22 maggio 2023

Gianluca Cingolani a Pechino con “Imago Sum”

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All’Istituto Italiano di Cultura di Pechino Gianluca Cingolani presenta l’installazione site-specific "Imago sum": un omaggio a Matteo Ricci e al suo lavoro sulla mnemotecnica occidentale

De Artificiosa Memoria (dettaglio)
, 2023. Composizione digitale su seta artificiale, 
220x360cm

Gianluca Cingolati torna in Cina, tre anni e mezzo dopo la sua mostra personale “Fragmenta” al Today Museum di Pechino, per presentare, all’Istituto Italiano di Cultura di Pechino fino al 25 maggio, l’installazione Imago sum.

Cingolani (Macerata, 1964) lavora da anni su ampi registri, tra musica, composizione digitale e passione per la calligrafia, realizzando installazioni e immagini che si misurano con i grandi temi della storia. La memoria, la scrittura, i linguaggi sono il terreno sul quale si muove la sua ricerca artistica. Una ricerca sempre attenta al raccordo delle tecniche del mondo digitale con la materia viva, con la luce nelle sue declinazioni naturale/artificiale.

Observo (dettaglio), 2023
. Composizione digitale su seta artificiale, 150x360cm

A Pechino, Imago sum, omaggia l’arte della memoria narrata da quello che ancora oggi è riconosciuto in Cina come l’ambasciatore culturale per eccellenza delle relazioni con il mondo occidentale, Matteo Ricci. Essa è dedicata alla potenza delle tecniche della memoria, al potere inventivo che queste esprimono», afferma l’artista: «Per ricordare bisogna saper immaginare. Il potere dell’immaginazione: questo Ricci narra ai cinesi». 

Nel 1596 Matteo Ricci scrisse per il governatore del Jiangxi Lu Wangai un libro sulle tecniche della memoria, che in Occidente costituivano la Ciceroniana Ars memorativa. Il Collettivo G_B, curatore della mostra, scrive: « Le opere di Imago sum segnano le tappe di un percorso culturale fatto di simboli, parole, concetti, colori che affiorano alla superfice delle opere nella sapiente elaborazione della composizione digitale. Occhi, elementi architettonici, alfabeto, teatri, ruote creati per alimentare l’artificiosa memoria, svelare il mondo che sta all’ombra delle idee, disegnare mappe del sapere. Le opere dialogano fra loro: è un dialogo tenuto insieme dai grandi Maestri dell’arte della memoria, dal mondo classico al luminoso rinascimento, attraversando “i Diecimila paesi” da Occidente a Oriente». 

De Umbris (dettaglio), 2023
. Composizione digitale su seta artificiale, 220x360cm

Imago sum ci porta nel tessuto della memoria come arte,  dove la materia arriva a farsi impalpabile, leggera, sottile diaframma fra realtà e immaginazione. Il percorso espositivo si snoda attraverso sei rotoli di seta artificiale e due video, realizzati con la tecnica artistica del compositing digitale. La seta artificiale, materiale impalpabile e sottile che si lascia attraversare dalla luce, dalle ombre, che con queste si trasforma, è stata per Gianluca Cingolani una sede ideale per dare corpo al suo lavoro artistico, che nasce digitale e che trova nella retroilluminazione dello schermo un proprio elemento costitutivo. Lo spazio installativo attraverso le sue grandi vetrate realizza una retroilluminazione naturale che esalta, attraversando la seta, il gioco delle sovrapposizioni e delle trasparenze create attraverso il compositing, donando una densità a soggetti impalpabili, invisibili: emergono così, nelle opere esposte, le grandi parole chiave dell’arte della memoria – in latino e in cinese, le due lingue di Matteo Ricci – e le immagini dei luoghi naturali e architettonici che questa arte hanno alimentato.

La vista interiore guida lo spettatore. Incontrerà Matteo Ricci, ma anche Platone, Cicerone, Giordano Bruno. Attraverserà il mondo da Occidente a Oriente. Di fronte a lui le immagini parleranno il linguaggio muto dell’arte della memoria.

Fonte (dettaglio), 2023. 
Composizione digitale su seta artificiale, 150x360cm

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