24 settembre 2025

Il sole di Giuseppe Pellizza da Volpedo alla Pinacoteca Divisionismo Tortona

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Fino al 15 febbraio la Pinacoteca Divisionismo Tortona presenta al pubblico un focus su un nucleo di opere di Pellizza da Volpedo solitamente non inserite nel percorso espositivo dal titolo “IL GIOVANE PELLIZZA. ACCADEMIE, MAESTRI E PRIME ESPERIENZE: 1883-1890”

Il giovane Pellizza. Accademie, maestri e prime esperienze: 1883-1890. Allestimento, Pinacoteca Divisionismo Tortona

La Pinacoteca Divisionismo Tortona, che con le 28 opere di Giuseppe Pellizza da Volpedo detiene il più ampio nucleo di lavori dell’artista presente in una singola collezione, dallo scorso sabato 13 settembre espone nei suoi spazi l’olio su tela Il sole (studio), una delle opere che hanno segnato il percorso creativo dell’omonimo celebre dipinto conservato presso la Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma. 

Questo piccolo studio esposto a Tortona rappresenta un’esperienza ottica condotta alle estreme conseguenze, con il risultato quasi astratto di una pittura in cui la folgorazione luminosa dell’astro sorgente – centrale su un orizzonte rialzato, con l’irraggiarsi del nucleo di dinamici segmenti multicolori e in sequenza rigorosamente controllata – accresce l’effetto di potente controluce che elimina il paesaggio in basso e, in esso, qualsiasi concessione figurativa.

Giuseppe Pellizza, Il sole (studio), 1903-1904, Olio su tela

Il sole (studio) entra a far parte della collezione della Pinacoteca che, in occasione dell’esposizione ha deciso di proporre al pubblico un focus su un nucleo di opere di Pellizza solitamente non inserite nel percorso espositivo intitolato IL GIOVANE PELLIZZA. ACCADEMIE, MAESTRI E PRIME ESPERIENZE: 1883-1890 che permette di seguire da vicino i primi passi dell’artista, le sue sperimentazioni e le influenze dei suoi maestri assorbite nel corso della sua formazione. Tra i dipinti eccezionalmente esposti per l’occasione, che affiancano capolavori come Il cammino dei Lavoratori (1898-1899), diretto antecedente de Il Quarto Stato, ci sono Ritratto dei Genitori del 1885, Autoritratto del 1885-86, Testa di bambina del 1887, le tavolette Bozzettino, Sera, Impressione di paese (realizzati tra il 1888 e il 1892), Ragazzo che tira una corda del 1889, Scogliera a Sturla del 1890. Completano l’esposizione opere di Cesare Tallone e Pio Sanquirico, entrambi maestri di Pellizza.

IL GIOVANE PELLIZZA. ACCADEMIE, MAESTRI E PRIME ESPERIENZE: 1883-1890  ci porta ad approfondire come dal 1883 Milano e il vero segnarono i primi passi del percorso artistico di Pellizza – che appunto accompagnò al suo percorso accademico le lezioni di Giuseppe Puricelli. Alla partenza di quest’ultimo, Pellizza trovò un nuovo maestro in Pio Sanquirico, presso il cui studio i giovani allievi potevano cimentarsi nella copia dal vero su modelli viventi.

Giuseppe Pellizza, Autoritratto, 1885-1886, Olio su cartoncino

Dopo essersi impegnato nella realizzazione di studi di teste sull’esempio delle opere contemporanee di Attilio Pusterla, Filippo Carcano, Giovanni Sottocornola ed Emilio Longoni, nel 1887 Pellizza decise di trasferirsi prima a Roma per frequentare i corsi dell’Accademia di San Luca, poi a Firenze per approdare all’Accademia di Belle Arti sotto l’insegnamento del maestro Giovanni Fattori. 

La volontà di confrontarsi con soggetti sempre più complessi lo spinse a riflettere sull’opportunità di proseguire nel suo percorso di studi scegliendo l’Accademia Carrara di Bergamo dove fu accolto, sebbene fuori età, per iscriversi ai corsi come “allievo particolare del prof. Tallone”, rinomato ritrattista. Il tardo alunnato presso il maestro Cesare Tallone rappresentò un momento particolarmente fitto di esperienze e studi focalizzati in particolar modo sul disegno dal vero e al ritratto.

Giuseppe Pellizza da Volpedo, Il cammino dei lavoratori, 1898-1899, Olio su tela

Nell’estate del 1889 Pellizza fece ritorno a Volpedo dove si cimentò nella realizzazione di impressioni di paesaggio con pennellate sommarie e veloci, poi decise di tornare a Bergamo – dopo aver visitato l’Esposizione Universale del 1890 – per riprendere il percorso di crescita e di lavoro in Accademia. Il crescente interesse per la figura umana inserita nell’ambiente e per il lavoro, che nella sua Volpedo si svolgeva essenzialmente all’aperto, incoraggiarono successivamente Pellizza a iscriversi all’Accademia Ligustica di Genova, rinomata scuola di paesaggio. Di questo breve soggiorno ligure, protrattosi per il solo mese di novembre del 1890, restano alcune testimonianze come le marine condotte tra Sturla e Quarto di cui la Pinacoteca conserva una preziosa traccia.

IL GIOVANE PELLIZZA. ACCADEMIE, MAESTRI E PRIME ESPERIENZE: 1883-1890 completa così il ritratto dedicato a Pellizza, approfondendo il momento fondativo della sua parabola creativa e si svolge in concomitanza con la grande esposizione PELLIZZA DA VOLPEDO. I CAPOLAVORI in programma dal 26 settembre 2025 al 25 gennaio 2026 alla GAM – Galleria d’Arte Moderna di Milano, co-prodotta dal Comune di Milano GAM – con METS Percorsi d’Arte, cui la Pinacoteca partecipa con un importante prestito.

Giuseppe Pellizza, Scogliera a Sturla, 1890, Olio su tavola

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