17 agosto 2020

Senza Nuvole: Alberto Scodro e Silvano Tessarollo a Bassano del Grappa

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Alla Galleria Civica di Bassano del Grappa, arte contemporanea e territorio in dialogo per "Senza Nuvole", mostra di Alberto Scodro e Silvano Tessarollo

Silvano Tessarollo, Gli alberi siamo noi (4), 2019. Carboncini su carta Arches, 304,8x203,2 cm

La mostra “Senza nuvole”, a cura di Chiara Casarin con Elena Forin alla Galleria civica di Bassano del Grappa e rimandata fino al 31 agosto, presenta i lavori di due artisti vicentini, Alberto Scodro e Silvano Tessarollo, rispettivamente di Marostica e di Bassano del Grappa. Il Museo si propone, quindi, come sede di valorizzazione del territorio attraverso il dialogo tra la storia di Bassano e gli artisti contemporanei i quali, dopo diverse esperienze nelle grandi città europee, ritornano nel luogo di origine per una mostra che, attraverso il rapporto con la natura, vuole far riflettere sul nostro tempo.

In “Senza nuvole”, la distanza che in prima battuta emerge dall’accostamento delle ricerche di Alberto Scodro e Silvano Tessarollo, sia dal punto di vista generazionale che della pratica artistica, viene vanificata dal dialogo delle opere e dalla loro eterogeneità tecnica che mette in primo piano l’ambiente naturale. Ed ecco che disegni, installazioni, sculture, mostrano dinamiche legate al paesaggio e al tempo.

Alberto Scodro, Sunflower “it”, 2020. Ottone, oro, ferro, 25x20x22 cm

Elena Forin spiega che «la mostra si presenta in sintesi come un percorso tra il dentro e il fuori, un modo per cercare attraverso il paesaggio la cultura di un luogo ma anche per scorgere l’uomo nella natura e la natura nell’uomo, per trovare nuove velocità nel nostro tempo e forse per vedere finalmente un cielo che si mostra azzurro, cristallino e sgombero da nuvole».

In questo senso Silvano Tessarollo, attraverso i suoi grandi disegni a carboncino, apre delle finestre che assorbono l’uomo nella propria identificazione con la natura, in un’immersione che viene rotta a più riprese durante l’esperienza della mostra, dalla dinamicità delle opere di Alberto Scodro, come le linee sinuose delle sculture dei girasoli in oro, argento e ottone o le trottole di terracotta, che rimandano immediatamente alla rotazione e quindi al movimento dei pianeti.

Silvano Tessarollo, Gli alberi siamo noi, 2019. Carboncini su carta Arches, 304,8×203,2 cm

Questa contrapposizione tra contemplazione e movimento, bidimensionalità e la materialità delle sculture, oltre ai diversi linguaggi utilizzati, rendono l’esperienza della mostra un dinamico viaggio tra l’interno e l’esterno, l’uomo e la natura, il passato e il futuro.

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