“Local Language” è il titolo della mostra del pittore e professore di Belle Arti presso la Tribhuvan University, la più antica università del Nepal, Umesh Shah, che sarà visitabile dal 17 al 21 aprile sull’isola di San Servolo a Venezia, nella Palazzina Libeccio. Nei suoi dipinti trasforma scene rurali che riflettono il suo stile di vita nel Terai e nel Sarlahi – in narrazioni epiche con carri trainati da cavalli quasi surrealisti, colori insoliti tipici delle divinità, proporzioni sovradimensionate e riferimenti religiosi.
Cresciuto nel Sarlahi, un distretto rurale del Nepal al confine con l’India, Shah ha trascorso l’infanzia osservando gli affreschi d’arte Mithila che sua nonna dipingeva sui muri durante le festività religiose e le funzioni familiari. Chi sono i protagonisti di queste opere? Ragazze e donne, spesso raffigurate mentre liberano animali dalla prigionia: un uccello in gabbia, un pesce all’amo, un agnello.
Diventano così personaggi simili ad archetipi, «secondo le teorie di Jung, un archetipo è un’immagine mentale primitiva ereditata dai primi antenati, che si suppone sia presente nell’inconscio collettivo, con istinti naturali che presentano e motivano il comportamento umano.» Ecco che il rapporto tra esseri umani e animali diventa il fulcro delle sue opere, dimostrando l’importanza del nutrire un grande rispetto per la natura.
Una mostra che si avvicina in qualche modo ad un rituale meditativo, i simboli semiotici indù vengono utilizzati come punti focali meditativi per la contemplazione dell’ambiente circostante e di momenti quotidiani che assumono la dignità di rituali, calando nel contemporaneo antiche tradizioni artistiche locali.
Umesh Shah
Ha conseguito un BFA presso l’Università di Kathmandu, Nepal; e un MFA in Arti visive presso l’Indira Kala Sangeet Vishwavidyalaya (CG), India. Ha tenuto sette mostre personali in Nepal e India e ha partecipato a numerose mostre collettive internazionali, soprattutto in Giappone. Attualmente insegna Belle Arti al Master of Fine Arts (MFA) della Tribhuvan University, Kathmandu. Le sue opere sono state acquisite da collezioni pubbliche e private in Nepal, India, Cina, Taiwan, Regno Unito, Europa, Sud America e Stati Uniti. “Local Language” è la prima mostra personale di Umesh Shah in Italia.
