12 agosto 2020

“Sta come torre”: 7 artisti per 6 mostre lungo le coste della Puglia

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Fino al 30 agosto "Sta come torre", il progetto espositivo diffuso tra Vieste, Trani, Polignano a Mare, Brindisi, Tricase Porto e Taranto

 con Elena Bellantoni, Gabriella Ciancimino, Luca Coclite / Giuseppe De Mattia, Pamela Diamante, Luigi Presicce e Lucia Veronesi. Intervista a Paolo Mele, curatore del progetto

Luca Coclite, Veduta sbagliata, 2016-2020, courtesy l'artista

Fino al 30 agostoSta Come Torre, a cura di Paolo Mele, coinvolge sette artisti in un «progetto espositivo diffuso tra Vieste (Auditorium San Giovanni), Trani (Chalet della Villa Comunale), Polignano a Mare (Fondazione Pino Pascali Museo d’Arte Contemporanea), Brindisi (Monumento al Marinaio), Tricase Porto (Porto Museo) e Taranto (CRAC Centro Ricerca Arte Contemporanea) in sei torri contemporanee reinterpretate da Luigi Presicce (1976, Porto Cesareo), Pamela Diamante (1985, Bari), Lucia Veronesi (1976, Mantova),  Luca Coclite (1981, Gagliano del Capo)/ Giuseppe De Mattia (1980, Bari), Elena Bellantoni (1975) e Gabriella Ciancimino (1978, Palermo)», ha spiegato l’organizzazione.

Pamela Diamante, Notes N.6, ph Serena Zanchi – Stefano Ciannamea, courtesy l’artista e Galleria Gilda Lavia

Il progetto espositivo e il territorio

“Sta Come Torre” è «promossa dalla Regione Puglia – Sezione Turismo e realizzata dal Teatro Pubblico Pugliese nell’ambito del progetto Destinazione Puglia che attiva sinergie tra politiche culturali e promozione turistica e si articola in diverse macroazioni tra le quali la valorizzazione delle Torri costiere». 

«”Sta Come Torre”, partendo dal paesaggio costiero, si interroga anche sui nostri tempi e sulle nuove dinamiche sociali in atto. Le torri sono dei punti di snodo, degli hub che consentono e favoriscono la comunicazione, quella comunicazione che tra gli artisti contemporanei oggi si intensifica diventando necessità di collaborazione, di fare sistema. Non solo nuove possibilità di networking, ma nuove modalità dialettiche, dialogiche, di collaborazione, dello stare insieme». 

«I sette artisiti Luigi Presicce, Pamela Diamante, Lucia Veronesi, Coclite/De Mattia, Elena Bellantoni, Gabriella Ciancimino a guardia di sei torri contemporanee (Auditorium San Giovanni a Vieste, Chalet della Villa Comunale a Trani, Fondazione Pino Pascali a Polignano a Mare, Monumento al Marinaio a Brindisi, Porto Museo a Tricase, Crac a Taranto) «in una mostra che si fa essa stessa architettura, design, infrastruttura.
Ogni torre è un avamposto delle sei province pugliesi: la scelta delle location rispecchia una sorta di geografia della diversità culturale del litorale pugliese: una ex chiesa, uno chalet del XIX secolo, un museo d’arte, un monumento, un porto, un centro culturale indipendente.
Ogni torre è presidiata da un artista e accoglie opere dalla torre precedente e successiva. Le torri così sono artisticamente e fattivamente connesse le une alle altre. Sei mostre in dialogo tra di loro in un’unica grande mostra: non una mostra itinerante, ma una mostra unitaria che è essa stessa un viaggio, un’esplorazione del lungo e straordinario paesaggio costiero pugliese», si legge nel comunicato stampa. 

Le venues di “Sta come torre”, da www.stacometorre.it

Paolo Mele, curatore di “Sta come torre” ci ha raccontato il progetto

Come è nato il progetto “Sta come torre”, con sei mostre concatenate?

«Il Teatro Pubblico Pugliese mi aveva chiesto di ideare una mostra che sapesse guardare al paesaggio marittimo pugliese, ai suoi borghi marinari e alle torri costiere. Al mare.

Penso che il mare sia una condizione dell’anima: ho cercato subito artisti che avessero il mare dentro. Volevo una mostra contemporanea, non solo di arte contemporanea; una mostra che raccontasse non solo lo straordinario patrimonio costiero pugliese, ma anche i mesi particolari appena trascorsi.

Ho trovato nell’elemento della torre costiera una straordinaria metafora di tutto questo: elementi architettonici che non solo ci raccontano un pezzo della nostra storia e della nostra architettura, ma anche un’idea di infrastruttura, di comunicazione, un insieme di relazioni. Così come la torre consente di poter accedere a un punto di vista ottimale per scrutare l’orizzonte, così l’artista, attraverso la sua ricerca e le sue opere, permette di poter riflettere sui temi della contemporaneità, sulle minacce e le opportunità dei nostri tempi, sugli insegnamenti del passato e sulle tracce da lasciare al futuro. Ma la torre è anche un dispositivo: da ognuna occorreva poter comunicare con quella precedente e quella successiva. L’infrastruttura della mostra era già così delineata, almeno nella mia testa: sei mostre unite nell’idea di un unico viaggio».

Gabriella Ciancimino, courtesy l’artista e Galleria Gilda Lavia
Come avete scelto gli artisti invitati?

«Quando ho cominciato a pensare agli artisti da coinvolgere mi è venuto subito in mente il lavoro di Elena Bellantoni, Ho annegato il mare, in cui spinge una torretta per tutta la città di Palermo, permettendo a diverse persone di salire sulla torre e far venire a galla i pensieri, di portare lo sguardo oltre. Elena non poteva dunque non essere della partita.

