05 luglio 2023

Quasi per gioco. Le arti di Paola Pallottino nello spazio della GABA.MC

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L’Accademia di Belle Arti di Macerata, dopo aver insignito Paola Pallottino del Titolo di Accademico Onorario e del Premio Svoboda al talento artistico e creativo, espone i suoi lavori più belli nello spazio della GABA.MC

Quasi per gioco. Le arti di Paola Pallottino. Installation view. GABA.MC, Macerata

«Paola Pallottino ha traferito (temporaneamente) il suo laboratorio di immagini, illustrazioni e giuocattoli di cartone in Piazza Vittorio Veneto 7 a Macerata (Italia)».

Immaginata, e voluta, come un’antologia che restituisse l’importanza dell’attitudine alla ricerca, allo studio e all’applicazione la mostra Quasi per gioco. Le arti di Paola Pallottino – a cura di Maria Letizia Paiato e visitabile fino al 23 settembre – ricalca la geniale immaginazione di una figura unica e inimitabile, eclettica e trasversale negli studi e nella professione. 

Paola Pallottino © VERDINO

«Della ricerca, dell’analisi e dello studio sull’immagine riprodotta, Paola Pallottino ne ha fatto una ragione di vita, contribuendo senza ombra di dubbi, non solo a sdoganare tale produzione da un immeritato statuto di inferiorità rispetto alle cosiddette arti maggiori, ma anche e soprattutto a formare nuove generazioni di studiosi senza pregiudizi nei confronti di qualsiasi materiale indicativo la Storia. (…) Così ha fatto e continua a fare Paola Pallottino. E da fare per la Storia, per la Storia dell’Arte e dell’illustrazione c’è ancora tantissimo», ha scritto Maria Letizia Paiato nel catalogo che accompagna la mostra. 

Quale modo migliore, allora, se non quello scelto dagli studenti del corso di Scenotecnica guidati dai Professori Pierfrancesco Giannangeli Benito Leonori? 

Quasi per gioco. Le arti di Paola Pallottino. Installation view. GABA.MC, Macerata

L’ingresso della GABA.MC, galleria dell’Accademia di Belle Arti, è un’esplosione per immagini de La Barca, il testo illustrato che Paola Pallottino lavorò nel 1976: «Porsi davanti a un’opera di Paola Pallottino produce un’esperienza che non coinvolge soltanto la vista. Quei tratti impressi sulla carta catapultano infatti il lettore in un affascinante vortice costruito sul movimento che produce la vertigine dei sensi, capace di scuotere in azione l’intero corpo: la visione asseconda l’andamento delle linee», ha scritto il Professor Giannangeli nel saggio in catalogo che svela l’essenza del teatro nell’arte di Paola Pallottino. 

Immagini, illustrazioni e giochi sono gli assoluti protagonisti di Quasi per gioco, suddivisa in sezioni che accuratamente segnano le tappe di un viaggio istruttivo, oltre che dell’amorevole memoria fanciullesca.

Quasi per gioco. Le arti di Paola Pallottino. Installation view. GABA.MC, Macerata

In apertura un castello di carte conserva alcuni preziosi documenti preziosi della biografia di Paola Pallottino, che tra il 1966 e il 1976 iniziò a lavorare scrivendo e illustrando testi per l’infanzia e scientifici per le case editrici Ponte Nuovo, Emme Edizioni, Zanichelli, Marsilio e Sansoni. Della collaborazione con Emme Edizioni sono esposti i volumi Week-End del 1974 e La Barca del 1976, insieme a un raro calendario del 1974 (una serie di animali che si costruiscono di volta in volta nel cambio del mese), e a Bimbo gioca del 1975 (una scatola con un mazzo di carte giganti per costruire castelli). 

Nella stessa sezione sono esposte anche tre tavole originali de Il diluvio universale e di Tre galline sotto la luna e Il bambino che stava sulla terrazza, di Marcello Ceccarelli. Ampio spazio è dato anche alla ricca produzione di Pallottino nell’ambito dell’ideazione di giochi. Fra le pagine del Corriere dei Piccoli si possono apprezzare le tavole più belle della serie I nuovi giochi da ritagliare, così anche per la Pimpa, unitamente ad alcune tavole originali, fra le quali Il serpente magico, scelto come immagine guida della mostra. In sala è esposto anche Il teatrino di Pulcinella, un cofanetto della serie Fiabe in immagini pubblicato a Vicenza, intorno al 1980, e vero e proprio prodotto multimediale ante-litteram (con diciassette immagini di azioni sceniche incorniciate da un teatrino di burattini e presentate al pubblico attraverso diapositive).

Quasi per gioco. Le arti di Paola Pallottino. Installation view. GABA.MC, Macerata

Proseguendo si incontra la testimonianza dell’attività di paroliera di Pallottino, di cui sono esposte le versioni del disco a tematica femminista Donna circo: la prima, quella del 1974, musicata e cantata da Gianfranca Montedoro; la seconda del 2021, riproposta e pubblicata con il titolo di Donnacirco. In mostra troviamo anche due documenti che testimoniano l’attitudine alla composizione, al verso e alla poesia: un dattiloscritto inviato al poeta Aldo Palazzeschi su carta per il pane, sul quale compare una serie di «buona» quale segnale d’incoraggiamento alla carriera poetica e l’affettuosa lettera che Palazzeschi le indirizzò affermando il suo certo futuro nel mondo della poesia.

Quasi per gioco. Le arti di Paola Pallottino. Installation view. GABA.MC, Macerata

Il percorso si conclude con una significativa selezione di volumi, di manifesti e di cataloghi che mettono in luce lo studio delle immagini, la storia dell’illustrazione, a cui Paola Pallottino si dedicò nella convinzione di una necessaria quanto urgente riformulazione di definizione. Prima studiosa in assoluto della storia dell’illustrazione, Pallottino voleva restituire dignità all’illustrazione in quanto prodotto editoriale. Fu autrice di una delle più importanti opere in materia, Storia dell’illustrazione italiana (Zanichelli, 1988), offre per la prima volta uno sguardo d’insieme sul percorso che l’immagine riprodotta ha compiuto in Italia, dalla xilografia all’invenzione della litografia, fino alle più moderne tecniche di stampa. 

Quasi per gioco, ammonendoci a ricordare l’essenzialità del gioco nelle nostre vite, come attività spontanea strettamente connessa allo sviluppo emotivo, cognitivo, motorio, relazionale, pone in essere uno scambio particolarmente fecondo con la realtà dell’Accademia, con il territorio marchigiano e con il panorama culturale, stimolando, in modo spontaneo e gioioso una trasmissione di conoscenze, competenze, tecniche e abilità proprie del metodo e dell’approccio scientifico di Paola Pallottino: un fondamentale, quanto originale magistero «tutt’affatto equivalente di contemporaneità e attualità». 

Quasi per gioco. Le arti di Paola Pallottino. Installation view. GABA.MC, Macerata

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