12 aprile 2023

Omaggio ad Andrea Cascella nella sede storica della Galleria Schwarz di Milano

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Fino all’8 maggio in mostra le opere del grande artista Andrea Cascella tra sculture inedite, bozzetti, disegni preparatori e modelli per comprenderne il lavoro. Oggi 12 aprile dalle ore 18 alle 21.30, sarà aperto al pubblico un momento speciale per presentare la mostra

Andrea Cascella, studio. Ph. Luca Stoppini

Nella storica sede della Galleria Schwarz di Milano (via del Gesù 17), si apre la mostra personale dedicata allo scultore Andrea Cascella (Pescara 1919 – Milano 1990), curata da Paolo Bonacina e Francesca Pola, dal 6 aprile all’8 maggio 2023, inserita anche negli eventi del Fuorisalone  2023.

In collaborazione con l’Archivio Cascella ed inserita nella nuova programmazione della Brun Fine Art dedicata all’arte moderna e contemporanea, la monografica comprende una selezione di opere realizzate tra il 1962 ed il 1990.

Andrea Cascella nel suo studio negli anni ’60

La prestigiosa sede ospitante diventa luogo di rivisitazione e riproposizione del lavoro di Andrea Cascella, artista dal complesso percorso artistico in Italia e all’estero (si ricordano la XXXII Biennale di Venezia, la rappresentanza a metà degli anni ’60 della celebre galleria Betty Parson di New York e la presenza in importanti collezioni private), oggi noto anche per le numerose opere pubbliche, tra cui il Monumento di Linate o la Fontana per Lampedusa. 

E’ proprio il modello in polistirolo di quest’ultima opera che apre la mostra nella prima sala, circondata da una selezione di sculture dove il dinamismo delle forme e la perfezione dei materiali trovano completa unione, restituendo una percezione di equilibrio e consapevolezza. Si alternano sculture inedite in gesso, marmo rosa del Portogallo, granito del Labrador, cristallo di rocca secondo un’attenta selezione del co-curatore Paolo Bonacina, che da anni ha approfondito il lavoro di Cascella, con il desiderio di rivalorizzarne il percorso e l’Archivio, oggi emozionato dalla possibilità di realizzare la mostra nella sede della storica galleria Schwarz, dal nome del gallerista, curatore, intellettuale e saggista di primaria importanza della scena artistica del novecento.

Andrea Cascella, Antenati, 1990 ©LucaStoppini

La mostra, secondo l’idea dei curatori, è l’occasione per presentare la modalità lavoro dell’artista, a partire dai disegni preparatori, bozzetti, piccole opere in pietra, modelli in polistirolo e gesso. Nelle seconda sala, infatti, i visitatori si trovano in un ambiente che ripropone ed evoca lo studio dell’artista, aiutandoci a comprenderne i passaggi creativi.

La figura di Cascella è da collocarsi tra i protagonisti dell’arte italiana della seconda metà del Novecento ed il lavoro dei curatori intende approfondire in chiave metodologicamente aggiornata e interpretativamente informata il suo percorso artistico.

Andrea Cascella, Pietra chiusa, 1962 ©LucaStoppini

Francesca Pola (professoressa associata di storia dell’arte contemporanea all’Università Vita-Salute San Raffaele) ci racconta che questo grade impegno vuole restituire la valenza storico-critica di Adrea Cascella, ma anche e soprattutto consegnarlo alle generazioni presenti e future nel suo significato più completo e autentico:«La collaborazione con l’Archivio Cascella, con cui ho il privilegio di dialogare già da alcuni anni insieme a Paolo Bonacina, ci permetterà di giungere prossimamente a una prima importante pubblicazione monografica, che intende offrire a studiosi e addetti ai lavori, ma anche al grande pubblico, una chiave di accesso privilegiata alla sua opera straordinaria. Una ricerca che sarà sviluppata nel contesto delle riflessioni e attività di ICONE – Centro Europeo di Ricerca di Storia e Teoria dell’Immagine dell’Università Vita-Salute San Raffaele: uno spazio plurale e interdisciplinare dedicato alla riflessione sulle arti a 360 gradi, per il quale la storia dell’arte non è materia puramente accademica, ma attivo e autentico strumento di comprensione del passato e del presente quali motori di futuro».

La testimonianza fotografica della mostra e delle opere è stata affidata Luca Stoppini, che grazie alla trasversalità della sua competenza ha realizzato scatti dall’incredibile densità, che andranno a completare il catalogo con testi critici di Francesca Pola e Marco Sammicheli, curatore della Triennale e Direttore del Museo del Design Italiano di Milano.

Andrea Cascella, studio. Ph. Luca Stoppini

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