Ho selezionato gli altri artisti guardando a diversi elementi: una coerenza tra il concept e la precedente ricerca; una diversità di stili e medium utilizzati dai vari artisti; infine genere, provenienza geografica (volevo artisti prevalentemente pugliesi e donne) e con alle spalle un valido curriculum artistico.

Last but not least: la disponibilità alla produzione di nuove opere che non solo rispondessero al concept della mostra, ma che sapessero anche dialogare tra loro. E ho chiesto agli artisti di fare lo stesso».

Elena Bellantoni, Corpomorto, courtesy l’artista
Come avete scelto le località coinvolte nel progetto?

«Con il Teatro Pubblico Pugliese siamo partiti dall’idea di toccare tutte le province della regione Puglia. Volevo location sul mare e la scelta finale rispecchia una sorta di geografia della diversità culturale del litorale pugliese: una ex chiesa, uno chalet del XIX secolo, un museo d’arte, un monumento, un faro, un centro culturale indipendente. 

Ogni artista presiede una torre con i propri lavori; ogni torre è collegata artisticamente a quella successiva e quella precedente. Sei mostre in dialogo tra di loro in un’unica grande mostra: non una mostra itinerante, ma una mostra unitaria che è essa stessa un viaggio, un’esplorazione del lungo e straordinario paesaggio costiero pugliese». 

Luigi Presicce, La Torre Trasmittente Vieste, ph Dario Lasagni, courtesy l’artista
In che modo le macroazioni degli artisti interagiscono con il territorio?

«In mostra ci sono quasi tutte nuove produzioni che più che interagire con il territorio, lo studiano, lo reinterpretano e ci offrono delle chiavi di lettura nuove. Alcuni lavori prodotti sono strettamente legati alla location in cui sono esposti, come quello di Luigi Presicce, la cui performance è stata realizzata presso una torre a Vieste. Quello di Elena Bellantoni non sarebbe stato possibile senza il coinvolgimento degli operatori del territorio e nello specifico del Porto Museo di Tricase. Quello di Pamela Diamante si è modellato in relazione allo spazio, quasi come la pietra di Apricena di cui il lavoro è fatto. Il lavoro di Lucia Veronesi è frutto di un’attenta ricerca e analisi del paesaggio di Polignano a mare e dintorni. L’opera di Giuseppe De Mattia nasce dall’intimità dell’orizzonte di fronte casa natale, mentre Luca Coclite si muove nell’intimità del voyerismo digitale. Gabriella Ciancimino, infine, ci riporta al legame con le nostre origini: il Mediterraneo».

Luca Coclite, Torre del mito, courtesy l’artista
Sei mostre: puoi darci un consiglio per la visita? C’è una sequenza in cui potrebbe essere più adatto visitare le mostre oppure si può iniziare da ciascuna di esse? E chi potesse vederne soltanto una o alcune, potrebbe comunque avere un’esperienza di visita completa per quella singola parte di progetto?

«Il consiglio è di intraprendere un viaggio e di scoprire le mostre mentre si esplora il paesaggio costiero pugliese. Ogni singola location “sta come torre ferma”, per riprendere la citazione dantesca: non c’è una gerarchia o un ordine, oserei dire che è una mostra democratica in cui ogni spazio espositivo, ogni provincia, ogni città ha una sua completezza progettuale, ma allo stesso tempo rimanda a un’idea di interconnessione in cui è solo il viaggio a ridarci l’unità d’insieme. Ma ci sarà anche presto occasione di poter vedere i lavori in una unica veste espositiva».

Lucia Veronesi, è successo il mare, 2020, ph Augusto Maurandi, courtesy l’artista

Dove e quando visitare le mostre

Vi suggeriamo di verificare gli orari e le modalità di accesso alle mostre sulla pagina dedicata alle sedi nel sito di “Sta come torre”.

Ecco le informazioni principali per le viste alle mostre, tutte a ingresso gratuito:

• Vieste
LUIGI PRESICCE
“La Torre Trasmittente”
Auditoriuum San Giovanni, Via Vescovado
Aperto tutti i giorni dalle 17:00 alle 21:00

• Trani
PAMELA DIAMANTE
“Le origini, la terra, il mare”
Chalet della Villa Comunale, Piazza Plebiscito 14
Aperto tutti i giorni dalle 17:00 alle 21:00

Polignano a Mare
LUCIA VERONESI
“è successo il mare”
Fondazione Pino Pascali Museo d’Arte Contemporanea, Via Parco del Lauro 119
Aperto dal martedì alla domenica, dalle 15:00 alle 21:00. Chiuso il lunedì

• Brindisi
COCLITE / DE MATTIA
“Torri Orizzontali”
Monumento al Marinaio, Via Duce degli Abruzzi
Aperto dal lunedì alla domenica. Chiuso il mercoledì. Dalle 10:00 alle 18:00

• Tricase Porto
ELENA BELLANTONI
“Corpomorto”
Porto Museo, Banchina Ovest
Aperto tutti i giorni della settimana. Dalle 10:00 alle 23:00

• Taranto
GABRIELLA CIANCIMINO
“Radio Fonte Centrale_Stazione Puglia”
CRAC Puglia – Centro Ricerca Arte Contemporanea, Corso Vittorio Emanuele II 17
Aperto tutti i giorni della settimana. Dalle 17:00 alle 21:00

Luigi Presicce, La Torre Trasmittente Vieste, ph Dario Lasagni, courtesy l’artista

 

 

 

 

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