11 novembre 2022

Emilio Mantelli e la grafica europea – Museo Civico di Crema

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Al Museo Civico di Crema e del Cremasco, una mostra per scoprire la vasta produzione dello xilografo italiano Emilio Mantelli, maestro dell’incisione italiana ed europea dei primi del Novecento

foto Beggarstudio

Nelle Sale Agello del Museo Civico di Crema e del Cremasco è in corso la mostra “Una bizzarra bellezza. Emilio Mantelli e la grafica europea”, curata da Edoardo Fontana e visitabile fino al l’11 dicembre 2022. Il percorso espositivo propone al visitatore la vasta produzione dello xilografo italiano Emilio Mantelli (1884-1918), che viene sapientemente inserita nel contesto dell’incisione italiana ed europea dei primi anni del Novecento, scena artistica in cui si evince come Mantelli abbia saputo inserirsi come figura di spicco.

foto Beggarstudio

La mostra si sviluppa su due livelli. Il visitatore viene accolto dalla nota biografica dell’artista, di fondamentale importanza per avere estremi cronologici e informazioni in pillole per orientarsi nella visita. Nel piano inferiore inizia il percorso con i primi lavori, esperimenti di pittura come Il Bosco (1909), realizzato con china, tempera e pastello su carta, emblematici per restituire al visitatore le influenze percepite da Mantelli, sensibile al clima delle prime Avanguardie del Novecento, tra cui l’Espressionismo.

Il percorso continua quindi in senso orario proponendo cronologicamente gli sviluppi dell’artista che, dopo una prima fase pittorica, inizia la sperimentazione xilografica, tecnica erroneamente considerata tra le arti minori, ma particolarmente diffusa nei primi del Novecento; l’esposizione delle xilografie di Mantelli è coadiuvata da documenti originali.

foto Stefano Del Missier

Il visitatore, dopo essere entrato “in confidenza” con l’artista viene accompagnato nel ragionamento su ampia scala. Dal micro si passa al macro. Dalla fine del primo ambiente e nel secondo livello di esposizione, il lavoro di Mantelli viene inserito nella scena italiana ed europea a lui contemporanea. Tali confronti permettono di capire quanto le sensibilità di inizio Novecento fossero allineante, moto spesso senza che gli artisti si fossero mai conosciuti. Un felice esempio di questo «allineamento» è il confronto con il lavoro dell’artista e incisore austriaco Egon Schiele, tra i maggiori esponenti dell’Espressionismo viennese.

La ricerca della storica dell’arte Paola Paccagnini è stato il punto di partenza per la realizzazione della mostra, in questa occasione approfondita, con nuove indagini e verifiche, al fine di elaborare una organica catalogazione della produzione di Mantelli. Lo studio per l’esposizione ha inoltre dato esito ad un catalogo ragionato – di capitale importanza per il riscatto e l’approfondimento di un artista talvolta dimenticato –  che, oltre al curatore Edoardo Fontana, vede interventi dei più importanti ricercatori italiani nel campo della xilografia, come Marzia Ratti, Giuseppe Virelli, Giorgio Marini e Silvia Scaravaggi.

foto Stefano Del Missier

Sabato, 12 novembre 2022, alle ore 10:30 e domenica, 11 dicembre, alle ore 16:30, sono in programma due visite guidate con il curatore della mostra Edoardo Fontana, un’ottima occasione per essere accompagnati nel percorso conoscitivo dello xilografo italiano Emilio Mantelli.

Emilio Mantelli, La falce (Il falciatore), xilografia a colori, 1915-1916 circa. Collezione Gabinetto di Disegni e Stampe di Palazzo Rosso, Musei di Strada Nuova, Genova
Emilio Mantelli, L’aspirante, xilografia, dalla rivista «L’Eroica», nn. 66-67 (1920). Collezione privata
Emilio Mantelli, Le civette, xilografia a colori, 1914-1915 circa. Collezione Gabinetto di Disegni e Stampe di Palazzo Rosso, Musei di Strada Nuova, Genova
Francesco Nonni, Et nos cedamus amori, xilografia, 1911, Collezione privata
Koloman Moser, Ein Decorativer Fleek in “Roth und Grun”, litografia a colori pubblicata in «Ver Sacrum», n. 1 (1898). Collezione privata

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