08 agosto 2025

Anthony McCall alla Reggia di Venaria: sculture di luce nella Citroniera juvarriana

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Fino al 31 agosto, la Reggia di Venaria ospita Solid Light di Anthony McCall: installazioni immersive di luce solida, in dialogo con la Citroniera juvarriana

AnthonyMcCall, Solid Light, veduta della mostra, ph. Andrea Guermani
AnthonyMcCall, Solid Light, Reggia di Venaria, 2025, veduta della mostra, ph. Andrea Guermani

Fino 31 agosto 2025, la Reggia di Venaria ospiterà i volumi immateriali e le prospettive luminose di Solid Light, mostra di Anthony McCall, tra i pionieri dell’arte della “luce solida”. L’esposizione, parte del programma triennale Into the Light, prosegue la prestigiosa tra il Consorzio delle Residenze Reali Sabaude e la Tate, che ha già presentato una versione analoga alla Tate Modern di Londra.

AnthonyMcCall, Solid Light, Reggia di Venaria, 2025, veduta della mostra, ph. Andrea Guermani

Nato nel 1946 a St Paul’s Cray, in Inghilterra, e newyorkese d’adozione, McCall ha rivoluzionato il linguaggio del cinema sperimentale dagli anni Settanta, liberandolo dalla bidimensionalità dello schermo per proiettarlo nello spazio. Oggi continua a sviluppare nuove opere in “luce solida”, sfruttando le tecnologie digitali per affinare un linguaggio che conserva intatta la sua forza originaria: rendere lo spazio un evento da percepire. McCall ha esposto nei principali musei internazionali, dal Centre Pompidou al Guggenheim Bilbao: i suoi fasci luminosi attraversano la foschia che riempie le sale, assumendo forma conica, piana o curva, come sculture intangibili che invitano il visitatore ad attraversarle.

AnthonyMcCall, Solid Light, Reggia di Venaria, 2025, veduta della mostra, ph. Andrea Guermani

La Citroniera, capolavoro barocco di Filippo Juvarra, diventa un contrappunto architettonico ideale per opere che sfumano i confini tra i linguaggi espressivi. Il percorso espositivo, curato da Gregor Muir e Andrew de Brún con Lauren Buckley, si apre con materiali storici – disegni, fotografie e taccuini – che documentano le prime ricerche geometriche dell’artista, e con il film Landscape for Fire (1972), in cui una griglia di fuochi accesi al crepuscolo trasforma un campo inglese in un’installazione effimera.

AnthonyMcCall, Solid Light, Reggia di Venaria, 2025, veduta della mostra, ph. Andrea Guermani

Il fulcro della mostra è costituito da quattro opere emblematiche: Line Describing a Cone (1973), proiezione in lento movimento che disegna nello spazio un cono di luce; Doubling Back (2003), in cui concavità e convessità avvolgono ed escludono alternativamente il corpo dello spettatore; Face to Face IV (2013), doppia proiezione che evoca il momento di un incontro umano; e Split Second Mirror I (2018), dove la rifrazione amplifica la scultura luminosa creando forme tridimensionali esplorabili fisicamente.

AnthonyMcCall, Solid Light, Reggia di Venaria, 2025, veduta della mostra, ph. Micol Sacchi

La mostra si inserisce in un itinerario più ampio: dalla Sala di Diana ai Giardini, passando per la Galleria Grande e il Rondò alfieriano, Into the Light costruisce un dialogo continuo tra architettura, storia e installazioni luminose, accessibile con un unico biglietto e, nelle Sere d’Estate, visitabile fino alle 23 il venerdì e il sabato.

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