per come occupano lo spazio, ben si inseriscono in un contesto austerosbocciando sgargianti, tra muri monocromi dei quattro spazi dando vita a una dimensione storica in cui il linguaggio riesce a parlare lingue diverse, libero da barriere storiche, politiche e filosofiche.

Ninfeo, particolare Villa Giulia, Foto courtesy Villa Giulia

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