-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- Servizi
- Sezioni
- container colonna1
La maiolica secondo Molaroni: un viaggio di 145 anni in mostra a Casa Bucci di Pesaro
Mostre
di redazione
Nel solco della lunga tradizione che fa di Pesaro una delle capitali italiane della ceramica, aprirà il 16 novembre 2025, alle 18:30, la mostra Ceramiche Molaroni: il gesto fedele negli spazi di Casa Bucci. Fino al 10 gennaio 2026 il pubblico potrà ammirare una selezione di opere provenienti dalla storica manifattura Molaroni, una delle botteghe ceramiche più antiche d’Italia, ancora oggi attiva e conosciuta in tutto il mondo.
L’esposizione, organizzata dall’Associazione Culturale Società dell’Uso con il sostegno della Regione Marche e il patrocinio del Comune di Pesaro, è curata da Viviana Bucci e nasce grazie alla collaborazione con gli Amici della Ceramica Pesaro e al contributo della famiglia Molaroni, che ha concesso in prestito un nucleo eccezionale di vasi, piatti e anfore.

Ceramiche Molaroni, un viaggio attraverso 145 anni di storia
La mostra ricostruisce le tappe fondamentali della manifattura, dalla sua nascita con l’acquisizione della Benucci & Latti nel 1880 da parte di Vincenzo Molaroni, fino al consolidarsi del marchio “Ceramiche Molaroni” negli anni Cinquanta e alla più recente etichetta “Molaroni 1880”. Un percorso che attraversa quasi un secolo e mezzo di creatività, in cui la bottega ha saputo interpretare e rinnovare la grande tradizione della maiolica rinascimentale italiana, affermandosi tra Otto e Novecento come una delle realtà più rappresentative dell’Adriatico.

Accanto ai decori storici, dall’Istoriato alle Grottesche, dal Liberty al celebre Raffaellesco blu, trovano spazio i motivi aggiunti nel corso del Novecento, come la Rosa, la Margherita e il Policromato, testimonianza di una capacità produttiva che combina artigianalità, ricerca estetica e continuità culturale.

Casa Bucci e Molaroni: una storia condivisa
La mostra si inserisce in un contesto cittadino da sempre legato alla ceramica: Pesaro è membro dell’Associazione Italiana Città della Ceramica (AiCC) e Casa Bucci fa parte della rete museale comunale in quanto custode dell’Archivio Franco Bucci, testimonianza di un’eccellenza riconosciuta a livello nazionale.

La scelta di Casa Bucci come sede della mostra è emblematica: l’ex laboratorio di Franco Bucci, oggi centro culturale e archivio museale, rappresenta un luogo centrale per la ceramica pesarese, caratterizzato anche da un legame specifico con la famiglia Molaroni. Fu infatti proprio negli spazi della loro bottega che Bucci iniziò la sua attività nel 1961, dando vita al Laboratorio Pesaro, primo passo di una carriera che lo avrebbe reso una figura di riferimento nel design ceramico italiano.
L’esposizione vuole essere quindi non solo un omaggio alla manifattura Molaroni ma anche un gesto di riconoscenza verso una storia intrecciata, in cui tradizione e innovazione si confrontano e si rispecchiano.

«Preferisco essere in cento case che in un solo museo», ricorda la curatrice Viviana Bucci, citando le parole del padre Franco. Una filosofia che accomuna le due manifatture: portare la bellezza nella quotidianità, mantenendo alta la qualità pur nella produzione seriale.














