21 agosto 2023

Un caleidoscopio di Blu in mostra al CAMeC di La Spezia

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Il CAMeC | Centro Arte Moderna e Contemporanea di La Spezia, inaugura ‘Blu’ una mostra che riflette sulle potenzialità emozionali e simboliche di un colore

Ettore Sottsass jr, Porto di mare, 1952, CAMeC, raccolta Premio del Golfo

Le 37 opere selezionate dalle collezioni del CAMeC di La Spezia per la mostra Blu/Blue, visitabie fino al 14 gennaio 2024, sono accomunate da un colore ma ognuna ha una storia originale da raccontarci. La curatrice, Eleonora Acerbi, con la collaborazione di Cristiana Maucci, ha riunito artisti di diversi ambiti artistici e riflessioni concettuali, dando la possibilità ai visitatori di scoprire un mondo di sfumature e significati partendo da un tema semplice.

Pino Saturno, Nuvola sul mare, 1987, CAMeC, collezione Battolini

La mostra si apre con una prima sala in cui ci si immerge in un paesaggio marino, dove il blu del cielo e del mare si fondono con l’orizzonte. Un incipit per un percorso che esplora le diverse declinazioni del colore nelle opere selezionate. Ecco che il colore inizia una narrazione capace di accumunare, in modi diversi le opere di Hans Jean Arp, Pietro Bellani, Pier Giulio Bonifacio, Luciano Botto, Felice Casorati, Angiola Cassanello, Bruno Cassinari, Roberto Crippa, Jan Dibbets, Max Ernst, Dan Flavin, Fernando Farulli, Omar Galliani, Remo Lorenzetti, René Magritte, Katia Martelloni, Derek Jarman, Francesco Martera, Francesco Menzio, Giancarlo Manganaro, Pablo Echaurren Matta, Robert Motherwell, Enrico Paulucci, Nicola Perucca, Concetto Pozzati, Bruno Pulga, Filippo Sartorio, Aligi Sassu, Pino Saturno, Jesús-Rafael Soto, Ettore Sottsass jr, Francesco Vaccarone, Claudio Verna, Enzo Vespignani.

Max Ernst, Viol, 1972, CAMeC collezione Cozzani

Nel dialogo che si crea tra le opere  il fulcro è l’emancipazione dal colore che, un po’ alla volta, diventa quasi un nemico da vincere, alla ricerca di soluzioni sempre innovative nelle opere.

Un percorso capace di accomunare intenti artistici distanti, dall’estetica surrealista di Magritte e Max Ernst all’astrazione pura, fino all’uso minimalista del colore come fonte di suggestione mentale, sfidando gli stereotipi visivi e spingendo verso nuovi orizzonti concettuali.

Enrico Paulucci, La rada, 1951, CAMeC, raccolta Premio del Golfo

La mostra comprende anche la proiezione del film Blue di Derek Jarman, realizzato poco prima della sua morte, mentre già stava perdendo la vista. In questa sorta di testamento spirituale, il regista sceglie un fotogramma blu costante come sfondo alla narrazione. L’uso dell’International Klein Blue (IKB), coniato da Yves Klein, come quinta di scena sottolinea ancora una volta l’importanza simbolica di questo colore nella storia dell’arte.

Un racconto che non viene fatto solo attraverso le opere, ma anche raccontando la storia e la psicologia di questo colore che da sempre rappresenta equilibrio, stabilità e meditazione. Tutti i colori sono infatti veicoli di emozioni e il blu si distingue come un alleato della calma e dell’armonia, come dimostrano le sale al secondo piano del Centro Arte Moderna e Contemporanea di La Spezia.

René Magritte, Le 16 septembre, 1968, CAMeC, collezione Cozzani

INFORMAZIONI e CONTATTI

titolo: Blu/Blue. Opere dalle collezioni del CAMeC

a cura di: Eleonora Acerbi, con la collaborazione di Cristiana Maucci

progetto grafico: Sarah Fontana

luogo: CAMeC Centro Arte Moderna e Contemporanea, La Spezia, Piazza Cesare Battisti 1

orari: da martedì a domenica 11.00 – 18.00, chiuso il lunedì

biglietti: intero euro 5, ridotto euro 4, ridotto speciale euro 3,50

per informazioni: Tel. +39 0187 727530 | camec@comune.sp.it |http://camec.museilaspezia.it

Omar Galliani, Oltremare, 1988, CAMeC, collezione Battolini

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