28 novembre 2022

Giochi di verità. La collezione Donata Pizzi – Castello Campori

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Al Castello Campori di Soliera, in provincia di Modena, in mostra 80 fotografie della Collezione Donata Pizzi, per un viaggio nella grande fotografia italiana, dagli anni ’70 a oggi

Nicole Gravier Buongiorno amore, 1976-1980 dalla serie Mythes et Clichés cibachrome, collage 30x40 cm © Nicole Gravier Courtesy Collezione Donata Pizzi

Sabato 8 ottobre, all’interno del Castello Campori di Soliera (MO), è stata inaugurata la mostra “GIOCHI DI VERITÀ. Rappresentazione, ritratto, documento”, curata da Marcella Manni e promossa dal Comune di Soliera e dalla Fondazione Campori. Il Castello Campori, noto anche come il Castello dell’arte, ospita in questa occasione oltre 80 fotografie provenienti dalla Collezione Donata Pizzi, che ha raccolto gli esiti delle più significative interpreti del panorama fotografico italiano, a partire dalla metà degli anni Settanta sino a oggi.

Giochi di verità. Rappresentazione, ritratto, documento, Soliera, installation view. Ph. Matteo Luppi

L’esposizione, allestita nelle sei sale del primo piano del Castello, è volutamente priva di apparati didascalici. Il visitatore può quindi esperire questo viaggio nella storia della fotografia italiana in totale autonomia. Questo espediente permette non solo un’ampia gamma di interpretazione ma anche piena valorizzazione dell’opera e del medium fotografico. Precipue della fotografia infatti sono l’immediatezza e lo stimolo alla riflessione, che vengono indotti dalla staticità dell’immagine che apre, per contro, un flusso di pensiero.

Giochi di verità. Rappresentazione, ritratto, documento, Soliera, installation view. Ph. Matteo Luppi

Sebbene, quindi, curatrice e collezionista rimangano silenti nella scelta di non inserire pannelli esplicativi, lungo il percorso di mostra è tuttavia innegabile la lettura di una selezione oculata, una successione di nuclei accostati per affinità compositive e tematiche. Indubbia è, inoltre, la centralità del corpo che si sottopone a questo «Gioco di verità», che ne indaga la sua estensione materiale, come viene rappresentato, come viene percepito e riproposto attraverso il «Ritratto», scomposto e ricomposto nella memoria privata e collettiva, come «documento» storico e fattuale.

Giochi di verità. Rappresentazione, ritratto, documento, Soliera, installation view. Ph. Matteo Luppi
Giochi di verità. Rappresentazione, ritratto, documento, Soliera, installation view. Ph. Matteo Luppi

Questa mostra è un’occasione – intelligentemente colta dal Comune di Soliera e dalla Fondazione Campori, che continuano il progetto di monitoraggio del collezionismo privato, avviato dall’Amministrazione comunale nel 2018 – per valorizzare e rendere fruibile al pubblico una storia della fotografia italiana talvolta dimenticata, quella femminile. Lo studio e le ricerche per la mostra hanno dato esito ad un catalogo estremamente utile ed interessante per muoversi consapevolmente nella Collezione Donata Pizzi; organizzato in ordine alfabetico, il volume offre biografie, immagini e approfondimenti sulle fotografe italiane che fanno parte della collezione.

Giochi di verità. Rappresentazione, ritratto, documento, Soliera, installation view. Ph. Matteo Luppi
Giochi di verità. Rappresentazione, ritratto, documento, Soliera, installation view. Ph. Matteo Luppi
Giochi di verità. Rappresentazione, ritratto, documento, Soliera, installation view. Ph. Matteo Luppi

La mostra è visitabile gratuitamente fino al 15 gennaio 2023 presso il Castello Campori di Soliera (MO).

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