01 dicembre 2021

Sasha Vinci con ‘Piccola Primavera Dorata’ alla Reggia di Caserta

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Sasha Vinci è l'autore di Piccola Primavera Dorata, una performance partecipativa che ha coinvolto di cittadini e studenti nella realizzazione dell’omonima installazione site-specific nel Parco Reale della Reggia di Caserta per la prima edizione del bando pubblico Creazione contemporanea e Museo Verde – Wooden Renaissance – A site-specific growth

Sasha Vinci, “Piccola Primavera Dorata” (2021), Installazione, Courtesy aA29 Project Room, Credits Raffaele Ferraro

Per Sasha Vinci (1980, Scicli, Ragusa) Piccola Primavera Dorata è «un elogio alla rinascita, per ritornare a vivere superando la crisi comunicativa, relazionale e sociale che si sta attraversando, una preziosa occasione per dare forma alla sua ricerca, sottolineando temi come la sostenibilità ambientale e il riciclo, questioni imprescindibili per il dibattito contemporaneo», ha spiegato gli organizzatori.

La performance partecipativa che ha dato vita a Piccola Primavera Dorata si è svolta lo scorso 23 ottobre e ha coinvolto cittadini e studenti, che hanno contribuito alla realizzazione dell’omonima installazione site-specific permanente nel Parco Reale della Reggia di Caserta, in una processione laica partita da Piazza Ruggiero Alfonso di Caserta.

Il progetto ha preso avvio perché Sasha Vinci «è uno dei vincitori, insieme a Francesca Borrelli, Roberto dell’Orco e Alice Padovani, della prima edizione del bando pubblico Creazione contemporanea e Museo Verde – Wooden Renaissance – A site-specific growth, promosso dalla Reggia di Caserta e dal Direttore Tiziana Maffei. Esso prevede la realizzazione di opere d’arte contemporanea dal legno degli alberi del Parco Reale abbattuti dal maltempo o malati e di altri materiali legnosi presenti a terra», hanno proseguito gli organizzatori. 

La performance ha ricevuto il Patrocinio del Comune di Caserta ed è stata realizzata in collaborazione con aA29 Project Room, gli Istituti scolastici di Caserta (I.C. Dante Alighieri, I.C. De Amicis – Giannone, Istituto Mattei e l’I.T.I.S. / Liceo Scientifico Giordani) e lo studio +ASUD architettura|arte|paesaggio, Claudio Calabritto + Linda Riccio architetti.

Sasha Vinci, “Piccola Primavera Dorata” (2021), Installazione, Courtesy aA29 Project Room, Credits Raffaele Ferraro

Il progetto di Piccola Primavera Dorata

L’opera nelle parole degli organizzatori: «Nel progetto Piccola Primavera Dorata di Sasha Vinci, il punto di partenza fisico e concettuale è l’albero, non solo come materia naturale protagonista del Parco Reale, ma principalmente come entità simbolica connessa a diversi archetipi.
Il primo atto dell’opera è una performance pubblica che ha coinvolto attivamente decine di persone, in particolar modo studenti: un’azione civile per innescare un confronto autentico con la città di Caserta.
Nei giorni che hanno preceduto la performance, l’artista ha misurato altezza, larghezza e profondità del capo di ciascun partecipante. Le tre dimensioni ottenute hanno dato vita a un parallelepipedo regolare che rappresenta simbolicamente l’identità dell’individuo, un solido in legno, un’unità costruttiva risultato dell’impegno collettivo.
Durante la performance i partecipanti hanno camminato insieme, come in una processione laica, portando ciascuno un solido. In testa ai partecipanti alcuni componenti della “Banda Blondeau” e della “Banda Città di Caserta” hanno suonato un componimento inedito, una marcia sinfonica composta dal musicista Vincent Migliorisi.
Cittadini e studenti uniti dalle note della musica, hanno attraversato le vie del centro, fino a raggiungere il luogo prestabilito nel Bosco vecchio del Parco Reale, in cui è stata installata l’opera».

Sasha Vinci, “Piccola Primavera Dorata” (2021), Installazione, Courtesy aA29 Project Room, Credits Raffaele Ferraro

«Nei giorni seguenti alla performance, l’artista ha assemblato tutti i solidi uno sull’altro per innalzare un vero e proprio monumento alla collettività. Un’alta torre che simboleggia l’Axis Mundi, l’Albero del mondo, per una società che aspira al cambiamento e alla condivisione. Come avviene in una comunità ideale o in ogni relazione umana, ciascun elemento è lì per sostenere l’altro, senza gerarchie.
Lungo il perimetro e all’interno dell’installazione è stata piantata l’Hedera Helix, un rampicante che col passare del tempo e crescendo ricoprirà totalmente l’installazione.
Piccola Primavera Dorata si trasformerà così in un micro-ecosistema verde in sintonia ed equilibrio con il luogo che lo accoglie, un habitat per numerose specie di insetti e animali. Non ci sarà più distinzione tra natura e artificio e l’opera costituirà l’espressione perfetta di ciò che l’artista definisce con il termine “Multinaturalismo”.
Piccola Primavera Dorata è anche lo sviluppo e ampliamento di Præsidio – Prologo, progetto avviato dall’artista nel 2012 che ora trova il suo compimento».

 

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