26 febbraio 2020

Giulia dall’Olio, La Forma Del Nero | Essse Caffè

di

Fino al 9.III.2020
La personale di Giulia Dall’Olio, tra gli spazi del bolognese Essse Caffè in collaborazione con la Galleria Studio G7, presenta una nuova unione tra l’uomo e la natura

giulia dall'olio bologna
Giulia Dall'Olio, La forma del nero_exhibition view_Courtesy l'artista e Galleria Studio G7, Bologna_foto Alessandro Fiamingo

La mostra “La forma del nero” di Giulia Dall’Olio, accolta tra gli spazi di Essse Caffè, sancisce la collaborazione tra lo Store e Galleria Studio G7 con la volontà di dare spazio e vita all’arte contemporanea. La forma del nero a cui l’artista si appella, appare sinuosa, dolce e avvolgente e non rimanda a un’immagine cupa o tenebrosa bensì attinge all’idea del feto nel grembo materno che, prima di nascere a nuova vita, si trova avvolto nel buio e nell’oscurità. La ricerca di Giulia ormai da anni si basa sul rapporto tra uomo e cosmo, con un interesse particolare all’antropizzazione del dato naturale. Fenomeno sicuramente attuale e al centro del dibattito politico, sociale e culturale della nostra epoca.

La mostra comprende la totalità del modus operandi dell’artista, che spazia dal disegno alla pittura. L’opera centrale, realizzata appositamente per questa mostra, racchiude la totalità del senso dell’esposizione e del suo titolo. L’opera, a primo sguardo, identifica quella che è la bellezza e la grandiosità della natura, il suo crescere spontaneo che però viene bloccato e ostacolato dall’uomo. Tale condizione viene raccontata dall’artista che, partendo da una base cartacea con sfondo scuro, mette in atto la cancellazione attraverso vari tipi di gomme, risalendo al soggetto dell’opera. Cancellazione che assume un duplice significato: come l’uomo cancella la natura costruendoci sopra, Giulia, al contrario, cancellando il nero, dona vita al dato naturale che prende forma e movimento attraverso il bianco della carta. L’artista, pertanto, cerca di esprimere quella che è la sofferenza della natura stessa sulla quale rimane impresso il passaggio dell’uomo esplicitato da dei segni che quasi danneggiano l’opera definiti come un residuo di architettura, quello che è l’intervento umano sul cosmo. «Una natura che porta i segni di queste azioni ma che riprende vita e riconquista i suoi spazi crescendo in maniera spontanea e vigorosa» è ciò a cui auspica l’artista, una futura e nuova era in cui non ci sarà più disequilibrio tra l’uomo e la natura. Dalle opere di Giulia, inoltre, emerge un dialogo e un legame tra la natura rappresentata e lo spettatore. Alla base del gesto dell’artista vi è l’ascolto viscerale delle sensazioni evocate dalla comunione con il mondo naturale con la speranza che lo spettatore, di fronte all’opera, riesca a sua volta a perdersi e abbandonarsi di fronte a questa selva che «diventa uno specchio per guardarsi dentro ed entrare in contatto con il sé più profondo» afferma l’artista.

Giulia Dall'Olio bologna
Giulia Dall’Olio, La forma del nero_exhibition view_Courtesy l’artista e Galleria Studio G7, Bologna_foto Alessandro Fiamingo

Il disegno su carta lascia poi spazio e si rapporta agli oli su tela, che rimandano alla formazione accademica dell’artista i cui studi si sono modellati sui testi di paesaggisti come Thoreau e dalla passione per l’analisi e l’approfondimento negli interni degli affreschi bolognesi; come Palazzo d’Accursio o Palazzo Ercolani. È forse nell’utilizzo degli oli e dei colori, in particolare sfumature del blu e del verde che Giulia definisce i suoi colori, che l’artista riesce a esprimere a fondo il legame e il rapporto che la lega alla natura donandole non solo vita ma anche una tonalità. Il terzo colore, il marrone, viene rievocato dal legno delle teche in cui sono contenuti i chicchi di caffè. La mostra, appunto, è allestita all’interno dello store Essse Caffè, spazio che è andato a fondersi con le opere e il loro stesso significato. Non solo il colore del caffè, proprio il marrone, che rimanda esso stesso alla terra ma anche il profumo e l’odore che si percepisce all’interno dello spazio aiutano lo spettatore a una esperienza più spontanea e delicata rispetto alla sempre più diffusa asetticità e formalità di luoghi convenzionati all’esposizione dell’arte o della cultura in generale. La selva dunque che a primo impatto appare selvaggia e aspra e forte che nel pensier rinova la paura diverrà poi avvolgente e pronta ad accogliere lo spettatore tramutando l’inquietudine in una figura rigogliosa e piena di vita.

Giulia Turconi

Dal 24 gennaio al 9 marzo 2020

Giulia dall’Olio, La Forma Del Nero | Essse Caffè

Orari: dal lunedì al venerdì 9 – 13 16 – 19

Info: Essse Caffè Store | www.esssecaffe.com | info@esssecaffe.it Galleria Studio G7 | www.galleriastudiog7.it | info@galleriastudiog7.it

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui