05 febbraio 2023

Under the Shadow of the Tree: Jonas Mekas in mostra a Bologna

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La mostra Under the Shadow of the Tree, curata dal duo Francesco Urbano Ragazzi, porta il lavoro di Jonas Mekas a Bologna

Jonas Mekas Under the Shadow of the Tree veduta della mostra al Padiglione de l’Espirit Nouveau Foto Ornella De Carlo courtesy Settore Musei Civici Bologna | MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna

Dal 2 febbraio al 26 marzo il padiglione de l’Esprit Nouveau si trasforma in una cassa armonica, al cui interno risuonano i suoni degli audio-diari con cui l’artista ha registrato lo scorrere della vita a New York. Promossa da MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna, Istituto di Cultura Lituano e Ambasciata di Lituania in Italia, in collaborazione con Home Movies – Archivio Nazionale del Film di Famiglia, l’esposizione si inserisce sia nel main program di ART CITY Bologna 2023, che nell’ambito di Jonas Mekas 100!, il programma internazionale di iniziative celebrative per il centenario dalla nascita dell’artista.

Il cinema, come ogni altra arte, è come un grande albero con molti rami, alcuni vecchi e grandi, altri piccoli e giovani, e le punte sono gemme e foglie che designano diverse forme, contenuti, tecniche; e i rami più piccoli, i più giovani, sono come foglie e gemme. Il corpo principale può essere sostenuto dalle radici, ma sono i piccoli rami, le foglie e le gemme fresche che portano il sole e la vita all’albero. Un albero non può sopravvivere senza foglie. (Jonas Mekas)

Una chiassosa sinfonia in cui epoche diverse si fondono nel presente, un percorso costellato da disegni, film, video, per presentare la multiforme opera dell’artista raccontato dal duo di curatori Francesco Urbano Ragazzi.

Jonas Mekas
Under the Shadow of the Tree
veduta della mostra al Padiglione de l’Espirit Nouveau
Foto Ornella De Carlo
courtesy Settore Musei Civici Bologna | MAMbo

Museo d’Arte Moderna di Bologna

Da dove nasce l’idea di celebrare, nel centenario della sua nascita, la figura di Jonas Mekas?

Per prima cosa è per noi molto importante celebrare una nascita, perché il cinema di Jonas Mekas è legato alla vita e alla sua osservazione attiva per renderla migliore di quello che è. Il suo cinema è sempre stato una ricerca dello sguardo per trovare i momenti felici della propria vita, svolgendo un esercizio spirituale attraverso il cinema. Under the Shadow of the Tree si inserisce in un ciclo di venti mostre che include ‘Images are real’, al Mattatoio a Roma fino al 26 febbraio, che ha un’impostazione più retrospettiva e che includerà poi una mostra alla cineteca di Milano. L’idea è di attraversare l’Italia con il cinema di Mekas mostrando i diversi formati con cui la sua pratica si è andata sviluppando. Se la mostra di Roma è una retrospettiva in senso classico, questa mostra di Bologna è invece uno spunto poetico, connettendosi all’idea, tipica della visione dell’artista, per cui il cinema si avvicina alla poesia o comunque alla scrittura.

Jonas Mekas
Under the Shadow of the Tree
veduta della mostra al Padiglione de l’Espirit Nouveau
Foto Ornella De Carlo
courtesy Settore Musei Civici Bologna | MAMbo

Museo d’Arte Moderna di Bologna

Edificio e opere, come dialogano un prototipo abitativo realizzato nel 1925 da Le Corbusier e Pierre Jeanneret, ricostruito in copia fedele a Bologna nel 1977 da Giuliano, Glauco Gresleri e José Oubrerie con il corpus di opere?

Noi abbiamo lavorato a lungo con Jonas in vita e abbiamo ideato insieme dei veri e propri formati, il lavoro di Mekas era molto conosciuto a livello internazionale soprattutto nel mondo del cinema ed è stato poi abbracciato nel mondo dell’arte contemporanea soprattutto negli ultimi 20 anni. Mekas stesso si è aperto a sviluppare formati nuovi anche legati a spazi non convenzionali quindi il lavoro sulla pittura ha molto stimolato l’ultima fase della carriera dell’artista ed è così che è stato possibile realizzare questo tipo di progetto a Bologna. Mekas mette in tensione l’architettura cementizia con delle reinterpretazioni spaziali, come nel padiglione dell’Esprit Nouveau, che ha una storia particolare perché è uno dei primi edifici che è stato concepito intorno all’elemento vegetale. L’edificio di Le Courbousier a Parigi, infatti, è stato disegnato intorno ad un albero centrale, abbiamo quindi ragionato sulla presenza degli alberi nei lavori di Jonas, dove il tema arboreo è centrale. L’artista stesso definisce il cinema come un grande albero ramificato, rappresentandolo come un organo vitale e umano, dove non esiste solo il cinema commerciale o una forma convenzionale ma esistono delle forme che toccano la vita di tutti noi e che sono la parte più vitale di esso su cui pone fortemente l’attenzione

Jonas Mekas
Under the Shadow of the Tree
veduta della mostra al Padiglione de l’Espirit Nouveau
Foto Ornella De Carlo
courtesy Settore Musei Civici Bologna | MAMbo

Museo d’Arte Moderna di Bologna

Conosciuto per i suoi audio-diari, con cui l’artista ha registrato lo scorrere della vita a New York, come si fondono questi frammenti di epoche diverse nel presente?

Sicuramente in tutta la produzione di Mekas c’è una riflessione sulla temporalità e sul tempo vissuto, sul tempo della propria vita. Un profugo lituano che ha vissuto il dramma della Seconda Guerra Mondiale, del campo di lavoro nazista e poi dei campi profughi, arriva nel 1949 a New York, compra una cinepresa molto maneggevole e inizia a filmare la sua vita cercando di isolarne esclusivamente i momenti felici. Costruisce la propria temporalità e attraversa l’esistenza a proprio modo, al di là di quello che ha vissuto. Questa idea per noi è assolutamente contemporanea dal momento in cui tutti noi oggi abbiamo una videocamera in tasca, non facciamo altro che filmare la nostra vita e a ricostruirla attraverso immagini, in qualche modo tutti noi stiamo facendo oggi quello che Mekas ha fatto per tutta la sua vita.

 

Jonas Mekas
Under the Shadow of the Tree
veduta della mostra al Padiglione de l’Espirit Nouveau
Foto Ornella De Carlo
courtesy Settore Musei Civici Bologna | MAMbo

Museo d’Arte Moderna di Bologna

L’albero. Fulcro dell’architettura del Padiglione, e anche elemento attorno cui ruota una riflessione per immagini sul ruolo della natura nell’opera del cineasta. Che ruolo trova nel percorso della mostra?

Nell’opera di Jonas il ritorno al tema naturale è qualcosa che ricorre, un profugo lituano trapiantato a New York all’età di 27 anni, uno strappo importante nella sua vita che l’ha portato a guardare con molta attenzione, all’interno di questa sua produzione artistica molto prolifica, all’elemento naturale. I suoi film partono dal presupposto di esercitarsi nel trovare la natura nella città, di conseguenza tutto il suo lavoro ha l’intento di riconnettersi con il senso delle stagioni, in un tentativo di ritrovare e prendere il tempo. Vediamo che l’elemento di connessione con l’elemento naturale è un vero filo conduttore della sua produzione e in questo caso entra in connessione con lo spazio antropico del padiglione modernista.

Jonas Mekas
Under the Shadow of the Tree
veduta della mostra al Padiglione de l’Espirit Nouveau
Foto Ornella De Carlo
courtesy Settore Musei Civici Bologna | MAMbo

Museo d’Arte Moderna di Bologna

Poetica, politica, un intreccio da sempre presente nelle opere di Mekas. Come convivono queste tematiche all’interno di “Under the Shadow of the Tree”?

Abbiamo deciso di privilegiare un aspetto assolutamente poetico, la mostra attraversa la produzione di Mekas e i video non sono ordinati in senso cronologico ma per libere associazioni, spesso attraverso associazioni sonore ancor prima che visive. In questa sinfonia che riempie il Padiglione si può comunque intuire come Mekas abbia costruito la propria esistenza combattendo per alcuni valori attraverso il cinema. Sicuramente il valore della libertà espressiva e dell’indipendenza sono i più importanti, questo lo si vede bene soprattutto guardando i documenti che sono esposti in mostra. Dal vasto archivio di Mekas abbiamo selezionato una cinquantina di documenti, fotografie e lettere firmate dall’artista, che lui stesso ha ricevuto e che documentano il suo sforzo di modellare l’industria cinematografica secondo degli ideali che riguardano non solo il cinema ma il progresso dell’umanità. Quindi proprio in questi documenti si vede l’aspetto più politico e militante dell’arte di Jonas Mekas.

Jonas Mekas
Under the Shadow of the Tree
veduta della mostra al Padiglione de l’Espirit Nouveau
Foto Ornella De Carlo
courtesy Settore Musei Civici Bologna | MAMbo

Museo d’Arte Moderna di Bologna

Quali sono i vostri progetti in programma?

Stiamo lavorando proprio sullo sviluppo di programmi espositivi per opere che entrano ed escono dallo spazio del cinema, l’obiettivo è quello di analizzare le nuove forme di espansione del cinema. Verrà anche a breve pubblicato il catalogo ‘Images are real’ edito da CURA che verrà presentato ad Arte Fiera il 5 febbraio, un libro di freschissima stampa che ripercorre l’opera di Mekas a partire dalla mostra di Roma.

Jonas Mekas
Under the Shadow of the Tree
veduta della mostra al Padiglione de l’Espirit Nouveau
Foto Ornella De Carlo
courtesy Settore Musei Civici Bologna | MAMbo

Museo d’Arte Moderna di Bologna

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