23 gennaio 2023

Il Numinoso. La tensione al sacro nell’arte italiana, da Building, a Milano

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Fino al 28 gennaio Building ospita Il Numinoso. La tensione al sacro nell'arte italiana, a cura di Giorgio Verzotti

Il Numinoso. La tensione al sacro nell’arte italiana. Ipotesi contemporanee, BUILDING, Milano, Installation view, Ph Lorenzo Palmieri

Il fascino delle parole, specie quelle meno note rimane sempre irresistibile. Nominoso, è tra queste. Fa presagire sogni, incubi. E anche mondi immaginari. È stata usata come titolo per la mostra alla galleria Building a Milano che rimarrà aperta fino al 28 gennaio, “Il Numinoso”. La tensione al sacro nell’arte italiana. Ipotesi contemporanee. Il termine fa riferimento all’esperienza del sacro, che ispira timore e soggezione. È stato coniato dal teologo e storico Rudolf Otto, nel 1917.

«Questa ambiguità essenziale è caratteristica del sacro, il quale si manifesta attraverso il numinoso a un soggetto che, secondo Jung, ne viene invariabilmente dominato. Da qui le pratiche religiose, nate fin dai tempi più remoti per disciplinare il numinoso, per rendere meno terrifico il sacro, per sublimarlo e controllarlo attraverso i riti», spiega il curatore Giorgio Verzotti (ne abbiamo parlato qui). E tra queste l’arte. Il progetto espositivo ragiona in realtà in modo laico sull’idea di sacro e il concetto di trascendenza. Ma sviluppa diverse riflessioni anche sul concetto di assoluto, una tendenza che è insita in chi crea opere d’arte.

Il Numinoso. La tensione al sacro nell’arte italiana. Ipotesi contemporanee, BUILDING, Milano, Installation view, Ph Lorenzo Palmieri

Questa esposizione celebra i 5 anni di vita della galleria di via Monte di Pietà e ne conferma un percorso di ricerca fuori dai terreni consueti. Si tratta di un’avventura intellettuale la visita dei tre piani, che diventa anche un ripasso del lavoro di alcuni artisti fondamentali del Novecento: da Vincenzo Agnetti a Jannis Kounellis, da Gino De Dominicis, a Piero Manzoni e Alighiero Boetti. Oltre a offrire la possibilità di fare una ricognizione sull’arte contemporanea più attuale con i lavori di Arianna Giorgi, Marco Andrea Magni e Nicola Samorì (tra gli altri).  Ci sono opere che vanno dagli anni Sessanta di circa venti artisti: Vincenzo Agnetti, Stefano Arienti, Ferruccio Ascari, Francesca Banchelli, Bizhan Bassiri, Alighiero Boetti, Gianni Caravaggio, Gino De Dominicis, Amalia Del Ponte, Chiara Dynys, Lucio Fontana, Gaspare, Francesco Gennari, Arianna Giorgi, Alberto Guidato, Jannis Kounellis, Maria Lai, Sergio Limonta, Marco Andrea Magni, Piero Manzoni, Simone Pellegrini, Michelangelo Pistoletto, Remo Salvadori, Nicola Samorì, Ettore Spalletti e Grazia Toderi. 

Il Numinoso. La tensione al sacro nell’arte italiana. Ipotesi contemporanee, BUILDING, Milano, Installation view, Ph Lorenzo Palmieri

La forza di questo tema scelto, il dibattito su sacro appunto, sta anche nel fatto che sono uscite allo scoperto opere meno facili da vedere esposte. Come nel caso di quella di Maria Lai, “Sindone”, che da forma a una sagoma di Cristo. La corona di spine è ricamata in maniera fitta. Spicca c’è “D’Io” di Gino De Dominicis, un’opera, accompagnata da una parte vocale in cui giocando sulle parole si fa ironia sul concetto di ego, onnipotenza e Dio, appunto. Sempre su questa linea si colloca anche l’opera di Marco Andrea Magni che ha creato un’installazione in ottone che ruota a creare delle aureole per tutti. Vincenzo Agnetti riprende le parole dell’Apocalisse:  “Io sono l’Alfa e l’Omega il primo l’ultimo il principio e la fine di tutto quanto”. Emerge qui il pensiero costante di chi fa arte sull’assoluto.

Parallelamente, presso la Galleria Moshe Tabibnia è aperta al pubblico fino al 12 febbraio 2023 la mostra Sacro concreto dedicata al tema del sacro nei tessili antichi.

Il Numinoso. La tensione al sacro nell’arte italiana. Ipotesi contemporanee, BUILDING, Milano, Installation view, Ph Lorenzo Palmieri

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