Piccola fortezza del XIII secolo, arroccata sul porto di Camogli, Castel Dragone apre in via eccezionale le sue porte per accogliere “Pillino The Wall”. La mostra, visitabile fino al 13 settembre, è promossa dal Comune di Camogli in occasione del Festival della Comunicazione, ed è a cura di Ellequadro Documenti.
Un connubio, quello tra Pillino Donati, artista esuberante ed espressivo, e il Festival, che appare evidente sin dal primo sguardo alle sue opere: i “muri” materici, frammentati e caratterizzati da colori vividi e contrastati comunicano con lo spettatore, travolgendolo. Una forma espressiva ancor più enfatizzata dalla splendida scenografia di pietra e mare del Castello della Dragonara, che grazie a un sapiente allestimento ospita le opere sia nelle proprie sale interne che nelle terrazze esterne. Il percorso esprime così in maniera ancor più evidente la relazione tra la città e l’artista; «tutto è iniziato da qua, osservando i muri delle case del borgo» ha enfatizzato Pillino Donati durante l’opening del 12 agosto.
Il muro sollecita quindi nuove visioni, ora come nei secoli passati, testimoniando episodi gloriosi, sentimenti personali, momenti storici e tradizioni. «Parla il Muro del Pianto, urlava il Muro di Berlino, colpisce il muro in informatica, lascia attoniti la Grande Muraglia Cinese, ma parlano i Balzi Rossi, la Val Camonica, Pompei con le scritte elettorali come oggi i graffiti, gli affreschi del chiostro di Santa Maria Novella, gli scarabocchi dei bambini, quelli degli innamorati ma anche dei vandali. Il muro resta il medium preferito oggi come ieri per l’immediatezza del messaggio», rammenta il testo che accompagna la mostra.
Evidente appare infine l’insegnamento tratto dai lavori di Burri e Fontana, il primo per la matericità, il secondo per lo spazialismo e la volontà di oltrepassare la superficie. Elementi che in Pillino Donati convivono. Così la tela sparisce, lasciando il posto a una superficie da lui stesso creata. Frammenti di un racconto che l’artista traccia dagli anni ’90, narrando il proprio vissuto intessuto a temi universali e sociali. Ne è un esempio l’opera in mostra dedicata a Paolo Borsellino, realizzata per il quinto anniversario della sua scomparsa, da cui emerge sia la forza della persona che il dramma dell’avvenimento. Una ferita collettiva e al contempo intima.
L’arte torna così a esprimere la propria essenza, «è comunicazione», come ricorda l’Arch. Tiziana Leopizzi – PL di Ellequadro Documenti – che da decenni porta avanti questo messaggio, evidenziando il ruolo della committenza quali ottimi comunicatori in tempi in cui non esisteva la stampa, né la TV e tantomeno internet. Un ruolo che papi, principi e imperatori, hanno portato ai massimi livelli. Una struttura fondamentale per la storia dell’arte italiana in cui oggi si inserisce anche il lavoro di Pillino Donati, quale contemporaneo artista della committenza, che dialoga con istituzioni e privati, riscontrando negli architetti interlocutori privilegiati. Numerosi gli incarichi, dalla realizzazione di installazioni a quella di allestimenti interni, come la reception della Mares a Rapallo.
La mostra a Castel Dragone resterà aperta sino al 13 settembre, per concludersi all’interno del palinsesto del Festival della Comunicazione di Camogli (10 – 13 settembre), per il quale è stata inoltre realizzata un’opera ad hoc, omaggio a Fiorello, ospite della rassegna.
L’appuntamento successivo con l’artista è tra le colline del Monferrato ad Alice Bel Colle (AL), in una collettiva organizzata per l’apertura di ABC 360° MUSiAT – MUSeo internazionale in progress Arte Territorio, sempre a cura di Ellequadro Documenti. (Giulia Giglio)
Pillino The Wall
mostra promossa da Comune di Camogli
con Festival della Comunicazione
a cura di Ellequadro Documenti
Castel Dragone Camogli
Orari: dal lunedì al sabato dalle 17.00 alle 23.00, domenica dalle 11.00 alle 13.00 e dalle 17.00 alle 23.00
www.ellequadro.com, www.comune.camogli.ge.it, www.festivalcomunicazione.it
